Unesco e Google uniti per proteggere il patrimonio culturale ucraino

Unesco e Google uniti per proteggere il patrimonio culturale ucraino

Sono due le iniziative in atto che permettono di documentare oggettivamente la situazione in cui si trova il patrimonio culturale ucraino. I satelliti e le tecnologie informatiche sono strumenti preziosi di supporto di queste iniziative.

I lettori, che vogliono essere partecipi di avanzate iniziative, che permettono di documentare e proteggere il patrimonio culturale dell’Ucraina, troveranno di seguito delle preziose indicazioni.

Google si è mosso già da qualche tempo, utilizzando le sue avanzate tecnologie informatiche di documentazione ambientale, mettendo a disposizione un sito, di una straordinaria ricchezza: https://artsandculture.google.com/project/ukraine

Questa esperienza consente ai navigatori di osservare più di 40 modelli di istituzioni culturali ucraine, in tre dimensioni, osservandole a 360°: sia parchi nazionali, sia quattro siti Unesco patrimonio dell’umanità, come ad esempio la cattedrale di Santa Sofia ed il centro storico di Kiev.

L’utilizzo di applicativi in realtà aumentata permettono di osservare con estrema nitidezza i quadri, presenti all’interno di queste istituzioni culturali, grazie alla app Culture , disponibile per iPhone e Android.

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Questa iniziativa di documentazione è oltremodo preziosa, soprattutto perché negli ultimi tempi sono cresciuti gli attacchi al patrimonio culturale, alla rete elettrica e alla rete di fornitura di acqua. La mancanza di queste risorse compromette la integrità climatica dei musei e può portare al danneggiamento delle opere esposte.

Ma non basta.

L’agenzia culturale delle Nazioni Unite, l’Unesco, ha annunciato che terrà sotto controllo i danni arrecati al patrimonio culturale ucraino, mettendo a disposizione un database di siti, documentati sia prima sia dopo gli attacchi.

A questo proposito, si sono rivelate preziose le immagini catturate dai satelliti.

Ecco perché gli esperti Unesco hanno cominciato a lavorare in collaborazione con gli esperti dell’ente satellitare delle Nazioni Unite, UN Satellite Center UNOSAT.

Questa collaborazione consente di ottenere fotografie satellitari delle zone interessate ad un costo relativamente contenuto di 10 $ per kilometro quadrato di immagine ripresa.

Ad oggi l’Unesco ha già verificato i danni arrecati a più di 200 siti, compresi 88 siti religiosi, 15 musei, 76 edifici storici, 18 monumenti e 10 librerie.

Le regioni maggiormente coinvolte sono evidentemente quelle nella zona orientale dell’Ucraina, vale a dire Donetsk, Kharkiv and Luhansk.

Ancora una volta, si conferma come il patrimonio culturale di una nazione ne costituisca una parte essenziale del suo spirito vitale e danneggiamenti arrecati a questo patrimonio possono avere un’influenza negativa drammatica sulla popolazione.

Non per nulla, nella convezione delle Nazioni Unite per la protezione del patrimonio culturale, sottoscritta da quasi tutte le nazioni del mondo, si prevede esplicitamente che i siti patrimonio dell’umanità vengano protetti in ogni modo da attacchi bellici, da qualunque parte essi provengano.

Purtroppo, ancora una volta è più facile firmare un documento, che rispettarlo!

Adalberto Biasiotti

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