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Sicurezza, rischi e criticità per i prestatori di assistenza domiciliare
Bilbao, 03 Dic – In tutta Europa l’assistenza domiciliare riveste una grande importanza per la popolazione. Permette a milioni di persone di vivere autonomamente nelle proprie case, ricevendo il sostegno necessario dovuto alle difficoltà connesse all’età o alla disabilità.
Tuttavia, malgrado la rilevanza e valore sociale di questa attività, non sono pochi i rischi significativi per la salute e la sicurezza a cui sono sottoposti gli addetti all’assistenza. Anche perché questo lavoro si svolge spesso all’interno di abitazioni private, spesso senza supervisione diretta e in condizioni molto diverse tra loro.
Quella dell’ assistenza domiciliare risulta essere una delle professioni meno retribuite nell’Unione Europea ed anche estremamente impegnative dal punto di vista fisico e psicosociale. E, se tra i problemi di salute più frequenti rientrano i disturbi muscolo-scheletrici e i rischi psicosociali, possono essere presenti anche rischi fisici, biologici e chimici.
A ricordarlo è un nuovo report commissionato dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) e a cura di Juan Arasanz, Maria Caprile, Rebecca Tildesley (Notus), Clara Llorens (Fundación 1º de Mayo - ISTAS), Fieke Margaretha van Dijk, Aleksandra Morozovaitė and Grėtė Veronika Gedutytė (Visionary Analytics).

La nuova relazione – “Home care workers – a comprehensive overview of their occupational safety and health. Report” (Prestatori di assistenza domiciliare: una panoramica completa dei rischi per la salute e sicurezza sul lavoro) – esamina i principali rischi per la salute e sicurezza sul lavoro e le relative conseguenze sulla salute dei prestatori di assistenza domiciliare, insieme alle strategie e agli interventi pertinenti per la prevenzione dei rischi. E mostra come questi rischi, a cui è esposto il personale addetto all’assistenza domiciliare, siano spesso trascurati.
L’articolo di presentazione del documento si sofferma sui seguenti argomenti:
- Il settore dell’assistenza domiciliare: la crescita e i problemi
- Il settore dell’assistenza domiciliare: i principali rischi
- L’indice del documento EU-OSHA
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Il settore dell’assistenza domiciliare: la crescita e i problemi
La relazione ricorda che il settore dell'assistenza domiciliare sta registrando una rapida crescita a causa dell' invecchiamento della popolazione e dell'aumento della domanda di servizi di assistenza a lungo termine (LTC - Long-term care).
Si sottolinea che l'ambiente di lavoro dell'assistenza domiciliare presenta sfide uniche per la sicurezza e la salute sul lavoro rispetto alle vere e proprie strutture di assistenza residenziale. Lavorare in abitazioni private espone, infatti, i lavoratori a rischi specifici e rende difficile attuare strategie standardizzate di prevenzione e gestione dei rischi.
Ad esempio, l'ambiente fisico delle abitazioni dei clienti può essere privo di attrezzature adeguate o presentare condizioni inadeguate, aumentando il rischio di sforzi eccessivi, inciampi, cadute e lesioni. Inoltre, l'ambiente sociale dell'assistenza domiciliare espone i lavoratori a dinamiche interpersonali complesse con i clienti e le loro famiglie, che possono portare a tensioni emotive e rischi di abusi e molestie.
Gli operatori dell'assistenza domiciliare lavorano poi spesso in isolamento e senza il supporto immediato di colleghi e supervisori, il che aggrava ulteriormente questi rischi. E gli orari di lavoro sono spesso caratterizzati da orari frammentati e pressioni temporali che, combinati con carichi di lavoro elevati e la natura spesso imprevedibile delle mansioni, espongono i lavoratori anche a conflitti di natura professionale e rendono difficile l'attuazione di idonee soluzioni per la prevenzione dei rischi.
Il settore dell’assistenza domiciliare: i principali rischi
Lo studio presenta tre principali categorie di fattori di rischio per la salute e la sicurezza sul lavoro e le relative conseguenze sulla salute nel lavoro di assistenza domiciliare.
In primo luogo, gli operatori dell'assistenza domiciliare sono esposti a rischi muscoloscheletrici (MSK) significativi, principalmente a causa della natura fisicamente impegnativa delle loro mansioni e delle sfide ergonomiche presenti nelle abitazioni private”.
Ad esempio, questi rischi comportano la gestione di carichi di lavoro fisici pesanti, l'esecuzione di attività di movimentazione dei pazienti, il lavoro in posture scomode e statiche e l'esecuzione di movimenti ripetitivi, spesso senza attrezzature adeguate o in spazi ristretti e inadeguati.
Altri rischi rilevanti nel lavoro di assistenza domiciliare sono i rischi psicosociali che derivano principalmente da elevate esigenze “quantitative”, tra cui carichi di lavoro eccessivi e pressioni temporali. Senza dimenticare le esigenze emotive derivanti dalle complesse relazioni interpersonali con i clienti e le loro famiglie. La ricerca evidenzia anche fattori di rischio psicosociale prevalenti derivanti dalla composizione di genere della forza lavoro nell'assistenza domiciliare dal conflitto tra lavoro e vita privata (intensificato da orari di lavoro irregolari e frammentati), nonché i rischi di violenza e molestie intensificati dall'isolamento e dalla mancanza di sostegno immediato da parte di colleghi o superiori. E alcuni studi evidenziano l'insicurezza lavorativa derivante dal lavoro irregolare o dalla mancanza di orari di lavoro stabili.
In terzo luogo, gli operatori dell'assistenza domiciliare sono esposti a una serie di rischi fisici, chimici e biologici:
- i rischi fisici derivano dall'ambiente fisico all'interno e all'esterno delle abitazioni dei clienti, compresi i rischi di scivolare, inciampare e cadere a causa di condizioni domestiche non sicure,
- i rischi biologici riguardano principalmente l'esposizione a malattie infettive attraverso varie modalità di trasmissione, tra cui punture di aghi e contatto con fluidi corporei. Le cattive condizioni igieniche nelle abitazioni dei clienti possono aggravare questi rischi.
- i rischi chimici derivano dalla manipolazione di sostanze detergenti e disinfettanti, nonché dall'esposizione a farmaci o al fumo passivo.
Il documento, che fa riferimento anche a diversi studi di casi sulla gestione della salute e sicurezza sul lavoro nell’assistenza domiciliare in tutta l’Unione europea, sottolinea la necessità di migliorare le strategie di valutazione e prevenzione dei rischi. E evidenzia l’importanza di coinvolgere i prestatori di assistenza domiciliare nello sviluppo e nell’attuazione di misure preventive.
L’indice del documento EU-OSHA
Rimandiamo alla lettura integrale del documento “Home care workers – a comprehensive overview of their occupational safety and health. Report” e ne riportiamo, in conclusione, l’indice.
List of figures, tables and boxes
Executive summary
1. Introduction
2. Home care work: sectoral and occupational scope and main structural trends
2.1 Sectoral and occupational definitions
2.2 Structural features of the home care sector in the EU
2.2.1 Public financing and the structure of the home care labour market
2.2.2 Fragmentation of employment status and protection gaps
2.2.3 Governance, marketisation and privatisation
2.2.4 Staff shortages, recruitment and retention
2.2.5 International mobility and undeclared work
2.3 Initiatives addressing home care sectors’ structural issues
2.3.1 Initiatives aimed at professionalisation and improving working conditions
2.3.2 Initiatives addressing undeclared work
3. The working environment in home care services: OSH risks and outcomes
3.1 MSK risks
3.1.1 Handling high or heavy physical workloads
3.1.2 Patient handling
3.1.3 Awkward and static postures
3.1.4 Repetitive motions
3.1.5 Exacerbating factors
3.2 Psychosocial risks
3.2.1 Quantitative demands
3.2.2 Emotional demands
3.2.3 Control
3.2.4 Social support
3.2.5 Role ambiguity and conflict
3.2.6 Rewards
3.2.7 Work–family conflict
3.2.8 Violence and harassment
3.3 Physical, biological and chemical risks
3.3.1 Physical risks
3.3.2 Biological risks
3.3.3 Chemical risks
3.4 Health and safety outcomes
3.4.1 MSDs
3.4.2 Physical health outcomes
3.4.3 Mental health disorders
3.4.4 Sick leave and sickness absence
4. Risk assessment and risk management strategies at workplace level
4.1 Risk assessment
4.2 Initiatives addressing MSK risks and MSDs
4.2.1 Organisational strategies addressing MSK risks and MSDs
4.2.2 Training and individualised preventive approaches addressing MSK risks and MSDs
4.3 Initiatives addressing psychosocial risks and mental health issues
4.3.1 Organisational strategies addressing psychosocial risks
4.3.2 Individual approaches addressing psychosocial risks in home care
4.4 Initiatives addressing physical, biological and chemical risks
4.4.1 Physical risk prevention
4.4.2 Chemical risk prevention
4.4.3 Biological risk control
Conclusions and policy pointers
Policy pointers for research in OSH in the home care sector
Policy pointers for OSH practitioners: bridging sector- and company-level strategies
Formalisation and professionalisation in home care work: strategies to tackle undeclared work and improve OSH and working conditions
References
Tiziano Menduto
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