La prevenzione dei rischi nel settore veterinario e i farmaci pericolosi
Roma, 22 Ott – Sono tante le problematiche e i rischi che riguardano le figure professionali del personale che opera nel settore della medicina veterinaria, a partire da quelle legate ai rischi nella manipolazione di agenti chimici, ai rischi derivanti dall’interazione con agenti biologici, ma anche rischi fisici, ergonomici o di natura psicologica.
In particolare, il Collegio europeo di medicina veterinaria interna degli animali da compagnia (Ecvim-ca) “riporta un crescente aumento dell’impiego di farmaci pericolosi (che includono cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione) nel settore veterinario già dal 2007”. E una delle “principali problematiche in ambito professionale per il personale veterinario” è anche “quella relativa all’esposizione a diversi agenti che possono causare il cancro”.
A ricordarlo è un nuovo documento, realizzato dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’ Inail, dal titolo esplicativo “Prevenzione e gestione dei rischi nel settore veterinario. Focus sulla manipolazione di farmaci pericolosi alla luce della direttiva (UE) 2022/431”.
L’introduzione del documento - scritto da Paola Castellano, Giovanna Tranfo e Daniela Pigini (Inail, Dimeila), Giorgio Neri (Anmvi, Anicura Istituto veterinario Novara), Daniela Boltrini (Anmvi, Clinica veterinaria, Caprarola) e Marco Melosi (Anmvi, Cremona) – ricorda che il 9 marzo 2022 il Parlamento europeo e il Consiglio dell’Unione europea hanno adottato la Direttiva (UE) 2022/431 (CMRD), recepita dal d.lgs. 135/2024, che “modifica la CMD sulla protezione dei lavoratori professionalmente esposti ai rischi derivanti da agenti cancerogeni e mutageni durante il lavoro estendendo l’ambito di applicazione della CMD anche alle sostanze tossiche per la riproduzione”.
Si indica poi che molto importante è anche la dichiarazione della Commissione che “stabilisce l’inclusione, nel campo di applicazione della suddetta direttiva, dei farmaci pericolosi (HMPs) ovvero quei farmaci contenenti sostanze rispondenti ai criteri di classificazione come cancerogeni, mutageni, tossici per la riproduzione di categoria 1A e 1B, ai sensi del CLP (Classification, Labelling and Packaging), per ciascuna delle suddette classificazioni”.
L’articolo, di presentazione del documento, si sofferma sui seguenti argomenti:
- Prevenzione e gestione dei rischi nel settore veterinario: i documenti
- Prevenzione nel settore veterinario e farmaci pericolosi: le linee guida
- L’indice del documento Inail
Prevenzione e gestione dei rischi nel settore veterinario: i documenti
Sempre nell’introduzione del documento Inail si segnala che i farmaci pericolosi, al di là di quanto indicato sopra, possono avere anche altri effetti negativi per la salute, “quali dermatiti da contatto, reazioni allergiche, ipersensibilità, danni al sistema nervoso centrale, agli organi quali fegato, cuore e polmoni, anomalie cromosomiche e delle cellule del sangue”.
E l’obiettivo della monografia è quello di “approfondire le conoscenze dei rischi professionali in ambito veterinario, in relazione alla problematica dell’utilizzo e della gestione dei farmaci pericolosi, descrivendo le novità introdotte dalla CMRD e dalla “ Guidance for the safe management of hazardous medicinal products at work” pubblicata nell’aprile 2023 dalla Commissione europea”.
Infatti, si indica che tali linee guida, che sono rivolte sia al settore sanitario sia a quello veterinario, “rappresentano una base di partenza per lo sviluppo di linee guida nazionali, in quanto progettate per essere utilizzate dagli Stati membri e dalle organizzazioni locali per sostenere i loro approcci alla protezione dei lavoratori dall’esposizione a farmaci pericolosi”.
Prevenzione nel settore veterinario e farmaci pericolosi: le linee guida
Riguardo ai farmaci pericolosi si sottolinea che nel settore veterinario “gli aspetti di prevenzione e di protezione degli operatori relativi all’esposizione a farmaci pericolosi sono spesso sottovalutati rispetto a quelli dell’ambito sanitario, rivolti alla cura di pazienti, a causa di una diversa percezione del rischio, nonostante il cospicuo impiego e manipolazione di farmaci destinati agli animali, fonte di esposizione professionale degli operatori”.
Si ricorda poi che nelle varie fasi di manipolazione dei farmaci (trasporto, immagazzinamento, somministrazione, smaltimento dei rifiuti) sono “coinvolte diverse figure, nell’ambito di attività svolte sia in cliniche, ospedali e ambulatori veterinari, che in contesti esterni, come quelle relative alle terapie domiciliari o condotte nei canili/gattili, nelle aziende zootecniche, sugli animali esotici e selvatici dei bioparchi e sugli animali da esperimento”. E la gestione dei rischi “deve, pertanto, essere attuata attraverso idonee misure di sicurezza di tipo collettivo e individuale, nonché procedurali, ad esempio ricorrendo a specifiche linee guida da redigere a garanzia della tutela della salute e della sicurezza di tutto il personale del settore”.
Rimandiamo alla lettura integrale del documento, che si sofferma ampiamente sul quadro di riferimento nazionale e sulla definizione dei farmaci pericolosi, data, e veniamo brevemente alle linee guida della Commissione Europea.
Si indica che in ottemperanza all’elaborazione di orientamenti, da parte della UE, per la manipolazione in sicurezza degli HMPs (Hazardous medicinal products), il Directorate-General for Employment, Social Affairs and Inclusion della Commissione europea ha pubblicato il 28 aprile 2023 “una linea guida non vincolante, basata sulla legislazione europea vigente, progettata per essere utilizzata dagli Stati membri e dalle organizzazioni locali per sostenere i loro approcci alla protezione dei lavoratori dagli HMPs”.
Le indicazioni fornite, “che non pregiudicano le eventuali disposizioni europee o nazionali applicabili, sono finalizzate ad accrescere la ‘consapevolezza’ dell’esposizione agli HMPs tramite l’informazione dei lavoratori e del management”.
In particolare, nelle linee guida, “viene fornita una panoramica delle buone pratiche disponibili in relazione al tipo di formulazione (es. compresse/capsule, soluzioni orali o iniettabili, ecc.), alle potenziali vie di assorbimento, a quanto indicato dagli organismi internazionali (Iarc, Niosh) e alle procedure correlate alle attività svolte in ogni fase del ciclo di vita degli HMPs (produzione, trasporto, immagazzinamento, preparazione, somministrazione, gestione degli incidenti, pulizia dei locali e smaltimento di materiali e deiezioni, considerando anche i suddetti aspetti nell’ambito delle prescrizioni a domicilio)”.
E la linea guida è “applicabile a tutte le tipologie di struttura, pubblica o privata, indipendentemente dalle dimensioni, ivi comprese quelle dedicate alle sperimentazioni cliniche con l’obiettivo di creare una maggiore consapevolezza per i datori di lavoro sui rischi professionali a cui sono esposti gli operatori del settore, fornendo indicazioni sulle buone pratiche da seguire, condivise in tutta l’Ue, quale utile punto di riferimento anche a supporto delle attività di formazione e informazione”.
Si evidenzia poi che, “sebbene il metodo ideale per eliminare o ridurre l’esposizione dei lavoratori, secondo la gerarchia dei controlli” della CMRD (Direttiva agenti cancerogeni, mutageni, reprotossici), sia “quello di sostituire gli HMPs con farmaci che non siano pericolosi o siano meno pericolosi per la salute dei lavoratori, questo risulta raramente applicabile in quanto le proprietà intrinseche degli HMPs sono solitamente essenziali per il trattamento del paziente (umano o animale) la cui salute non deve essere mai compromessa”. E alla base della stesura della linea guida, si è tenuto conto di diverse direttive e regolamenti europei fra i quali, oltre al Regolamento CLP e al Regolamento REACH, il regolamento (UE) 2016/425 sui dispositivi di protezione individuale e la dir. 92/85/CEE concernente l'attuazione di misure volte a promuovere il miglioramento della sicurezza e della salute sul lavoro delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento.
Le linee guida della Commissione europea hanno tenuto conto anche dell’importanza di “una manipolazione in sicurezza degli HMPs in ambito veterinario, dedicando a questo settore il capitolo 12 che affronta le tematiche relative alla manipolazione di tali farmaci in tutte le fasi (dall’immagazzinamento alla preparazione, alla somministrazione, allo smaltimento)”.
L’indice del documento Inail
Concludiamo rimandando alla lettura integrale del documento e riportando l’indice del documento Inail “Prevenzione e gestione dei rischi nel settore veterinario. Focus sulla manipolazione di farmaci pericolosi alla luce della direttiva (UE) 2022/431”.
Introduzione
La medicina veterinaria e il medico veterinario
Gli ambienti di lavoro
Cenni sui rischi nella professione veterinaria
I farmaci pericolosi
Cenni sul monitoraggio ambientale e biologico dei farmaci pericolosi
Farmacovigilanza veterinaria
Conclusioni
Riferimenti bibliografici e sitografici
Riferimenti normativi
Acronimi
Tiziano Menduto
Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:
Inail, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale, “ Prevenzione e gestione dei rischi nel settore veterinario. Focus sulla manipolazione di farmaci pericolosi alla luce della direttiva (UE) 2022/431”, autori: Paola Castellano, Giovanna Tranfo e Daniela Pigini (Inail, Dimeila), Giorgio Neri (Anmvi, Anicura Istituto veterinario Novara), Daniela Boltrini (Anmvi, Clinica veterinaria, Caprarola) e Marco Melosi (Anmvi, Cremona), edizione 2024, Collana Salute e sicurezza (formato PDF, 1.24 MB).
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