Formazione RSPP e ASPP: modificare l'accordo Stato Regioni?
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Nell'occasione dell'Assemblea di FIRAS-SPPP che si svolgerà domani 23 Febbraio 2007, pubblichiamo la lettera di Risposta del Segretario Generale al Presidente dell'AIFOS.L’articolo del Presidente AIFOS, Prof. Rocco Vitale, apparso su Punto Sicuro del 19 febbraio, nel quale annuncia la sua autorevole presenza alla prima assemblea nazionale della FIRAS-SPP di domani a Roma, rappresenta un contributo stimolante, concreto e privo della retorica dei saluti burocratici, spesso tipici dei rapporti tra “addetti ai lavori” nelle occasione rituali.
Al contrario rileviamo con piacere la “provocazione” costruttiva che ci invita, anzi ci pungola, a svolgere il nostro ruolo di sindacato, volto all’azione concreta per il conseguimento di risultati tangibili, i cui effetti possano essere misurati dalle migliaia di RSPP e ASPP che ogni giorno si confrontano con i mille problemi frapposti alla loro professione da una burocrazia lontana dal mondo del lavoro e spesso avvertita, non a torto, come ostile.
Dice il Presidente AIFOS, che non dimentichiamo rappresenta l’unica associazione del mondo della sicurezza aderente a CONFINDUSTRIA:
“l’Assemblea della FIRAS rappresenta una grande opportunità per richiamare l’attenzione di governo e regioni sulla necessità di una responsabilità che vada oltre la burocrazia delle carte e riveda il sistema nella direzione di una semplificazioneche ne aumenti il valore della formazione, dei suoi contenuti con regole certe e chiare. ….Potrebbe essere un compito sia della FIRAS sia delle altre Associazioni che operano nel settore della sicurezza sul lavoro di tenere alta la guardia per costringere gli enti dello Stato e delle Regioni a non dimenticare le scadenze ed avviare fin d’ora fasi partecipative di incontri cui sia ascoltato il parere degli operatori del settore, docenti, progettisti e formatori, il cui apporto di conoscenze e capacità sarà certamente di grande aiuto all’elaborazione di nuove leggi e norme che vadano nella direzione della chiarezza e dell’effettività della formazione“.
E’ l’invito a mettere in campo tutte le forze, all’indomani della Legge Delega al Governo per il Testo Unico della Sicurezza, che, assieme ad alcuni spunti interessanti, purtroppo nulla aggiunge circa il ruolo e la tutela delle figure dei RSPP e ASPP e della loro professione, per promuovere una radicale modifica dei percorsi formativi così confusamente e contraddittoriamente definiti dall’accordo stato regioni e ancora peggio dalle cosiddette Linee Interpretative, per far sentire finalmente la voce dei RSPP e ASPP del nostro paese a Governo e Regioni.
La battaglia per il riconoscimento e la tutela legale della nostra professione, il riconoscimento delle figure del RSPP e ASPP nei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro pubblici e privati, la valorizzazione della libera professione, rappresentano le motivazioni di fondo che ci hanno spinto alla costituzione del nostro sindacato, così come la consapevolezza della necessità di una formazione professionale e di un aggiornamento permanente cui gli indirizzi dell’accordo stato regioni prima, e le linee interpretative dopo, hanno inferto una forte mortificazione, sono obiettivi irrinunciabili.
La domanda è: può esserci un buon Testo Unico sulla Sicurezza continuando a non ascoltare gli operatori della sicurezza?
Giancarlo D’Andrea
Segretario Generale FIRAS-SPP
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