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Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro: il Governo deciso ad approvare la prima parte

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: RLS

11/02/2008

Nonostante l’assenza di un accordo con le parti sociali su poteri e compiti di RLS e organismi paritetici, il Governo prende l’impegno ad approvare la prima parte del Testo unico entro la fine di febbraio.

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Il Governo è pronto ad approvare la prima parte del Testo unico sulla sicurezza sul lavoro entro la fine di febbraio. Data ultima, tenendo conto che lo schema di decreto dovrà essere approvato dalle commissioni parlamentari e della Conferenza Stato-Regioni.
 
Secondo il ministro per la Solidarietà sociale Ferrero «al completamento della nuova legge sulla sicurezza sul lavoro manca un ultimo atto, cioè un decreto legislativo del governo, che deve poi essere approvato dalle competenti commissioni parlamentari”. Un atto, afferma Ferrero, che «in presenza di un largo accordo politico può essere fatto anche a Camere formalmente sciolte».
 
L’impegno arriva però dopo la rottura delle trattative con le parti sociali: infatti, al tavolo di chiusura del confronto sul Titolo I° del Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro sindacati e datori di lavoro non sono riusciti a portare una posizione condivisa su bilateralità e rappresentanza.
 
 
 
 
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“Il Governo - dichiarano i Sottosegretari Montagnino e Patta – dopo aver ascoltato a partire dal 13 settembre le posizioni delle diverse parti sociali, adesso deve assumere la responsabilità di decidere, tentando di definire un testo che sia equilibrato, applicabile, efficace e che tenga conto il più possibile delle diverse posizioni. Ci impegniamo a portare il provvedimento in Consiglio dei ministri, corredato anche della parte delle sanzioni entro fine febbraio”
“Abbiamo il dovere – continuano i Sottosegretari - di dare una risposta non solo al richiamo del Presidente della Repubblica - ma al Paese, alle imprese e ai lavoratori che aspettano norme che contribuiscano, insieme ad una cultura della sicurezza diffusa e a maggiori controlli, a far cessare questa inaccettabile catena di infortuni e morti sul lavoro di fronte alla quale non possiamo abbassare la guardia”.
 
“Intanto - concludono Montagnino e Patta -  continuano a lavorare  gli altri 14 Gruppi sulle parti speciali e l’intento dei due Ministeri è di volere l’intero impianto il prima possibile”.
 
Il disaccordo tra associazioni datoriali e sindacati è nato sulle prerogative dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e sul ruolo degli organismi paritetici (cui la legge delega 123/07 affida, per esempio, il potere di effettuare sopralluoghi nelle aziende per verificare le condizioni di tutela dei lavoratori).
 
“Noi chiediamo – hanno ribadito Cigl, Cisl e Uil al termine del vertice di giovedì scorso – che sia messo per iscritto che nelle aziende dove non è garantita la presenza degli Rls (i rappresentanti per la sicurezza aziendale), gli Rlst, ovvero i rappresentati sicurezza del territorio, possano svolgere un'analoga funzione. Anche perché il 91% delle morti bianche e l'89%degli infortuni gravi sul lavoro avviene nelle imprese con meno di 15 dipendenti dove raramente c'è un rappresentante per la sicurezza”.



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