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Cuochi, giovani: questo l’identikit degli infortunati nelle attivita' turistiche
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Cuoco, giovane, donna: è questo l’identikit dell’infortunato nel settore del turismo fornito dall’Inail in una sua recente pubblicazione.
L’andamento infortunistico del settore appare negli ultimi anni stabile; la diminuzione degli infortuni nel 2003 rispetto all’anno precedente è pari al 2,36% (da 30.625 a 29901 casi); il risultato è ritenuto dall’Inail positivo, soprattutto in considerazione dell’incremento dell’8% degli addetti del settore.
“Dati Inail” ha inoltre presentato le statistiche relative a età, professione degli infortunati e alla sede e natura della lesione dell’infortunio nel settore turistico, che occupa circa 700.000 addetti e comprende attività alberghiere e di ristorazione, bar, campeggi, alloggi, mense e servizi per la fornitura pasti (catering).
Gli addetti che si infortunano più frequentemente sono i cuochi (24,47% del totale degli infortuni), gli impiegati (20,53%), i camerieri (15,5%) e i baristi (10,93%). Il 52,29% degli infortunati ha meno di 34 anni e nel 52% dei casi si tratta di lavoratrici.
Le parti del corpo più colpite sono la mano e gli arti inferiori, che sono la sede della lesione rispettivamente nel 34,4% e 22,6% dei casi di infortunio nel settore turismo.
Riguardo alla natura delle lesioni, ferite, contusioni, lussazioni rappresentano le conseguenze prevalenti degli infortuni, (rispettivamente 30,2% , 24,5% e 20,1% dei casi).
“Superfici di transito ed utensili di lavoro - precisa l’Inail - costituiscono gli agenti materiali che contribuiscono con maggiore frequenza alla dinamica dell’infortunio (rispettivamente 23% e 15%).”
Cuoco, giovane, donna: è questo l’identikit dell’infortunato nel settore del turismo fornito dall’Inail in una sua recente pubblicazione.
L’andamento infortunistico del settore appare negli ultimi anni stabile; la diminuzione degli infortuni nel 2003 rispetto all’anno precedente è pari al 2,36% (da 30.625 a 29901 casi); il risultato è ritenuto dall’Inail positivo, soprattutto in considerazione dell’incremento dell’8% degli addetti del settore.
“Dati Inail” ha inoltre presentato le statistiche relative a età, professione degli infortunati e alla sede e natura della lesione dell’infortunio nel settore turistico, che occupa circa 700.000 addetti e comprende attività alberghiere e di ristorazione, bar, campeggi, alloggi, mense e servizi per la fornitura pasti (catering).
Gli addetti che si infortunano più frequentemente sono i cuochi (24,47% del totale degli infortuni), gli impiegati (20,53%), i camerieri (15,5%) e i baristi (10,93%). Il 52,29% degli infortunati ha meno di 34 anni e nel 52% dei casi si tratta di lavoratrici.
Le parti del corpo più colpite sono la mano e gli arti inferiori, che sono la sede della lesione rispettivamente nel 34,4% e 22,6% dei casi di infortunio nel settore turismo.
Riguardo alla natura delle lesioni, ferite, contusioni, lussazioni rappresentano le conseguenze prevalenti degli infortuni, (rispettivamente 30,2% , 24,5% e 20,1% dei casi).
“Superfici di transito ed utensili di lavoro - precisa l’Inail - costituiscono gli agenti materiali che contribuiscono con maggiore frequenza alla dinamica dell’infortunio (rispettivamente 23% e 15%).”
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