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"Procedura tecnica per le verifiche di calcolo e controlli su componenti in pressione in regime di scorrimento viscoso del materiale"
La circolare ISPESL n. 15/92 del 27 febbraio 1992 stabiliva le verifiche da effettuare su generatori di vapore e recipienti a pressione di vapore o di gas funzionanti in regime di scorrimento viscoso.
Dopo oltre dieci anni di applicazione di tale circolare e dopo l’emissione di ulteriori circolari esplicative sull’argomento l’Ispesl ha ritenuto opportuno, a scopo di chiarezza, procedere a conglobare i contributi delle circolari sull’argomento in un testo unico, di chiara formulazione e facile consultazione.
L'Ispesl ha, quindi, emanato la Circolare n. 48/2003 del 05/12/2003.
Pur lasciando sostanzialmente immutato il senso generale della circolare n. 15/92, la nuova procedura tecnica, sinteticamente denominata PT, adegua le disposizioni allo stato dell’arte e all’evoluzione normativa sull’argomento.
Essa stabilisce i criteri generali da seguire per le verifiche su componenti progettati in regime di scorrimento viscoso con valori di resistenza associati a durata al fine di autorizzarne l’ulteriore esercizio alla scadenza della vita teorica di progetto.
La disposizione è strutturata in maniera modulare per essere più flessibile alle continue evoluzioni sull’argomento.
Accanto alla procedura tecnica (PT - allegato 1) che ha carattere di obbligatorietà, è stata redatta una linea guida (LG) che fornisce gli strumenti operativi raccomandati per effettuare la valutazione della vita residua.
La procedura tecnica comprende, con alcune limitazioni, anche gli apparecchi costruiti secondo le nuove disposizioni in materia di certificazione, ai sensi della Direttiva 97/23/CE.
Alle scadenze temporali previste nella PT, le Ditte esercenti i cui apparecchi ricadono nel campo d’applicazione della Procedura Tecnica stessa, devono inoltrare, in duplice copia, la documentazione relativa alla valutazione di vita residua ai Dipartimenti ISPESL competenti per territorio d’installazione.
I suddetti Dipartimenti provvederanno a trasmettere al DOM copia originale della documentazione, dopo un primo esame di carattere tecnico. Esso verrà eseguito sulla base di una check-list del Dipartimento Omologazione e Certificazione.
L’ISPESL, competente ai sensi della normativa vigente per le verifiche di calcolo e per i controlli su componenti in pressione in regime di scorrimento viscoso del materiale, provvederà, in qualità di Ente Preposto, al rilascio dell’autorizzazione all’ulteriore esercizio dell’apparecchio per un determinato intervallo temporale.
La Circolare n. 48/2003 abroga le precedenti Circolari ISPESL sull’argomento (Circ. 15/92 del 27.2.92, Circ. 11/93 del 11.2.1993, Circ. 12/93 del 15.2.1993, Circ. 24/94 del 14.2.1994, Circ. 139/94 del 19/12/1994, Circ. 100/98 del 29.9.1998) ad esclusione della Circ. 20/97 del 19.2.1997.
I documenti in forma completa sono disponibili qui.
Dopo oltre dieci anni di applicazione di tale circolare e dopo l’emissione di ulteriori circolari esplicative sull’argomento l’Ispesl ha ritenuto opportuno, a scopo di chiarezza, procedere a conglobare i contributi delle circolari sull’argomento in un testo unico, di chiara formulazione e facile consultazione.
L'Ispesl ha, quindi, emanato la Circolare n. 48/2003 del 05/12/2003.
Pur lasciando sostanzialmente immutato il senso generale della circolare n. 15/92, la nuova procedura tecnica, sinteticamente denominata PT, adegua le disposizioni allo stato dell’arte e all’evoluzione normativa sull’argomento.
Essa stabilisce i criteri generali da seguire per le verifiche su componenti progettati in regime di scorrimento viscoso con valori di resistenza associati a durata al fine di autorizzarne l’ulteriore esercizio alla scadenza della vita teorica di progetto.
La disposizione è strutturata in maniera modulare per essere più flessibile alle continue evoluzioni sull’argomento.
Accanto alla procedura tecnica (PT - allegato 1) che ha carattere di obbligatorietà, è stata redatta una linea guida (LG) che fornisce gli strumenti operativi raccomandati per effettuare la valutazione della vita residua.
La procedura tecnica comprende, con alcune limitazioni, anche gli apparecchi costruiti secondo le nuove disposizioni in materia di certificazione, ai sensi della Direttiva 97/23/CE.
Alle scadenze temporali previste nella PT, le Ditte esercenti i cui apparecchi ricadono nel campo d’applicazione della Procedura Tecnica stessa, devono inoltrare, in duplice copia, la documentazione relativa alla valutazione di vita residua ai Dipartimenti ISPESL competenti per territorio d’installazione.
I suddetti Dipartimenti provvederanno a trasmettere al DOM copia originale della documentazione, dopo un primo esame di carattere tecnico. Esso verrà eseguito sulla base di una check-list del Dipartimento Omologazione e Certificazione.
L’ISPESL, competente ai sensi della normativa vigente per le verifiche di calcolo e per i controlli su componenti in pressione in regime di scorrimento viscoso del materiale, provvederà, in qualità di Ente Preposto, al rilascio dell’autorizzazione all’ulteriore esercizio dell’apparecchio per un determinato intervallo temporale.
La Circolare n. 48/2003 abroga le precedenti Circolari ISPESL sull’argomento (Circ. 15/92 del 27.2.92, Circ. 11/93 del 11.2.1993, Circ. 12/93 del 15.2.1993, Circ. 24/94 del 14.2.1994, Circ. 139/94 del 19/12/1994, Circ. 100/98 del 29.9.1998) ad esclusione della Circ. 20/97 del 19.2.1997.
I documenti in forma completa sono disponibili qui.
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