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“Eccessivo” calo delle malattie professionali: l’Inail indaga
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La riduzione del fenomeno delle malattie professionali non deve essere sempre interpretato come un fatto positivo. Il raffronto dei dati sugli infortuni su base annua, che registrano una riduzione di circa l’1,6% (stime previsionali 2004), con quelli delle malattie professionali riconosciute dall’istituto, che vedono una flessione di circa il 7%, evidenzia la necessità di un monitoraggio.
Non usa mezzi termini il Presidente del Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza INAIL, Giovanni Guerisoli, per definire l’impatto del D.Lgs. 38/2000 sull’andamento del fenomeno delle malattie professionali
“E’ evidente – rileva una nota stampa dell’Inail - che una riduzione di quattro volte superiore delle malattie professionali rispetto agli infortuni sul lavoro, non può che essere l’effetto negativo di una normativa che ha ridotto le tutele riconosciute.”
Le considerazioni sono emerse a seguito dell’analisi del Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza Inail sulla situazione dell’istituto per quanto attiene l’andamento del fenomeno delle malattie professionali; analisi che ha rilevato una “preoccupante dilatazione dei tempi con i quali l’Ente procede all’attuazione delle direttive, con particolare riferimento al monitoraggio dell’andamento dei dati relativi ai tumori di origine professionale nonché sui benefici previdenziali previsti per i lavoratori esposti all’amianto.”
Il Civ INAIL ha deciso, quindi, di avviare un approfondito monitoraggio sull’andamento del fenomeno delle malattie professionali, “allo scopo di approfondire il tema con la Direzione generale per emanare i conseguenti indirizzi strategici.”
La riduzione del fenomeno delle malattie professionali non deve essere sempre interpretato come un fatto positivo. Il raffronto dei dati sugli infortuni su base annua, che registrano una riduzione di circa l’1,6% (stime previsionali 2004), con quelli delle malattie professionali riconosciute dall’istituto, che vedono una flessione di circa il 7%, evidenzia la necessità di un monitoraggio.
Non usa mezzi termini il Presidente del Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza INAIL, Giovanni Guerisoli, per definire l’impatto del D.Lgs. 38/2000 sull’andamento del fenomeno delle malattie professionali
“E’ evidente – rileva una nota stampa dell’Inail - che una riduzione di quattro volte superiore delle malattie professionali rispetto agli infortuni sul lavoro, non può che essere l’effetto negativo di una normativa che ha ridotto le tutele riconosciute.”
Le considerazioni sono emerse a seguito dell’analisi del Consiglio di Indirizzo e di Vigilanza Inail sulla situazione dell’istituto per quanto attiene l’andamento del fenomeno delle malattie professionali; analisi che ha rilevato una “preoccupante dilatazione dei tempi con i quali l’Ente procede all’attuazione delle direttive, con particolare riferimento al monitoraggio dell’andamento dei dati relativi ai tumori di origine professionale nonché sui benefici previdenziali previsti per i lavoratori esposti all’amianto.”
Il Civ INAIL ha deciso, quindi, di avviare un approfondito monitoraggio sull’andamento del fenomeno delle malattie professionali, “allo scopo di approfondire il tema con la Direzione generale per emanare i conseguenti indirizzi strategici.”
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