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Le immagini dell’insicurezza
Trento, 17 Mag - Nel cablaggio di quadri elettrici ci si trova spesso a dover lavorare a quote “scomode”, con le mani posizionate attorno ai due metri di altezza.
Normalmente, quando si deve operare in questo modo, si dovrebbero utilizzare specifiche pedane (consigliate quelle isolanti) o scalette del tipo a due-tre gradini.
Molte volte però l’attività viene svolta utilizzando le prime “opere provvisionali” che si trovano nei pressi della zona di lavoro e, nel caso degli elettricisti, queste appartengono alle categoria delle bobine in legno per i cavi elettrici: una struttura composta da un cilindro centrale e due dischi posti all’estremità dello stesso con la funzione di contenere il cavo avvolto.
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Tali oggetti, se pur robusti, non sono certo adeguati a sostenere il peso di una persona posizionata ai suoi margini ed a volte nemmeno a reggere l’operatore posizionato in corrispondenza al cilindro centrale.
Il rischio di caduta, se pur da altezza ridotta, è comunque presente e se nella zona di caduta sono presenti ostacoli o materiali accatastati, il danno fisico può essere elevato.
Farina Geom. Stefano, Responsabile Nazionale Comitato Costruzioni di AiFOS
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