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Le dieci regole vitali per chi lavora nell’industria e nell’artigianato
Lucerna, 30 Giu – Un nuovo documento di Suva, istituto svizzero per l'assicurazione e la prevenzione degli infortuni, presenta utili regole di sicurezza vitali per i comparti lavorativi che fanno capo all’industria e all’artigianato. Le “regole vitali”, correlate alla campagna “ Visione 250 vite”, si rivolgono dunque, con il linguaggio chiaro e diretto che caratterizza tutti i documenti di Suva, ai lavoratori e ai superiori (caposquadra, preposto, addetto alla sicurezza, ...) che operano nell’industria e nell’artigianato e si basano sui principali rischi riscontrati in questi ambiti lavorativi.
Tali regole sono poi accompagnate da un programma didattico di autoformazione online che permette non solo di conoscere le regole, ma di utilizzarle per alcuni “giochi interattivi”, basati ad esempio sul riconoscimento delle situazioni di lavoro pericolose.
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Il documento “Dieci regole vitali per chi lavora nell’industria e nell’artigianato. Vademecum”, nasce inoltre con obiettivi didattico-formativi: presenta le varie regole, riporta approfondimenti e riferimenti normativi (normativa elvetica), fornisce informazioni su come utilizzare le regole per istruire correttamente i lavoratori impartendo, per ciascuna regola, una mini-lezione.
Queste le dieci regole vitali per l’industria e l’artigianato.
Prima regola - Ci proteggiamo dalle cadute dall’alto:
- “Lavoratore: scelgo la postazione di lavoro e le attrezzature che mi proteggono dalle cadute dall’alto;
- Superiore: nei lavori in quota provvedo alla sicurezza degli accessi e delle postazioni di lavoro. Non tollero le improvvisazioni”.
Seconda regola - Scegliamo la scala portatile più adatta alla situazione e la usiamo nel modo corretto:
- “Lavoratore: scelgo solo scale adeguate e integre e le utilizzo correttamente;
- Superiore: provvedo affinché le scale vengano impiegate unicamente se non esiste un’alternativa valida. Prima di iniziare i lavori discuto con i dipendenti su come impiegare la scala”.
Terza regola - Mettiamo in sicurezza i materiali in modo che non possano cadere, ribaltarsi o scivolare:
- “Lavoratore: durante la lavorazione, il montaggio, lo stoccaggio e il trasporto mi assicuro sempre che le lastre, i tubi, le lamiere o altri materiali ingombranti non possano spostarsi;
- Superiore: stabilisco regole precise sulla messa in sicurezza dei materiali durante la lavorazione, il montaggio, il trasporto e lo stoccaggio. A tale scopo fornisco attrezzature di lavoro adeguate”.
Quarta regola - Lavoriamo con macchine e impianti sicuri e li manovriamo secondo le istruzioni:
- “Lavoratore: intervengo su macchine e impianti solo se sono stato autorizzato e istruito. Non lavoro mai su macchine dove mancano i dispositivi di protezione oppure sono stati manipolati;
- Superiore: faccio in modo che i miei dipendenti lavorino con macchine e impianti sicuri ed esigo che si attengano alle istruzioni per l’uso e alle regole di sicurezza. Non tollero le manipolazioni”.
Quinta regola - Prima di iniziare i lavori disinseriamo l’impianto e lo mettiamo in sicurezza:
- “Lavoratore: prima di lavorare sull’impianto, interrompo tutte le fonti di energia e i flussi di materiali. Metto in sicurezza il dispositivo di isolamento con il mio lucchetto personale;
- Superiore: verifico che siano presenti tutti i dispositivi di isolamento e di bloccaggio e che siano utilizzati in modo conforme alle regole. Non tollero le improvvisazioni”.
Sesta regola - Utilizziamo vie di circolazione sicure:
- “Lavoratore: utilizzo le vie di circolazione solo se sono sicure;
- Superiore: provvedo alla sicurezza delle vie di circolazione e stabilisco regole precise per il loro utilizzo”.
Settima regola - Lavoriamo sugli impianti elettrici solo con personale specializzato e autorizzato:
- “Lavoratore: eseguo solo i lavori sugli impianti elettrici per i quali sono stato formato e autorizzato;
- Superiore: affido i lavori sugli impianti elettrici solo a personale specializzato e autorizzato”.
Ottava regola - Usiamo i prodotti chimici in modo sicuro:
- “Lavoratore: mi informo sulle caratteristiche e sui pericoli dei prodotti chimici e adotto sempre le necessarie misure di protezione;
- Superiore: affido i lavori con sostanze chimiche soltanto a personale appositamente istruito”.
Nona regola - Evitiamo di diffondere nell’aria e di respirare polveri di amianto:
- “Lavoratore: eseguo i lavori con i materiali contenenti amianto solo se sono state adottate le necessarie misure di protezione e se ho ricevuto precise istruzioni al riguardo. Se mi imbatto in materiali sospetti, dico STOP;
- Superiore: per gli edifici costruiti prima del 1990 verifico se c’è amianto. Informo i miei dipendenti al riguardo e provvedo alle necessarie misure di protezione”.
Segnaliamo a questo proposito che in Svizzera l'impiego dell'amianto è vietato dal 1989. Riguardo all’Italia ricordiamo, a livello normativo, la legge 27 marzo 1992 n. 257, “Norme relative alla cessazione dell'impiego dell'amianto”.
Decima regola - Utilizziamo i dispositivi di protezione individuale:
- “Lavoratore: durante il lavoro utilizzo sempre i necessari dispositivi di protezione individuale;
- Superiore: faccio in modo che i lavoratori ricevano, utilizzino e sottopongano a manutenzione i dispositivi di protezione individuale. Ovviamente, questo vale anche per me”.
Ci soffermiamo in particolare sui principi salvavita relativi alla seconda e terza regola.
Riguardo alla seconda regola (“Scegliamo la scala portatile più adatta alla situazione e la usiamo nel modo corretto”), si sottolinea che gli infortuni sulle scale portatili sono molto frequenti. Ed è “necessario disporre di una scala adeguata al luogo e alla situazione, utilizzarla con la dovuta precauzione e in modo corretto. Le scale sono adatte unicamente a lavori leggeri e di breve durata. Utilizzare le scale portatili solo quando è necessario”.
Il documento riporta alcuni suggerimenti relativi all’uso di scale portatili:
- “utilizzare la scala portatile adatta al lavoro;
- prima dell’impiego verificare che la scala non sia danneggiata o difettosa;
- per scendere e salire tenersi con entrambe le mani ai pioli;
- bloccare l’estremità superiore della scala per evitare lo slittamento;
- la parte superiore della scala deve sporgere di almeno 1 m dal piano di accesso;
- non stare mai in piedi sugli ultimi tre pioli di una scala di appoggio;
- non utilizzare mai la scala doppia per salire su un altro punto;
- creare sbarramenti intorno al luogo dove è posizionata la scala, se può essere urtata da veicoli in movimento;
- verificare il corretto angolo di appoggio della scala, in modo che non scivoli (70° circa);
- indossare scarpe resistenti e che calzino perfettamente”.
Per la terza regola (“Mettiamo in sicurezza i materiali in modo che non possano cadere, ribaltarsi o scivolare”) si indica invece che per il corretto stoccaggio dei materiali servono “ luoghi di lavoro e stoccaggio adeguati e ausili specifici per la messa in sicurezza”.
Queste, infine, alcune misure importanti per la messa in sicurezza dei materiali:
- “durante la lavorazione bloccare i pezzi in modo che non possano scivolare, ribaltarsi o cadere;
- assicurare i materiali stoccati contro lo spostamento;
- impedire il rovesciamento delle cataste o la caduta della merce;
- attenersi all’altezza massima della catasta prevista nel deposito di palette e contenitori;
- assicurare singolarmente le merci voluminose da stoccare (ad esempio gli elementi in legno);
- tenere conto di eventuali forze esterne come il vento, l’urto di gru, di carrelli elevatori ecc”.
N.B.: I riferimenti legislativi contenuti nei documenti di Suva riguardano la realtà svizzera, i suggerimenti indicati possono essere comunque di utilità per tutti i lavoratori.
Suva, “ Dieci regole vitali per chi lavora nell’industria e nell’artigianato. Vademecum”, edizione febbraio 2014 (formato PDF, 2.38 MB).
RTM
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: harleysta - likes: 0 | 30/06/2014 (08:48:32) |
...gli svizzeri sono tremendamente pratici e non vedono gli adempimenti di legge come "orticelli" da coltivare... |
Rispondi Autore: Manno - likes: 0 | 30/06/2014 (08:58:04) |
Esatto. Ecco perché l'italia è un paese fallito... |