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Edilizia: indicazioni e immagini per scegliere i parapetti giusti
Roma, 13 Apr – Se la comunicazione nei cantieri deve essere efficace e immediata per l'acquisizione degli elementi indispensabili alla sicurezza, a volte le barriere linguistiche tra lavoratori di diversa origine, possono essere un problema che moltiplica i già molti rischi presenti in cantiere. Per superare queste barriere l’Inail ha realizzato otto opuscoli che compongono la collana “ Quaderni per immagini” e che sono il frutto dalla sinergia di due strutture Inail, il Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) e la Direzione centrale pianificazione e comunicazione.
Questi otto opuscoli, che PuntoSicuro sta presentando in questi giorni, veicolano le informazioni attraverso semplici disegni, con brevi testi scritti in cinque lingue diverse (italiano, inglese, francese, albanese e rumeno). Le pubblicazioni sono correlate alla collana di “Quaderni Tecnici per i cantieri temporanei o mobili”, già edita dall’Inail in riferimento agli stessi temi dei “Quaderni per immagini”.
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Poiché la prevenzione delle cadute dall’alto nei cantieri passa anche attraverso l’adozione di parapetti provvisori, ci soffermiamo oggi proprio sul ‘Quaderno per immagini’ dal titolo “Parapetti provvisori”.
Nelle brevi note introduttive il Quaderno indica infatti che l’adozione dei parapetti provvisori “permette di ridurre gli effetti di una possibile caduta dall’alto e ben esprime il concetto di protezione collettiva” ( dispositivi di protezione collettiva - DPC).
E si aggiunge che “la classificazione introdotta dalla norma tecnica di prodotto UNI EN 13374: 2013 contribuisce in maniera incisiva alla valutazione del rischio poiché mette in relazione i requisiti (prestazionali e geometrici) che i parapetti devono avere con le caratteristiche della superficie di lavoro (pendenza ed altezza di caduta)”.
Tuttavia per avere ulteriori informazioni sui parapetti possiamo fare riferimento anche al correlato Quaderno Tecnico “ Parapetti provvisori”, a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT).
Il Quaderno Tecnico segnala che i parapetti provvisori sono costituiti “da almeno due montanti sui quali vengono fissati il corrente principale, il corrente intermedio e la tavola fermapiede realizzabili con diversi materiali (ad es. legno, acciaio ecc)”. E devono essere utilizzati nelle lavorazioni “in cui c’è il rischio di caduta dall’alto e cioè nei lavori in quota (attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile) e nei lavori di scavo (attività lavorative che espongono il lavoratore al rischio di seppellimento e/o di caduta all’interno dello scavo ad una quota posta ad una profondità superiore a 2 m rispetto al piano di campagna)”.
Come già anticipato la norma tecnica UNI EN 13374: 2013 (Sistemi temporanei di protezione dei bordi - Specifiche di prodotto, metodi di prova) può essere molto utile per la scelta del tipo di parapetto.
In particolare la scelta del tipo di parapetto e del relativo sistema di ancoraggio da adottare in una specifica realizzazione dipende innanzitutto “dai rischi da eliminare e/o ridurre, preventivamente individuati nell’attività di valutazione dei rischi. Essa deve avvenire in relazione alle istruzioni contenute nel manuale fornito dal fabbricante e comunque tenendo conto di:
- tipo di intervento da eseguire (costruzione, demolizione, manutenzione);
- inclinazione della superficie di lavorazione da proteggere (piana, a debole inclinazione, a forte inclinazione);
- tipo di struttura a cui si potrà ancorare il parapetto provvisorio (cemento armato, muratura, acciaio, legno);
- altezza di caduta del lavoratore”.
Tuttavia la norma UNI EN 13374 suggerisce la classe di parapetto “da utilizzare per diversi angoli di inclinazione della superficie di lavoro e per diverse altezze di caduta Hf. Essa è definita come la distanza verticale fra il punto in cui una persona sta in piedi e il punto più basso del parapetto”.
Ad esempio la classe A dei parapetti può essere utilizzata fino ad inclinazioni di 10°. Mentre la classe B “può essere utilizzata: fino ad inclinazioni di 30°, senza limitazione dell’altezza di caduta; fino ad inclinazioni di 60° se l’altezza di caduta non supera i due metri. La classe C può essere utilizzata: fino ad inclinazioni di 45°, senza limitazione dell’altezza di caduta; fino ad inclinazioni di 60° se l’altezza di caduta non supera i cinque metri”.
Rimandando alla lettura integrale del Quaderno Tecnico, che parla anche di classificazione dei parapetti e riporta buone prassi su montaggio, smontaggio e manutenzione dei parapetti provvisori, presentiamo, a titolo esemplificativo, una delle immagini contenute nel nuovo “Quaderno per Immagini”.
L’immagine può essere utile per conoscere gli elementi costituenti il parapetto provvisorio:
a) montante;
b) corrente principale;
c) corrente intermedio;
d) tavola fermapiede.
Concludiamo ricordando brevemente tutte le immagini contenute nel nuovo documento Inail:
- Figura 1 – Elementi costituenti il parapetto provvisorio
a) montante
b) corrente principale
c) corrente intermedio
d) tavola fermapiede
- Figura 2 – Requisiti geometrici di un parapetto provvisorio di classe B secondo la UNI EN 13374 (misure in mm)
- Figura 3 – Parapetti provvisori divisi per classi di utilizzo
- Figura 4 – Parapetto provvisorio montato su soletta di calcestruzzo armato
- Figura 5 – Parapetto provvisorio con gancio sottocoppo
- Figura 6 – Parapetto provvisorio ad angolo
- Figura 7 – Parapetto provvisorio su legno, montaggio/smontaggio
- Figura 8 – Parapetto provvisorio, montaggio/smontaggio
- Figura 9 – Parapetto provvisorio, montaggio/smontaggio
- Figura 10 – Parapetto provvisorio, montaggio/smontaggio
Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, Direzione centrale pianificazione e comunicazione, “ Parapetti provvisori”, collana Quaderni per Immagini, Responsabile scientifico Luca Rossi (DIT), Immagini a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT), edizione 2016 (formato PDF, 2.62 MB).
Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ Parapetti provvisori”, Quaderno Tecnico per i cantieri temporanei o mobili a cura di Luca Rossi, Luigi Cortis, Francesca Maria Fabiani e Davide Geoffrey Svampa (DIT) con la collaborazione di Carlo Ratti e Calogero Vitale (DIT), edizione 2014 (formato PDF, 1.7 MB).
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RTM
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