#storiediprevenzione: una bonifica dall’amianto grazie al bando ISI
ROMA - Un intervento di bonifica dall’amianto che ha permesso di rimuovere il pericoloso materiale dal tetto degli edifici industriali e di sostituirlo con prodotti di ultima generazione. A vantaggio della salute e della sicurezza dei lavoratori e dell’ambiente circostante, con un notevole risparmio anche in termini di costi. È l’esperienza dell’azienda veneta Moving s.r.l., che ha ottenuto il finanziamento Inail partecipando al bando Isi 2015, raccontata nel video online sul sito dell’Istituto.
L’impegno dell’Inail per le pmi italiane. È un nuovo tassello che si aggiunge alla serie di video-racconti parte dell’iniziativa #storiediprevenzione, nata per far conoscere l’impegno dell’Inail a favore delle pmi italiane: l’Istituto, infatti, dal 2010 a oggi, attraverso lo strumento del bando Isi, ha destinato alle imprese oltre 1 miliardo e 800 milioni di euro per il miglioramento della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
“Abbiamo realizzato un progetto per la bonifica dall’amianto”. A raccontare l’esperienza dell’azienda di Trissino (VI), produttrice di sedute professionali, sono il titolare Pietro Lovato e sua figlia Alessandra. “La nostra è una piccola impresa del settore metalmeccanico industriale - racconta Alessandra - ed occupa 47 dipendenti distribuiti in due stabilimenti produttivi”. Per bonificare dall’amianto i tetti dei due stabilimenti “abbiamo realizzato un progetto di rimozione e smaltimento di 2000 mq di lastre di eternit, controsoffitti e lana di roccia contenenti questo materiale - prosegue l’imprenditrice -. Poi, dopo aver scaricato tutta la documentazione necessaria dal sito internet, ci siamo preparati per partecipare al bando”.
Miglioramento delle condizioni di lavoro in azienda. L’intervento di rimozione e sostituzione delle vecchie coperture, controsoffitti e soffitti con nuovi materiali, ha consentito di bonificare l’amianto all’interno degli edifici aziendali e ha permesso di migliorare anche le condizioni di lavoro. “Il nuovo tetto ha determinato inoltre un isolamento termico più efficace all’interno degli stabilimenti, sia nei mesi estivi che in quelli invernali, con conseguente risparmio dei costi - sottolinea Pietro Lovato - ed ha favorito anche una riduzione dei rumori, migliorando in generale le condizioni di lavoro all’interno dell’azienda”.
Le ricadute positive dell’intervento. Oltre al profilo del miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori, che costituisce la finalità dei finanziamenti Isi, questi interventi di rinnovamento e sostituzione di vecchie strutture o macchinari obsoleti e non più a norma, spesso hanno effetti indiretti positivi anche su altri aspetti della vita aziendale. Nel caso dell’azienda vicentina, i titolari raccontano di aver deciso di realizzare un nuovo investimento, dopo quello in sicurezza: scelta che si è tradotta in un risparmio finale per l’azienda. “Abbiamo deciso di investire in energia ‘pulita’ - spiega Lovato - sistemando sopra i nuovi tetti pannelli fotovoltaici da 200Kw. Così abbiamo abbattuto i costi dell’energia elettrica, con notevoli benefici anche in termini di impatto ambientale”.
Clicca qui per vedere il video
Fonte: INAIL
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.