Elettrosmog e leucemia: nessun legame?

Sono stati presentati nei giorni scorsi i risultati dello studio volto ad accertare l'eventuale correlazione tra l'esposizione a campi a radiofrequenza nell'area di Cesano (Roma), a ridosso degli impianti di radio vaticana, e l'insorgenza di leucemie infantili.

L'indagine realizzata dalla Commissione, predisposta dall'ex-ministro Veronesi, non ha evidenziato alcuna correlazione tra l'esposizione a campi di radiofrequenze e l'insorgenza di leucemie tra la popolazione infantile.
Tuttavia il ministro Sirchia, presentando i risultati dello studio, ha sottolineato che '' il numero dei casi analizzati è stato relativamente basso per considerare questo studio completamente probante. Nonostante ciò questo tema non verrà trascurato e saranno effettuate ulteriori ricerche.''

Gli esperti infatti raccomandano un monitoraggio epidemiologico in Italia'' attraverso lo sviluppo dei registri tumore nelle regioni dove non esistono, la creazione di un gruppo di studio nazionale per la sorveglianza continua sulla distribuzione geografica e temporale del cancro''.

Della commissione facevano parte Donato Greco dell'Istituto superiore di sanità, Peter Boyle dell'Imperial Cancer Research di Londra, Giuseppe Masera, oncologo pediatra dell'Università di Milano, Ronald Metelsmann dell'università di Friburgo.

Alcuni dubbi sull'autorevolezza dello studio sono stati tuttavia sollevati dal WWF. L'associazione ambientalista ha ricordato l'importanza dei risultati dei due rapporti ufficiali dell'Istituto superiore di Sanità e dell'Ispesl.
Questi studi, dopo aver analizzato 180 ricerche di risalto internazionale, raccomandavano l'applicazione del principio di precauzione e di severi limiti.