Rapporto AiFOS: webinar gratuito sulla qualificazione del formatore
Come ricordato in un contributo Inail pubblicato sul Quaderno della sicurezza AiFOS n. 4 di dicembre 2023 la formazione, in particolare in materia di salute e sicurezza sul lavoro, ‘deve essere intesa non come obbligo ma come processo educativo, come componente essenziale della qualità della vita lavorativa, come misura generale di tutela e, quindi, come agente primario per un cambiamento culturale chiave per il miglioramento dei processi produttivi e per la valorizzazione del capitale umano’.
Partendo da questo assunto, è necessario che in questo importante processo educativo il formatore sia il protagonista di questo cambiamento, con competenze idonee e sempre aggiornate nel tempo, di pari passo con i processi di trasformazione culturale che sono in atto.
Per favorire questo aggiornamento e conoscere meglio la situazione attuale, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro ( AiFOS), che da quasi venti anni realizza corsi di formazione per formatori, ha condotto nel 2023 la nuova attività di ricerca “La qualificazione del formatore alla sicurezza” raccolta nel Rapporto AiFOS 2023.
Per conoscere i risultati e riflettere sul futuro della formazione alla sicurezza in Italia si è tenuto il 6 dicembre 2023 un convegno a Roma e si terrà l’1 febbraio 2024 il webinar gratuito “La qualificazione del formatore alla sicurezza. Rapporto AiFOS 2023”.
Il link per avere ulteriori dettagli sul webinar gratuito e iscriversi.
Il Rapporto AiFOS 2023 e la qualificazione del formatore alla sicurezza
Il Rapporto AiFOS 2023 e il futuro aggiornamento dei criteri
Il Rapporto AiFOS 2023 e il webinar gratuito sulla qualificazione del formatore
Il Rapporto AiFOS 2023 e la qualificazione del formatore alla sicurezza
La nuova ricerca AiFOS, che si aggiunge alle tante attività di ricerca svolte dall’Associazione dal 2009 ad oggi, si è svolta a 10 anni dalla pubblicazione del Decreto interministeriale 6 Marzo 2013 che ha definito i criteri di qualificazione dei docenti formatori alla sicurezza.
Attraverso dei questionari, compilati in forma anonima tra la fine del mese di maggio e il mese di giugno 2023, alla ricerca hanno partecipato ben 669 formatori da tutta l’Italia.
Una partecipazione capillare che rende i risultati ancora più significativi e utili per conoscere il parere e le indicazioni di queste importanti figure professionali, anche in previsione di un possibile futuro aggiornamento dei criteri di qualificazione stabiliti dal decreto del 2013.
Il link per consultare liberamente i risultati della ricerca.
Il Rapporto AiFOS 2023 e il futuro aggiornamento dei criteri
L’Associazione AiFOS ritiene che, a distanza di molti anni dall’approvazione del D.I. 6 marzo 2013, sia ormai necessario cominciare a fare un bilancio relativo alle competenze dei docenti, che ricoprono un ruolo fondamentale per l’efficacia del processo formativo.
La Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro avrebbe dovuto entro il 18 marzo 2015 (1 anno dopo l’entrata in vigore del decreto interministeriale) valutare la prima applicazione dei criteri ed elaborare proposte migliorative dell’efficacia dei criteri stessi.
Ad oggi, tuttavia, il documento non è stato rivisto e i criteri hanno ampliato il loro ambito di applicazione a tutti i corsi di formazione in materia di salute e sicurezza dove non siano previsti da altre norme requisiti diversi e specifici per i formatori.
Anche per questo motivo AiFOS ha ritenuto utile ed opportuno fare un’analisi della situazione, così da raccogliere l’opinione proprio dei docenti qualificati, al fine di far emergere criticità, punti di forza e possibili suggerimenti di modifica al Decreto Interministeriale.
Il Rapporto AiFOS 2023 e il webinar gratuito sulla qualificazione del formatore
Proprio per approfondire questi temi, giovedì 1 febbraio 2024 si terrà – dalle ore 14.30 alle ore 16.30 – l’evento gratuito in modalità webinar “La qualificazione del formatore alla sicurezza. Rapporto AiFOS 2023”.
Nel webinar saranno illustrati e discussi i risultati della ricerca, che verranno poi sottoposti all'attenzione della Commissione Consultiva per spronarla a rivedere ed aggiornare i criteri di qualificazione, anche alla luce delle nuove competenze digitali e relazionali che il formatore deve aver sviluppato dopo gli anni della pandemia.
Infatti, come ricordato nel Quaderno della sicurezza AiFOS n. 4 di dicembre 2023, dalle risposte emerge in tutta chiarezza che “la qualifica del formatore è argomento assai complesso, non comprimibile all’interno di soli sei criteri. Tali criteri, infatti, pur rappresentando una buona base da cui partire, richiedono un aggiornamento, al fine di permettere ai docenti di veicolare una formazione sempre aggiornata, precisa, efficace ed efficiente, al passo coi tempi e le evoluzioni”.
Ai partecipanti al webinar sarà inviato un attestato di presenza valido per il rilascio di 2 crediti per Formatori area tematica n.1 e per RSPP/ASPP.
Il link per avere ulteriori dettagli sul webinar gratuito e iscriversi.
Per informazioni:
Sede nazionale AiFOS - via Branze, 45 - 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia - tel. 030.6595037 - fax 030.6595040 www.aifos.it - convegni@aifos.it
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Rispondi Autore: Gian Piero Marabelli - likes: 0 | 16/01/2024 (08:13:55) |
La mia idea centrale sull’argomento relativo alla revisione dei criteri di qualificazione dei formatori esposti nel DI 6/3/2013 è che venga introdotto un criterio relativo ad un’esperienza lavorativa. Attenzione: non un’esperienza nel campo della formazione, ma un’esperienza in campo lavorativo. In sostanza il formatore per la salute e sicurezza, dovrebbe aver svolto un ruolo di qualsiasi tipo (operaio, impiegato, tecnico di laboratorio, quadro, dirigente), in aziende/organizzazioni nelle quali è inserito o da cui poi è uscito per varie ragioni. Ovviamente il ruolo centrale per poter fare il formatore è vestire o aver vestito la carica di Rspp/Aspp o Hse, non da 6 mesi o 1 anno come dice adesso il decreto, ma da almeno 2/3 anni. Il ruolo dell’esperienza lavorativa per la qualificazione del formatore non deve più essere eluso. Chi fa attività di formazione deve essere a conoscenza delle dinamiche che determinano il funzionamento delle aziende e dunque la dinamica degli infortuni: organizzazione dei reparti, dei turni, degli orari, contratti, relazioni sindacali. Chi vuole svolgere attività di formazione per la salute e sicurezza deve aver “visto” almeno come si organizza il lavoro, deve avere "provato", e questo proprio in ragione della stessa definizione di formazione, che troviamo nel D.lg 81/2008. ”trasferire conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze”. Il formatore deve aver visto come funziona un carroponte, un tornio parallelo, un sollevatore per pazienti, deve aver provato ad un usare un estintore, aver visto come si fa una fonometria, un campionamento della legionella, come si fa il controllo delle attrezzature antincendio, cosa sono gli interruttori differenziali e cos’è la manutenzione della messa a terra, So di trovare terreno fertile in molti che leggeranno questo mio contributo, e che han capito quel che sto dicendo, ma ci sono ancora troppi “influencer” che parlano di sicurezza sul lavoro ma han visto niente di come si organizza il lavoro e quindi giocano con il lego oppure parlano di quadri e di opere d’arte pensando di spiegare la sicurezza. Mi auguro che non siano questi ad Influenzare il legislatore, ma se c’è una cosa che rende inefficace la formazione, ed inutile nel momento stesso della sua erogazione è l’inesperienza lavorativa di chi parla perché chi lavora ci mette un attimo per capire se l’esperienza c'è oppure no e quindi se in qualche modo ci si può fidare. Riassumendo: - diploma: esperienza lavorativa 5 anni; - laurea triennale in tecniche della prevenzione: esperienza lavorativa 3 anni; - laurea magistrale: esperienza lavorativa: 2 anni. Si aggiunge ovviamente un corso esperienziale di "formazione dei formatori" (24 ore) IN PRESENZA! Regime transitorio. Può continuare a svolgere attività di formazione chi possa documentare almeno 180 ore di formazione negli ultimi tre anni per ciascuna delle tre aree tematiche indicate dal DI 06/03/2013. |