Le grandi escluse: come migliorare la formazione sulle attrezzature
Molti degli infortuni che avvengono quotidianamente nei luoghi di lavoro sono correlati all’utilizzo di attrezzature di lavoro e spesso dipendono, come rilevato da diverse sentenze civili e penali in materia di salute e sicurezza, anche da comportamenti errati dei lavoratori e dalla mancanza di idonee procedure.
Per ridurre questi fenomeni è dunque necessaria un’attività educativa e formativa che comporti nei lavoratori non solo una maggiore consapevolezza dei rischi, ma anche un miglioramento delle conoscenze delle buone prassi idonee per utilizzare le attrezzature in sicurezza.
E proprio per migliorare la prevenzione e diminuire il numero di infortuni sul lavoro, il 22 febbraio 2012 è stato approvato, in Conferenza Stato-Regioni, un Accordo che prevede una specifica abilitazione per l’uso di attrezzature di particolare pericolosità e complessità come, ad esempio, le piattaforme di lavoro mobili elevabili (PLE), le gru a torre, le gru per autocarro, i carrelli elevatori semoventi con conducente, i trattori agricoli o forestali, le pompe per calcestruzzo e le macchine movimento terra. Tutte attrezzature correlate ad un elevato numero e ad un’elevata frequenza di infortuni.
Vi sono però numerose altre attrezzature che presentano sensibili rischi per i lavoratori e che per le quali non esiste - ad oggi - una indicazione normativa specifica che individui modalità e contenuti della formazione. Per queste attrezzature, che possiamo chiamare le “grandi escluse”, le modalità, i contenuti ed i tempi della formazione vengono lasciati al buon senso dei datori di lavoro.
Proprio a partire da questa considerazione e dalla necessità di migliorare la formazione e l’attenzione di lavoratori e aziende verso i rischi di tutte le attrezzature di lavoro, l’Associazione Italiana Formatori ed Operatori della Sicurezza sul Lavoro ( AiFOS) ha avuto l’idea di utilizzare la conoscenza, esperienza e competenza di alcuni dei tecnici associati per arrivare ad una descrizione dei percorsi di formazione e addestramento da garantire qualora le aziende utilizzino tipologie di attrezzature “non comprese” nella regolamentazione dell’ Accordo del 22 febbraio 2012.
Ne è nata una pubblicazione - dal titolo “Le Grandi Escluse” e a cura di Stefano Farina - che ha l’ambizione di indicare che tipo di approccio educativo occorre avere verso gli operatori ai quali si chiede di utilizzare attrezzature sui luoghi di lavoro. Tali indicazioni esemplificative sono il frutto di esperienze consolidate e che hanno dato buona prova nei contesti aziendali in cui sono state applicate e costituiscono l’opinione di chi da anni si trova ad affrontare questo tipo di problematiche si nelle aziende.
La pubblicazione “Le Grandi Escluse” - prenotabile entro il 31 ottobre 2016 ad un prezzo scontato - si sofferma su 44 attrezzature di lavoro comunemente utilizzate in 4 settori lavorativi:
- edilizia e costruzioni, in relazione ad attività che si svolgono prevalentemente in cantieri temporanei o mobili. Possono essere: attrezzature ordinarie, ovvero attrezzature che per il loro funzionamento prevedono prevalentemente la presenza di un operatore addetto al suo funzionamento; carico, scarico, movimentazione materiali con operatore a bordo, ovvero attrezzature che per il loro funzionamento prevedono prevalentemente la presenza di un operatore a bordo macchina (con o senza sedile); attrezzature particolari, ovvero attrezzature particolari che per il loro funzionamento prevedono obbligatoriamente la presenza di un operatore;
- agricoltura e foreste, in relazione ad attrezzature che si utilizzano in maniera indifferenziata in più settori. All’interno del settore agricoltura e foreste sono state identificate le seguenti tipologie di attrezzature: attrezzature ed accessori a motore indossabili o portatili, ovvero attrezzature indossabili, portatili o facilmente trasportabili (senza utilizzo di ulteriori attrezzature per il trasporto/movimentazione) e che per il loro funzionamento prevedono un’attenzione particolare da parte dell’operatore e l’adozione di specifici DPI; attrezzature ordinarie, ovvero attrezzature che per il loro funzionamento prevedono un’attenzione particolare da parte dell’operatore e l’adozione di specifici DPI; attrezzature trainate, ovvero attrezzature che per il loro funzionamento necessitano l’utilizzo di un’altra attrezzatura (es. trattore) alla quale devono essere collegate attraverso l’albero cardano;
- industria e logistica. All’interno del settore industria e logistica sono state identificate le seguenti tipologie di attrezzature: carico, scarico, movimentazione materiali con operatore a bordo, ovvero attrezzature che per il loro funzionamento prevedono obbligatoriamente la presenza di un operatore a bordo macchina; carico, scarico, movimentazione materiali con/senza operatore a bordo, ovvero attrezzature che a seconda del modello e della tipologia possono essere con o senza operatore a bordo; attrezzature per il sollevamento e spostamento materiali, ovvero attrezzature che vengono utilizzate per il sollevamento e lo spostamento di materiali e che sono fisse o scorrono su binari, carri gommati, ecc.
- altri settori, con riferimento specifico alle attrezzature per le attività di montagna ed in particolare in presenza di neve.
“Le Grandi Escluse” è dunque una pubblicazione che riporta in modo completo e chiaro la descrizione delle caratteristiche delle attrezzature sulle quali svolgere formazione e addestramento e la definizione di processi educativi non solo rispettosi del quadro normativo vigente ma soprattutto sostenibili, replicabili ed efficaci. Processi educativi che AiFOS mette a disposizione dei lettori, quale strumento di conoscenza, ausilio e crescita professionale.
Il link per visualizzare una demo sfogliabile del volume…
Per informazioni:
Direzione Nazionale AiFOS: via Branze, 45 - 25123 Brescia c/o CSMT, Università degli Studi di Brescia - tel.030.6595031 - fax 030.6595040 www.aifos.it - editoria@aifos.it
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