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Comprendere la normativa per migliorare la prevenzione

Comprendere la normativa per migliorare la prevenzione
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: PUBBLIREDAZIONALE

27/04/2015

Disponibile la quinta edizione aggiornata della guida applicativa del Testo Unico per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. La guida è curata dall’avvocato Rolando Dubini.

 
Il Decreto legislativo n. 81 del 9 aprile 2008, “Unico Testo Normativo per la tutela della salute e della sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori nei luoghi di lavoro”, ha riordinato, coordinato e riformato la normativa in materia di tutela della salute e sicurezza ed è stato oggetto nel tempo oggetto di diversi interventi successivi di correzione, aggiornamento, chiarimento e adeguamento alle nuove direttive europee.
 
Questo “Testo Unico” non è solo una raccolta di norme che prevedono obblighi penalmente sanzionati, ma è soprattutto un’opportunità e una sfida gestionale per mettere e mantenere in moto un meccanismo virtuoso che veda concorrere aziende, datori di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori, RSPP, RLS, consulenti d’azienda e di cantiere, medici competenti, organi di vigilanza, associazioni di categoria e sindacati dei lavoratori, per migliorare qualità, professionalità e organizzazione del lavoro. È un occasione importante, offerta a tutti gli attori della sicurezza aziendale, per favorire una gestione efficace e partecipata della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori.
 
Tuttavia perché questa opportunità sia pienamente sfruttata, perché il Testo Unico non rimanga solo un richiamo formale a degli obblighi, ma diventi una strategia efficace di eliminazione o riduzione del numero di infortuni e malattie professionali, è necessario che la normativa sia compresa, nei principi ispiratori, negli diritti e doveri di ogni funzione individuata, nelle conseguenze degli articoli di legge.
 

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Per questo motivo PuntoSicuro ha pubblicato in questi giorni la quinta edizione del “ TESTO UNICO DI SICUREZZA DEL LAVORO. La guida applicativa”, edizione curata e aggiornata dall'avvocato Rolando Dubini che dal 1988 si occupa di sicurezza e igiene del lavoro e che nel tempo è diventato un punto di riferimento per la sua competenza normativa in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Competenza concretizzata nella pubblicazione di diversi libri e nella collaborazione con PuntoSicuro per la realizzazione di articoli di chiarimento e commento in materia normativa.
 
Nella quinta edizione della guida applicativa al Testo Unico, Rolando Dubini si sofferma, ancor più delle precedenti quattro edizioni, sulle responsabilità, ruoli, funzioni di tutti gli attori della sicurezza presentati nel D.Lgs. 81/2008.
 
Partendo dall’importante articolo 2087 del codice civile, il percorso del libro affronta diritti, doveri e responsabilità innanzitutto dei lavoratori e dei datori di lavoro, anche con riferimento al documento di valutazione dei rischi, alla formazione, ai piani di emergenza, alla delega di funzioni e ai modelli organizzativi e di gestione della sicurezza.
 
Molte pagine sono dedicate ai tanti altri ruoli individuati o citati dal decreto: dirigenti, preposti, responsabili e addetti del servizio di prevenzione e protezione, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, progettisti, fabbricanti, fornitori, installatori, medici competenti, organi di vigilanza, ...
E per ogni ruolo vengono presentate non solo le novità normative successive all’emanazione del D.Lgs. 81/2008, ma gli insegnamenti che si possono ricavare dalle sentenze e dalla letteratura giurisprudenziale.
 
Ricordiamo che da questa quinta edizione, la guida non propone più il testo normativo su carta, ma dà ai lettori gli strumenti per usufruire, attraverso lo spazio di PuntoSicuro dedicato al Decreto legislativo 81/2008, di una normativa costantemente aggiornata. Una normativa arricchita non solo dalle continue modifiche, ma anche dai chiarimenti – interpelli, circolari, ... - che quasi quotidianamente i Ministeri producono per rispondere ai molti quesiti interpretativi.
 
Concludiamo segnalando che l’avvocato Dubini pone in apertura della nuova edizione della guida applicativa una frase, tratta dal testo taoista “Wen Tzu”: “Gli uomini che sono soffocati dalle norme non possono pianificare nuove iniziative”. Una frase che sottolinea giustamente la necessità di diminuire la distanza tra la normativa e la sua applicazione, di facilitarne l’osservanza e chiarirne gli obiettivi.
 
Questa quinta edizione risponde pienamente a questa necessità.
Colma questa distanza, rende possibile una gestione efficace e partecipata della tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, libera le energie necessarie per applicare correttamente la normativa e per elaborare un suo miglioramento futuro.
 
Il link per avere ulteriori informazioni sui contenuti del libro:
 
 
L’indice del testo:
 
1. Il fenomeno infortunistico e le malattie professionali in Italia
 
2. Il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81: Testo Unico di sicurezza del lavoro
 
3. D.Lgs. n. 81/2008: Titoli I, XII, XIII: principi generali, gestione della sicurezza, sanzioni, abrogazioni
3.1. La continuità tra il decreto legislativo 19 settembre 1994 n. 626/94 e il decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81
3.1.1. Continuità normativa tra Testo Unico e disposizioni abrogate dal D.Lgs. n. 81/2008
3.1.2. Sintesi
3.2. Aspetti generali del Testo Unico
 
4. IL D.Lgs. 81/2008: l’organizzazione della prevenzione in azienda, i rischi considerati e le misure preventive
4.1. Le misure generali di tutela previste dall’articolo 15 del D.Lgs. 81/2008: i principi gerarchici della prevenzione
4.2. L’obbligo generale della massima sicurezza di cui all’art. 2087 c.c.
4.2.1. L’articolo 2087 del Codice Civile
4.2.2. Natura contrattuale dell’obbligo
 
5. L’art. 2087 c.c., i terzi estranei e la prevedibilità del rischio
5.1. Art. 2087 c.c. e “sicurezza in sé del luogo di lavoro”, anche per i terzi estranei
5.1.1. Il principio della sicurezza in sé dell’ambiente di lavoro a favore di chiunque possa essere presente sul luogo di lavoro
5.1.2. Tutela dei terzi estranei, inclusi i visitatori occasionali
5.2. Art. 2087 C.C. e irrilevanza della fattibilità economica
5.3. Art. 2087, norme tecniche e circolari
5.4. Art. 2087 C.C. come norma aperta e di chiusura, fondata sul principio di prevedibilità del rischio
5.5. Art. 2087 C.C., art. 31 D. Lgs. n. 81/2008 e l’obbligo di ricorrere ad esperti competenti
5.6. La sicurezza del lavoro come obbligo permanente che non tollera interruzioni temporali
5.7. Art. 2087 c.c. e rischi a atti violenti o rapine
5.8. Adozione delle misure “concretamente attuabili in quanto generalmente praticate nei vari settori produttivi” o di tutte le misure tecnologicamente fattibili?
 
6. L’obbligo del miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza: principio generale e obbligo operativo
 
7. Datore di lavoro: i compiti indelegabili primo dei quali la valutazione di tutti i rischi lavorativi
 
8. L’obbligo del datore di lavoro di valutare tutti i rischi lavorativi
 
9. La data certa
 
10. Esempio di organigramma aziendale della sicurezza da allegare obbligatoriamente al documento di valutazione dei rischi (ai sensi dell’articolo 28 comma 2 lettere b e d)
 
11. La valutazione dei rischi nella giurisprudenza di legittimità
11.1. Aspetti generali
11.2. Approfondimento: la valutazione dei rischi e la sua completezza e idoneità nella giurisprudenza
 
12. L’obbligo di consegna del documento della valutazione del rischio ai RLS
 
13. L’apparato sanzionatorio (artt.55-61 e titolo. xii) e le disposizioni per il contrasto del lavoro irregolare (art. 14)
13.1. Aspetti generali
13.2. Elenco articoli del D.Lgs. n. 81/2008 recanti sanzioni penali
13.3. Indicizzazione delle sanzioni
13.4. Sospensione dell’attività imprenditoriale
 
14. L’obbligo di informazione, formazione e addestramento
14.1. L’obbligo di informazione
14.2. L’obbligo di formazione
14.2.1. Aspetti generali
14.2.2. Formazione per lavoratori, preposti e dirigenti
14.2.3. Effettività della formazione
14.2.4. Criteri di qualificazione del formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro
14.2.5. L’obbligo di partecipare alla formazione e informativo/formativo dei vari soggetti aziendali
14.2.5.1. Il Datore di lavoro
14.2.5.2. Il dirigente
14.2.5.3. Il preposto
14.2.5.4. Il lavoratore
 
15. Il piano d’emergenza
15.1. Aspetti generali
15.2. Contenuti del piano
15.3. Prova annuale di evacuazione
15.4. Prove di evacuazione: allegato VII punto 7.4 D.M. 10.3.1998
15.5. La giurisprudenza
 
16. La riunione periodica di prevenzione e protezione
 
17. La delega di funzioni
17.1. I requisiti normativi della delega di funzioni ex D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81
17.2. La subdelega
17.3. La delega nell’impresa sicura
17.4. Criteri di legittimità della delega
17.4.1. Revoca delle delega per fatti concludenti
 
18. Il datore di lavoro
18.1. La figura giuridica del datore di lavoro
18.1.1. La definizione di datore di lavoro
18.1.2. Il datore di lavoro e l’elaborazione giurisprudenziale
18.1.2.1. Caratteristiche fondamentali
18.1.2.2. Principio di effettività
18.1.3. La delega gestoria
18.1.3.1. I presupposti della delega gestoria nel modello tradizionale di amministrazione. La delega atipica.
18.1.3.2. Oggetto e limiti della delega gestoria.
18.1.3.3. I poteri-doveri dell’organo delegante. Il potere di direttiva e di avocazione
18.1.3.4. I poteri valutativi.
18.1.3.5. Il sistema dei flussi informativi.
18.1.3.6. Gli obblighi di informazione.
18.1.3.7. Il dovere di agire in modo informato.
18.2. Il datore di lavoro pubblico
18.2.1. Aspetti generali
18.2.2. Obblighi dei dirigenti e datori di lavoro nella P.A. in materia di obblighi strutturali
18.2.2.1. Obblighi generali
18.2.2.2. Il dirigente scolastico
18.2.2.3. La tragedia del Liceo Darwin di Torino
18.2.2.4. Responsabilità amministrativa del dirigente individuato datore di lavoro e del dirigente Rspp
18.3. Datore di lavoro, dirigente, preposto: aspetti generali
18.3.1. Aspetti generali
18.3.2. L’obbligo di vigilanza
18.3.3. Pluralità di posizioni di garanzia
18.4. Compiti del datore di lavoro
18.4.1. Opposizione del lavoratore
18.4.2. L’obbligo di vigilanza
18.4.3. Pluralità di luoghi di lavoro
18.4.4. Imprudenza ed imperizia del lavoratore
18.4.5. Comportamento abnorme del dipendente
18.4.6. Trasgressione degli ordini ricevuti
18.4.7. La segnaletica di sicurezza
18.4.8. Responsabilità nella scelta del preposto
 
19. Dirigenti: compiti e responsabilità dei dirigenti
19.1. Aspetti generali
19.2. La posizione di garanzia antinfortunistica del dirigente prescinde da incarichi formali e poteri di spesa
19.3. Il caso del consulente esterno
19.4. La necessaria qualificazione professionale
19.5. L’obbligo di vigilanza dei dirigenti
19.6. Colpa nella scelta del preposto
19.7. Le direttive del datore di lavoro non liberano il responsabile della sicurezza
 
20. I preposti: compiti e responsabilità
20.1. Profili generali
20.2. Il concetto di sovrintendere
20.2.1. L’attività di sovraintendere: contenuto dettagliato
20.3. Le funzioni del preposto
20.4. La necessaria qualificazione tecnica del preposto
20.5. Casi nei quali è normativamente obbligatoria la presenza del preposto
 
21. Il lavoratore
21.1. Compiti e responsabilità del lavoratore
21.2. Profili di responsabilità
21.2.1. L’obbligo di correttezza e di buona fede contrattuale del lavoratore
21.2.2. Aspetti penali
21.3. L’obbligo di sicurezza a favore del lavoratore
21.4. Diritto di resistenza o di autotela del lavoratore (art. 1460 c.c.; art. 44 D.Lgs. 81/2008)
 
22. I progettisti, i fabbricanti, i fornitori e gli installatori
22.1. Aspetti generali
22.2. L’attività di manutenzione: l’antincendio
22.3. Marcatura CE e Soggetti obbligati
 
23. Il principio di effettività: aspetti generali
 
24. Il servizio di prevenzione e protezione ed il suo responsabile
24.1. Articolo 32: i requisiti del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione
 
25. Il medico competente e la sorveglianza sanitaria
25.1. Aspetti generali
25.2. I giudizi di idoneità
25.3. Misure in caso di inidoneità alla mansione specifica
25.4. Obblighi di informazione e sopralluogo
25.5. La cartella sanitaria
25.6. La collaborazione del medico competente alla elaborazione del documento di valutazione dei rischi lavorativi e a tutta la pertinente attività di prevenzione
25.7. Alcol e sicurezza sul lavoro
25.7.1. Aspetti fondamentali
25.7.1.1. Obbligo generale e inderogabile
25.7.1.2. La valutazione di tutti i rischi nessuno escluso
25.7.1.3. L’obbligo del datore di lavoro di esigere e l’obbligo del medico competente di effettuare la collaborazione alla valutazione di tutti i rischi, inclusi quelli da alcol e stupefacenti
25.7.1.4. L’obbligo del medico competente di effettuare la sorveglianza sanitaria in base agli indirizzi scientifici più avanzati
25.7.1.5. Il Tar del Lazio respinge le rimostranze dei sindacati
25.7.2. Assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti accertamento di assenza di tossicodipendenza
25.7.3. Assunzione di alcol e accertamento di assenza di alcoldipendenza
25.7.3.1. La legge 125/2001 e il D.Lgs, n. 81/2008: obblighi combinati e convergenti
25.7.3.1.1. Fondamenti legali
25.7.3.1.2. Messaggi chiave
25.7.3.1.3. Obblighi generali
25.7.3.1.4. Controlli alcolimetrici doverosi
25.7.3.1.5. Attività ad alto rischio
25.7.3.1.6. L’obbligo del datore di lavoro di esigere, con richiesta in forma scritta al medico competente, di procedere ai controlli alcolimetrici e alla sorveglianza sanitaria in materia di alcol
25.7.3.1.7. Il punto di vista del giurista: obblighi dei diversi soggetti e aspetti contrattualistici (estratto da un intervento magistrale di Beniamino Deidda)
25.7.3.2. Obblighi ulteriori in materia di alcol
25.7.3.2.1. Ulteriori divieti
25.7.3.2.2. Obbligo del lavoratore di sottoporsi ai controlli sanitari
25.7.3.3. La sorveglianza sanitaria
25.7.3.4. Indicazioni operative sulle procedure per gli accertamenti sanitari di assenza di alcoldipendenza in lavoratori addetti a mansioni che comportano particolari rischi per la sicurezza. (D.Lgs 81/2008 – L. 125/2001 - bozza di documento Regione Veneto del 26 giugno 2009)
25.7.3.5. Alcol dipendenza: orientamenti 2009 della Regione Emilia-Romagna per i medici competenti
25.7.3.6. Delibera del Comune di Roma sugli accertamenti alcol
25.7.4. Conclusione
25.8. Sostituzione del medico competente
25.9. Attività non soggette a sorveglianza sanitaria obbligatoria
25.10. I pareri necessari del medico competente
25.11. Rifiuto di sottoporsi a visite mediche
25.12. La responsabilità del medico competente nella giurisprudenza. Casistica
25.12.1./2./3. Omessa vigilanza sanitaria sul lavoratore: il giudice di legittimità
25.12.4. Cass. Pen. Sez. IV n.12248 del 30.3.2005.
25.12.5. Cass. Pen. Sez. III n.17838 del 13.5.2005
25.12.6. Responsabilità per omessa sorveglianza sanitaria
25.12.7. Responsabilità per lo svolgimento di accertamenti sanitari vietati
25.12.8. Responsabilità per omessa comunicazione al RLS dei risultati degli accertamenti
25.12.9. Responsabilità per omesso aggiornamento della cartella sanitaria
25.13. Incompatibilità
25.14. Rapporti tra Servizio sanitario nazionale e medico competente
 
26. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
26.1. Inquadramento generale
26.2. Le funzioni del RLS
26.3. Il diritto del Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS) di ricevere copia cartacea del documento di valutazione dei rischi
26.4. Informazione
 
27. Lesioni colpose e omicidio colposo
 
28. Il modello organizzativo 231 in materia di sicurezza e igiene del lavoro
28.1. Responsabilità amministrativa dell’ente derivante da reato penale - D. Lgs. n. 231/2001
28.2. Modello di organizzazione e di gestione (definizioni art. 2 lettera dd; articolo 30 D.Lgs. n. 81/2008)
28.3. Sanzioni
 
29. Somministrazione di lavoro e d.lgs. 81/08
 
30. L’attività di vigilanza
30.1. Le competenze in materia di vigilanza per la salute e sicurezza sul lavoro
30.2. I poteri degli organi di vigilanza e comitati regionali di coordinamento
30.3. I vari organi di vigilanza
30.3.1. Ispettorato del lavoro
30.3.2. Competenze delle ASL e specifiche
30.4. USL-ASL (Unità sanitaria locale-azienda sanitaria locale)
30.5. I Vigili del fuoco
30.6. Altri organi di vigilanza
30.7. Chi sono i titolari delle funzioni di polizia giudiziaria
30.8. Diritti e doveri degli ufficiali di polizia giudiziaria
30.9. La facoltà di visita
30.10. Il potere di impartire disposizioni
30.11. L’obbligo di segretezza sui processi industriali
30.12. Potere di assumere informazioni
30.13. Accesso ai documenti (art. 64 DPR 303/56; art. 3 D.L. n. 463/83 conv. in L. 638/83)
 
CHECK LIST 1 - Documentazione aziendale relativa alla sicurezza sul lavoro
DOCUMENTI CHE POSSONO ESSERE RICHIESTI DURANTE UNA ISPEZIONE IN UNA AZIENDA O CANTIERE
 
 
 
Per avere ulteriori informazioni sul libro contattare Mega Italia Media S.r.l. - Via Roncadelle 70A, 25030 Castel Mella – Brescia - Tel. +39.030.5531802 - https://www.megaitaliamedia.com/it/
 
 
 
 



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