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Ricette mediche anonime a tutela della privacy
In occasione dell'incontro in programma nei prossimi giorni il Garante della privacy, Stefano Rodotà, richiederà l'anonimato sulle ricette mediche al ministro della Salute Girolamo Sirchia.
La farmacia non è un negozio qualsiasi e l'esigenza di non diffondere informazioni sul proprio stato di salute e sui medicinali assunti, è sempre più sentita dai cittadini.
La ricetta a tutela di privacy dovrebbe semplicemente presentare un codice numerico negli spazi predisposti per le lettere del nome del paziente.
Il codice sarebbe, quindi, del tutto simile alla serie di numeri già utilizzata per indicare il codice regionale.
Questa variazione non sembra creare particolari problemi ai medici di famiglia; "Per noi la ricetta può anche essere anonima, l'importante è che questo non significhi un aggravio della burocrazia" ha affermato Mario Falconi, segretario nazionale della Fimmg (sindacato dei medici di famiglia).
La richiesta, che sarà inoltrata dal Garante, non è una vera e propria novità.
L'anonimato sulle ricette mediche, infatti, era già stato previsto nel decreto legislativo 282/99, ciò che manca è soltanto il decreto attuativo del ministero della Sanità.
La farmacia non è un negozio qualsiasi e l'esigenza di non diffondere informazioni sul proprio stato di salute e sui medicinali assunti, è sempre più sentita dai cittadini.
La ricetta a tutela di privacy dovrebbe semplicemente presentare un codice numerico negli spazi predisposti per le lettere del nome del paziente.
Il codice sarebbe, quindi, del tutto simile alla serie di numeri già utilizzata per indicare il codice regionale.
Questa variazione non sembra creare particolari problemi ai medici di famiglia; "Per noi la ricetta può anche essere anonima, l'importante è che questo non significhi un aggravio della burocrazia" ha affermato Mario Falconi, segretario nazionale della Fimmg (sindacato dei medici di famiglia).
La richiesta, che sarà inoltrata dal Garante, non è una vera e propria novità.
L'anonimato sulle ricette mediche, infatti, era già stato previsto nel decreto legislativo 282/99, ciò che manca è soltanto il decreto attuativo del ministero della Sanità.
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