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Nuovi elenchi telefonici e diritti degli utenti
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“Con i nuovi elenchi telefonici si è operata una autentica rivoluzione copernicana. La centralità nell’uso del servizio telefonico si è spostata dal gestore all’utente. Si è passati dal precedente inserimento obbligatorio e totale degli abbonati, a cura dei gestori, finalizzato all’incremento del traffico telefonico ed ai relativi utili aziendali, all’attuale inserimento libero, ed articolato nelle modalità, realizzato secondo le consapevoli scelte dell’abbonato ”.
Questo il commento di Gaetano Rasi, componente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, intervenendo ad un convegno sui nuovi elenchi telefonici svoltosi a Lucca.
Mentre in precedenza - ha sottolineato Rasi - gli elenchi degli abbonati al servizio telefonico fisso erano considerati fonte pubblica per attività anche estranee alle comunicazioni interpersonali - quali per esempio, promozioni commerciali, propaganda elettorale, marketing telefonico - ora lo scopo degli elenchi telefonici “è riservato solo all’uso per le comunicazioni telefoniche fra gli utenti del servizio”.
Ed è l’utente a scegliere se e come apparire sull’elenco e a scegliere se ricevere o meno pubblicità; un apposito simbolo (una cornetta telefonica o una busta), posto accanto ai nominativi degli abbonati, segnalerà l’eventuale disponibilità a ricevere informazioni commerciali per telefono o per posta.
“Con i nuovi elenchi telefonici si è operata una autentica rivoluzione copernicana. La centralità nell’uso del servizio telefonico si è spostata dal gestore all’utente. Si è passati dal precedente inserimento obbligatorio e totale degli abbonati, a cura dei gestori, finalizzato all’incremento del traffico telefonico ed ai relativi utili aziendali, all’attuale inserimento libero, ed articolato nelle modalità, realizzato secondo le consapevoli scelte dell’abbonato ”.
Questo il commento di Gaetano Rasi, componente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, intervenendo ad un convegno sui nuovi elenchi telefonici svoltosi a Lucca.
Mentre in precedenza - ha sottolineato Rasi - gli elenchi degli abbonati al servizio telefonico fisso erano considerati fonte pubblica per attività anche estranee alle comunicazioni interpersonali - quali per esempio, promozioni commerciali, propaganda elettorale, marketing telefonico - ora lo scopo degli elenchi telefonici “è riservato solo all’uso per le comunicazioni telefoniche fra gli utenti del servizio”.
Ed è l’utente a scegliere se e come apparire sull’elenco e a scegliere se ricevere o meno pubblicità; un apposito simbolo (una cornetta telefonica o una busta), posto accanto ai nominativi degli abbonati, segnalerà l’eventuale disponibilità a ricevere informazioni commerciali per telefono o per posta.
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