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Ipoteche trasparenti
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I dati estratti da pubblici registri riguardanti la proprietà immobiliare sono trattabili anche senza il consenso dell’interessato. Lo ha ricordato il Garante della privacy, respingendo il ricorso presentato da un cittadino nei confronti di una società operante nel settore dell’informazione societaria e commerciale.
Il ricorrente aveva lamentato il trattamento di alcuni dati che lo riguardano da parte della società ed aveva richiesto la cancellazione delle informazioni relative ad un’ipoteca precedentemente iscritta a suo carico e nel frattempo cancellata. L’interessato riteneva che tali informazioni potessero essere di impedimento all’ottenimento di nuovi finanziamenti.
La società aveva rifiutato di eliminare i dati dal proprio archivio sostenendo che le informazioni relative all’interessato erano state estratte da pubblici registri, fra cui quelli delle camere di commercio industria, artigianato ed agricoltura e delle conservatorie dei registri immobiliari, e di poter quindi legittimamente trattarli. La società aveva inoltre precisato che le informazioni contenute nei suoi archivi riguardanti l’interessato erano esatte, aggiornate, pertinenti, complete e non eccedenti.
Il Garante, nel ritenere infondata la richiesta di cancellazione dei dati, ha spiegato che “i dati personali in questione sono pubblici, accessibili a chiunque e possono essere trattati anche senza il consenso degli interessati, secondo il disposto dell’art. 24, comma 1, lett. c) del Codice. La loro estrazione e la loro comunicazione a terzi da parte di società che raccolgono e trattano informazioni commerciali sono dunque legittime.”
Il Garante, dalle pagine della newsletter settimanale, ha inoltre ricordato che specifiche garanzie saranno prossimamente indicate nel codice di deontologia per il trattamento dei dati provenienti da archivi e registri pubblici ed in quello relativo alle informazioni commerciali, in particolare per quanto riguarda la pertinenza e la completezza ed i tempi di conservazione delle informazioni contenute in tali registri.
I dati estratti da pubblici registri riguardanti la proprietà immobiliare sono trattabili anche senza il consenso dell’interessato. Lo ha ricordato il Garante della privacy, respingendo il ricorso presentato da un cittadino nei confronti di una società operante nel settore dell’informazione societaria e commerciale.
Il ricorrente aveva lamentato il trattamento di alcuni dati che lo riguardano da parte della società ed aveva richiesto la cancellazione delle informazioni relative ad un’ipoteca precedentemente iscritta a suo carico e nel frattempo cancellata. L’interessato riteneva che tali informazioni potessero essere di impedimento all’ottenimento di nuovi finanziamenti.
La società aveva rifiutato di eliminare i dati dal proprio archivio sostenendo che le informazioni relative all’interessato erano state estratte da pubblici registri, fra cui quelli delle camere di commercio industria, artigianato ed agricoltura e delle conservatorie dei registri immobiliari, e di poter quindi legittimamente trattarli. La società aveva inoltre precisato che le informazioni contenute nei suoi archivi riguardanti l’interessato erano esatte, aggiornate, pertinenti, complete e non eccedenti.
Il Garante, nel ritenere infondata la richiesta di cancellazione dei dati, ha spiegato che “i dati personali in questione sono pubblici, accessibili a chiunque e possono essere trattati anche senza il consenso degli interessati, secondo il disposto dell’art. 24, comma 1, lett. c) del Codice. La loro estrazione e la loro comunicazione a terzi da parte di società che raccolgono e trattano informazioni commerciali sono dunque legittime.”
Il Garante, dalle pagine della newsletter settimanale, ha inoltre ricordato che specifiche garanzie saranno prossimamente indicate nel codice di deontologia per il trattamento dei dati provenienti da archivi e registri pubblici ed in quello relativo alle informazioni commerciali, in particolare per quanto riguarda la pertinenza e la completezza ed i tempi di conservazione delle informazioni contenute in tali registri.
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