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In arrivo la carta di identita' elettronica. Privacy garantita?
Quella che verra' sperimentata dal 21 dicembre in 133 comuni italiani, tra i quali Milano e Roma, non sara' che l'inizio di una innovazione che, nel giro di tre anni, portera' tutti i cittadini italiani ad essere forniti di un documento di identita' elettronica ''tuttofare''.
La sperimentazione prevede due fasi; durante la prima, che durera' circa due anni, il documento, completo di fotografia, avra' registrato sulla banda magnetica, oltre alle informazioni presenti sulla carta di identita' tradizionale, anche il numero di tessera sanitaria.
Progressivamente, nel corso di un paio di anni, la tessera sara' arricchita di nuovi dati, quali la ''storia'' sanitaria (gruppo sanguigno, allergie, interventi e informazioni utili in caso di urgenza).
La carta consentira' di accedere ai servizi telematici forniti dall'amministrazione pubblica ed eventualmente di pagare i servizi usufruiti dal cittadino, ad esempio i servizi sanitari.
A discrezione dei Comuni sara' poi l'attivazione di servizi aggiuntivi.
E' certo una innovazione quella della carta di identita' elettronica, ma e' lecito chiedersi: la pubblica amministrazione e' pronta per gestirla? Quali garanzie sono offerte al cittadino per il trattamento dei suoi dati personali, considerato il cronico ritardo nell'applicazione delle disposizioni sulla privacy?
La sperimentazione prevede due fasi; durante la prima, che durera' circa due anni, il documento, completo di fotografia, avra' registrato sulla banda magnetica, oltre alle informazioni presenti sulla carta di identita' tradizionale, anche il numero di tessera sanitaria.
Progressivamente, nel corso di un paio di anni, la tessera sara' arricchita di nuovi dati, quali la ''storia'' sanitaria (gruppo sanguigno, allergie, interventi e informazioni utili in caso di urgenza).
La carta consentira' di accedere ai servizi telematici forniti dall'amministrazione pubblica ed eventualmente di pagare i servizi usufruiti dal cittadino, ad esempio i servizi sanitari.
A discrezione dei Comuni sara' poi l'attivazione di servizi aggiuntivi.
E' certo una innovazione quella della carta di identita' elettronica, ma e' lecito chiedersi: la pubblica amministrazione e' pronta per gestirla? Quali garanzie sono offerte al cittadino per il trattamento dei suoi dati personali, considerato il cronico ritardo nell'applicazione delle disposizioni sulla privacy?
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