Deve sempre essere indicato su una multa il nome del vigile che la compila?

Il caso e' stato illustrato nell'ultima newsletter del Garante per la privacy.
L'Authority si e' pronunciata riguardo alla prassi, presso un Comando di polizia municipale di una grande citta', di non indicare nei verbali di accertamento delle violazioni al codice della strada (nell'esemplare redatto con strumenti automatizzati e comunicato in copia al proprietario del veicolo) le generalità dei vigili urbani che elevavano contravvenzione.

Il Comando di polizia municipale, alla richiesta di informazioni da parte del Garante, precisava che la mancata indicazione delle generalita' del vigile urbano non riguardava i verbali originali, ma gli esemplari conformi spediti con sistema meccanizzato e che, comunque, l'omissione era finalizzata alla tutela dell'incolumità degli operatori nei confronti di minacce e di altre attenzioni incresciose manifestate spesso dai trasgressori. Comunque per gli automobilisti che avessero necessità di tutelare i propri interessi vi era la possibilità di conoscere le generalità del vigile.

Il Garante ha affermato che nei verbali che i vigili urbani compilano per applicare le multe per le infrazioni al codice della strada devono essere indicati, per regolamento, i nomi dei verbalizzanti e questa indicazione non può essere omessa facendo un improprio riferimento alla legge sulla privacy.

Nessuna disposizione della legge sulla privacy, infatti, preclude alla polizia municipale di indicare nei verbali informatizzati le generalità degli agenti e che risulta anzi impropria l'avvertenza secondo cui la predetta omissione conseguirebbe all'applicazione della legge 675/96.
Le norme del codice della strada che prevedono la conformità ai verbali originali degli esemplari automatizzati non sono state abrogate o modificate dalla legge 675/96.