Dati personali: la norma sui profili professionali in inchiesta pubblica
Dopo parecchi mesi di intenso lavoro, che ha visto riuniti sia il comitato tecnico che fa capo ad UNI, sia il comitato tecnico che fa capo ad UNINFO, è finalmente disponibile, in inchiesta pubblica, la norma che prende in considerazione i profili professionali, elencati nel regolamento generale europeo sulla protezione dei dati 2016/679.
I profili base, previsti dal regolamento, vale a dire il responsabile del trattamento ed il responsabile della protezione dei dati, sono stati arricchiti con altri profili, che permetteranno al titolare del trattamento di avvalersi di soggetti particolarmente qualificati, per essere certo di rispettare appieno i dettati del regolamento.
Nella bozza di norma, il gruppo di lavoro ha inserito le seguenti figure:
- Responsabile della protezione dei dati (Data protection officer)
- Manager privacy (vale a dire il responsabile del trattamento dei dati)
- Specialista privacy
- Valutatore privacy
Il GL 03, anche sulla base di commenti precedentemente ricevuti, ha deciso di modificare il titolo della norma come segue:
“Attività professionali non regolamentate - Profili professionali relativi al trattamento e alla protezione dei dati personali - Requisiti di conoscenza abilità e competenza”.
Il documento ha ottenuto la maggioranza richiesta per poter essere inviato ad UNI per l’Inchiesta Pubblica Finale ed è attualmente in fase di IPF (Data di inizio inchiesta: 24/01/2017 - Data di fine inchiesta: 25/03/2017).
Invito caldamente tutti i lettori, che sono a qualsiasi titolo coinvolti nel trattamento ed protezione dei dati personali, di esaminare attentamente questa proposta di norma in inchiesta pubblica ed avanzare, se del caso, le proprie osservazioni, utilizzando i formulari appositi.
È bene rammentare che questi profili professionali dovranno gestire l’applicazione pratica del nuovo regolamento europeo per molti e molti anni a venire e occorre acquisire ogni possibile garanzia circa il fatto che questi profili professionali saranno in grado di sostenere il titolare dell’attività di trattamento ed evitare, in caso di anomalie, l’applicazione delle salatissime sanzioni economiche, previste dal nuovo regolamento.
Adalberto Biasiotti
Link a UNI per consultare il testo e inviare commenti…
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