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Dati genetici e privacy
Tra pochi mesi il trattamento dei dati genetici sara' regolato da una nuova disciplina, approvata dal Garante per la privacy.
Il decreto 135/99 prevede infatti che entro il 1 ottobre 2000 sia adottata un'autorizzazione che stabilisca le modalita' di raccolta, utilizzo e conservazione di questo tipo di informazioni.
Nel provvedimento saranno disciplinate, ad esempio, le finalità e le modalità di raccolta, di utilizzo e di eventuale comunicazione di questi dati.
Dovranno essere previste misure che permettano all'interessato di esprimere in modo pienamente consapevole il consenso all'uso dei dati.
Nel provvedimento troveranno inoltre spazio norme volte a prevenire possibili abusi o discriminazioni nei confronti dell'interessato o a danno di terzi (ad esempio i familiari).
Tra gli aspetti che saranno considerati, vi e' l'esigenza di rispettare la volontà di chi non voglia essere eventualmente informato dell'esito di accertamenti genetici che lo riguardano.
Particolare attenzione sara' poi posta alla sicurezza dei dati acquisiti; saranno pertanto individuate le precauzioni da adottare sotto il profilo della sicurezza nel trattamento delle informazioni ed il rispetto del segreto professionale.
Nell'attesa di questo provvedimento il trattamento dei dati genetici continuerà ad essere regolato dai limiti e dalle prescrizioni contenute nell'autorizzazione n. 2/1999 relativa all'utilizzo dei dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale delle persone.
Il decreto 135/99 prevede infatti che entro il 1 ottobre 2000 sia adottata un'autorizzazione che stabilisca le modalita' di raccolta, utilizzo e conservazione di questo tipo di informazioni.
Nel provvedimento saranno disciplinate, ad esempio, le finalità e le modalità di raccolta, di utilizzo e di eventuale comunicazione di questi dati.
Dovranno essere previste misure che permettano all'interessato di esprimere in modo pienamente consapevole il consenso all'uso dei dati.
Nel provvedimento troveranno inoltre spazio norme volte a prevenire possibili abusi o discriminazioni nei confronti dell'interessato o a danno di terzi (ad esempio i familiari).
Tra gli aspetti che saranno considerati, vi e' l'esigenza di rispettare la volontà di chi non voglia essere eventualmente informato dell'esito di accertamenti genetici che lo riguardano.
Particolare attenzione sara' poi posta alla sicurezza dei dati acquisiti; saranno pertanto individuate le precauzioni da adottare sotto il profilo della sicurezza nel trattamento delle informazioni ed il rispetto del segreto professionale.
Nell'attesa di questo provvedimento il trattamento dei dati genetici continuerà ad essere regolato dai limiti e dalle prescrizioni contenute nell'autorizzazione n. 2/1999 relativa all'utilizzo dei dati idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale delle persone.
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