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Dati biometrici e richieste di asilo

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Privacy

19/09/2007

La Commissione europea ha pubblicato la relazione sulle attività di EURODAC, il sistema automatizzato comune d'identificazione delle impronte digitali (AFIS) nell’Unione europea.

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Dal 2003 le impronte digitali di ogni persona di età superiore a 14 anni che chiede asilo nell’Unione europea, in Islanda o in Norvegia, vengono immesse in una banca dati denominata EURODAC, al fine di un'efficace gestione del regime comune europeo di asilo.
Questo strumento intende tra l’altro evitare il fenomeno conosciuto come ”’asylum shopping”, di chi cioè presenta di domande multiple nella speranza che almeno una abbia esito favorevole
 
Le attività di gestione di questa banca dati biometrica nel 2006 sono state illustrate ieri dalla Commissione Europea, con la pubblicazione della relazione annuale.
 
EURODAC intende facilitare l’attuazione del regolamento di Dublino (regolamento (CE) n. 343/2003 del Consiglio, del 18 febbraio 2003), che determina quale Stato membro sia competente per l’esame di una domanda di asilo.
 
"EURODAC è una parte fondamentale del regime comune europeo d'asilo" ha dichiarato il vicepresidente Franco Frattini, Commissario UE responsabile del portafoglio "Giustizia, libertà e sicurezza". "La relazione pubblicata oggi mostra l'efficace contributo di questa banca dati d'impronte digitali nella gestione delle domande d'asilo, che contribuisce in effetti a determinare quale Stato membro debba esaminarle attraverso il raffronto fra le impronte digitali dei richiedenti asilo e degli immigrati illegali, ed evita il fenomeno asylum shopping ".
Nel 2006, EURODAC ha elaborato 165.958 serie d’impronte digitali di richiedenti asilo, 41.312 serie d’impronte digitali di persone che avevano varcato irregolarmente le frontiere e 63.341 serie d’impronte digitali di persone arrestate perché in posizione irregolare sul territorio di uno Stato membro.

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Le cifre mostrano che nel 2006 il numero di domande d'asilo è ulteriormente diminuito, mentre è aumentato in misura significativa il numero d’immigrati irregolari registrati (+ 64% rispetto al 2005). La relazione rivela che nel 17% del numero totale dei casi la medesima persona aveva già presentato almeno una domanda di asilo nel medesimo Stato o in un altro Stato membro (una cosiddetta domanda multipla). In qualche caso, varie domande di asilo erano state presentate dalla stessa persona in vari Stati membri dell’Unione europea.
L’unità centrale EURODAC, che gestisce il sistema centrale opera 24 ore su 24 per 7 giorni su 7.
 
A salvaguardia della privacy, una volta che le impronte digitali di un richiedente asilo sono trasmesse da uno Stato Membro, queste vengono comparate con quelle trasmesse dagli altri Stati partecipanti e memorizzate nella banca dati centrale.
Se EURODAC mostra che le impronte digitali rilevate erano già state immesse nella banca dati, il richiedente asilo può essere rinviato nello Stato nel quale le sue impronte digitali erano state rilevate inizialmente.
La banca dati non contiene particolari quali il nome e cognome delle persone, poiché si avvale soltanto della comparazione  biometrica.
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