Archivio antiterrorismo e privacy
Negli Usa la proposta del Department of Homeland Security (DHS) di creare un nuovo mega-archivio contenente un’ampia gamma informazioni internazionali e nazionali non piace a numerose associazioni per la difesa dei diritti civili.
Il sistema denominato "Homeland Security Operations Center Database, HSOCD" si aggiungerebbe ai database già realizzati per finalità di repressione e prevenzione delle attività terroristiche.
La notizia è stata riportata nella newsletter del Garante Italiano della privacy. Secondo le associazioni che si oppongono al progetto, il Department of Homeland Security intende chiedere che il funzionamento del sistema in questione sia sottratto alle norme federali sulla privacy, fissate nel Privacy Act che sono sovrapponibili in buona parte a quelli della Direttiva europea 95/46 (es. accesso ai dati, raccolta delle sole informazioni necessarie, ecc)..
Nel nuovo database andranno a confluire tutte le informazioni utilizzate nella gestione di eventi nazionali che abbiano riflessi in termini di sicurezza. Informazioni di intelligence e dei servizi federali o di governi stranieri, forze di polizia, soggetti privati, singoli che segnalino eventi sospetti; ma anche informazioni relative a soggetti inclusi in "liste nere" per possibili legami terroristici, ad attività su indagini in corso, informazioni finanziarie e di altro genere.
Nel sistema in oggetto potranno confluire anche dati relativi a cittadini europei.
“Non è possibile - scrivono le associazioni- che la minaccia terroristica si trasformi in un assegno in bianco per legittimare la raccolta di qualunque informazione su persone che magari non sono neppure sospettate di svolgere attività criminali ed hanno semplicemente fornito informazioni al DHS sulla possibile commissione di reati".
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