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Ai datori di lavoro dovrebbe essere consentito leggere le e-mail dei propri dipendenti inviate o ricevute sui computer dell'impresa?
Nel numero 574 del nostro quotidiano abbiamo dato notizia dell'intenzione della Commissione Europea di dare la possibilità a cittadini e imprese di partecipare ad uno scambio di opinioni sull'attuazione della direttiva sulla tutela dei dati personali (95/46/EC).
La ''consultazione'' avviene tramite due questionari on line: uno rivolto alle aziende, precisamente indirizzato al responsabili del trattamento dati, l'altro rivolto ad ogni cittadino. Le risposte alle domande di entrambi i questionari sono anonime.
I dati raccolti contribuiranno alla discussione in occasione della conferenza sulla protezione dei dati che la Commissione organizzerà il 30 settembre e il 1° ottobre 2002. Successivamente la Commissione preparerà la prima relazione sull'attuazione della direttiva, includendo eventuali proposte di miglioramento.
Ai cittadini si chiede di dare una valutazione del livello di tutela dei dati fornito dalla legislazione del proprio Paese, di esprimere quali siano i timori in materia di privacy, e di indicare i metodi e gli strumenti piu' efficaci sia per sensibilizzare l'opinione pubblica sia per contrastare l'aumento dei rischi per la sfera privata che le nuove tecnologie (ad es. Internet) comportano.
E' chiesto inoltre di esprimere un'opinione su specifici temi, ad esempio la delicata questione della privacy sul luogo di lavoro.
Il questionario rivolto ai responsabili del trattamento dati mira a fornire un quadro della gestione dei dati da parte delle imprese europee ed a rilevare le loro esigenze in materia.
Si richiede ad esempio se l'azienda raccoglie dati personali relativi a persone fisiche via Internet e se sono stati ricevuti reclami da persone i cui dati sono stati trattati nel 2001.
Le imprese sono inoltre invitare ad esprimersi sulle norme esistenti sul trattamento dei dati sensibili e sulla creazione di un marchio europeo di tutela della privacy per i siti web europei.
La ''consultazione'' avviene tramite due questionari on line: uno rivolto alle aziende, precisamente indirizzato al responsabili del trattamento dati, l'altro rivolto ad ogni cittadino. Le risposte alle domande di entrambi i questionari sono anonime.
I dati raccolti contribuiranno alla discussione in occasione della conferenza sulla protezione dei dati che la Commissione organizzerà il 30 settembre e il 1° ottobre 2002. Successivamente la Commissione preparerà la prima relazione sull'attuazione della direttiva, includendo eventuali proposte di miglioramento.
Ai cittadini si chiede di dare una valutazione del livello di tutela dei dati fornito dalla legislazione del proprio Paese, di esprimere quali siano i timori in materia di privacy, e di indicare i metodi e gli strumenti piu' efficaci sia per sensibilizzare l'opinione pubblica sia per contrastare l'aumento dei rischi per la sfera privata che le nuove tecnologie (ad es. Internet) comportano.
E' chiesto inoltre di esprimere un'opinione su specifici temi, ad esempio la delicata questione della privacy sul luogo di lavoro.
Il questionario rivolto ai responsabili del trattamento dati mira a fornire un quadro della gestione dei dati da parte delle imprese europee ed a rilevare le loro esigenze in materia.
Si richiede ad esempio se l'azienda raccoglie dati personali relativi a persone fisiche via Internet e se sono stati ricevuti reclami da persone i cui dati sono stati trattati nel 2001.
Le imprese sono inoltre invitare ad esprimersi sulle norme esistenti sul trattamento dei dati sensibili e sulla creazione di un marchio europeo di tutela della privacy per i siti web europei.
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