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3000 indirizzi e-mail pubblicati per...errore
Gli indirizzi e-mail di oltre 3300 clienti di un istituto di credito statunitense sono stati diffusi via e-mail per un ''errore umano''.
La notizia giunge da un quotidiano on line. La Bank of the West, nell'inviare una e-mail riguardante la sospensione temporanea di alcuni servizi on-line, ha inserito in chiaro nel campo ''To:'' gli indirizzi di oltre 3300 clienti on-line.
La banca attribuisce l'episodio ad un ''errore umano''...un errore che costerà caro in termini di immagine e che si sarebbe evitato con un corretto sistema di gestione della messaggistica della banca.
Non sempre le e-mail sono inviate nel rispetto della privacy dei mittenti...
A chi non è capitato di ricevere messaggi con un lungo elenco di destinatari?
La corretta gestione dei dati relativi alla posta elettronica rientra nella piu' ampia questione della sicurezza dei dati trattati all'interno delle aziende.
L'importanza di gestire correttamente le informazioni dovrebbe essere comunicata a tutti i collaboratori.
E' necessario che ogni azienda, indipendentemente dalla sua dimensione, predisponga procedure che limitino al minimo il rischio che il ''know-how'' aziendale possa essere diffuso involontariamente all'esterno, magari alla concorrenza.
I collaboratori devono essere formati per una corretta gestione delle informazioni nelle comunicazioni via e-mail e via fax, ma anche nelle conversazioni, siano esse via telefono o vis-à-vis.
Quando una azienda trascura la sicurezza dei dati trattati, oltre al rischio di una ''fuga di informazioni'' preziose, può incorrere in sanzioni se non rispetta le disposizioni in materia di trattamento dei dati e tutela della privacy (quali ad esempio quelle contenute nel DPR 28 luglio 1999, n. 318 ''Regolamento recante norme per l'individuazione delle misure minime di sicurezza per il trattamento dei dati personali, a norma dell'articolo 15, comma 2, della legge 31 dicembre 1996, n 675'').
La notizia giunge da un quotidiano on line. La Bank of the West, nell'inviare una e-mail riguardante la sospensione temporanea di alcuni servizi on-line, ha inserito in chiaro nel campo ''To:'' gli indirizzi di oltre 3300 clienti on-line.
La banca attribuisce l'episodio ad un ''errore umano''...un errore che costerà caro in termini di immagine e che si sarebbe evitato con un corretto sistema di gestione della messaggistica della banca.
Non sempre le e-mail sono inviate nel rispetto della privacy dei mittenti...
A chi non è capitato di ricevere messaggi con un lungo elenco di destinatari?
La corretta gestione dei dati relativi alla posta elettronica rientra nella piu' ampia questione della sicurezza dei dati trattati all'interno delle aziende.
L'importanza di gestire correttamente le informazioni dovrebbe essere comunicata a tutti i collaboratori.
E' necessario che ogni azienda, indipendentemente dalla sua dimensione, predisponga procedure che limitino al minimo il rischio che il ''know-how'' aziendale possa essere diffuso involontariamente all'esterno, magari alla concorrenza.
I collaboratori devono essere formati per una corretta gestione delle informazioni nelle comunicazioni via e-mail e via fax, ma anche nelle conversazioni, siano esse via telefono o vis-à-vis.
Quando una azienda trascura la sicurezza dei dati trattati, oltre al rischio di una ''fuga di informazioni'' preziose, può incorrere in sanzioni se non rispetta le disposizioni in materia di trattamento dei dati e tutela della privacy (quali ad esempio quelle contenute nel DPR 28 luglio 1999, n. 318 ''Regolamento recante norme per l'individuazione delle misure minime di sicurezza per il trattamento dei dati personali, a norma dell'articolo 15, comma 2, della legge 31 dicembre 1996, n 675'').
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