“Compie” 10 anni la privacy europea

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Sono trascorsi 10 anni dall’approvazione della Direttiva “madre” sulla protezione dei dati personali, la Direttiva 46/90. Un anniversario che offre alla Conferenza annuale dei Garanti della privacy dell’UE, aperta ieri A Cracovia, l’opportunità per un bilancio sui risultati raggiunti e sui nodi ancora irrisolti.

I Garanti considereranno l’impatto della Direttiva sul livello di protezione dei dati nell’Ue e nei Paesi terzi e valuteranno le disposizioni della direttiva in rapporto ai principali problemi applicativi.
Saranno affrontate le problematiche connesse al trasferimento di dati verso Paesi terzi, con particolare riguardo ai nuovi strumenti giuridici elaborati di recente dalla Commissione europea quali le “Norme d’impresa vincolanti” (Binding Corporate Rules).

In materia di controllo dell’applicazione delle disposizioni sul trattamento dei dati, la Conferenza valuterà le modalità operative e i possibili benefici connessi all’introduzione degli “incaricati per la privacy” (privacy officers, ossia soggetti indipendenti designati dal titolare a vigilare sulla conformità e legittimità dei trattamenti svolti) secondo l’esperienza raccolta dai Paesi nei quali essi sono stati previsti (Svezia, Germania, Paesi Bassi, Lussemburgo e, di recente, Francia).

Altro tema di discussione saranno le attività di sensibilizzazione ed educazione alla “cultura della privacy.
Le oltre 30 delegazioni nazionali presenti si confronteranno inoltre sull’importante nodo del necessario contemperamento fra protezione dei dati ed esigenze di sicurezza, in particolare nell’ambito del cosiddetto “Terzo Pilastro” (cooperazione giudiziaria e di polizia).

Per l’Italia partecipano alla Conferenza il neo Presidente dell’Autority italiana, Francesco Pizzetti, e il Segretario generale, Giovanni Buttarelli.