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Porte taglia fuoco: una scorretta installazione puo’ vanificarne efficacia
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La verifica della corretta installazione di porte, o di altro elemento di chiusura classificato per la resistenza al fuoco, è oggetto di un interessante articolo pubblicato dalla rivista dei Vigili del Fuoco, nel maggio 2004.
Anche piccoli particolari possono infatti compromettere la conformità dell’installazione. Ad esempio, riguardo agli accessori, l’impiego di chiudiporta, dei regolatori di chiusura, dei fermi elettromagnetici, dei maniglioni antipanico, degli ammortizzatori, dei regolatori di chiusura delle ante, dei regolatori di velocità, deve essere rigorosamente previsto dal produttore su quello specifico modello di porta.
“Attenzione agli accessori alternativi, - raccomandano i Vigili del Fuoco - installati in modo apocrifo, modificando, aggiungendo e spostando i punti ed il tipo di applicazione (con fori, avvitature, saldature, etc.) rispetto l’originale. Idem per serrature sostitutive per sicurezza o ad azionamento elettrico, blocchi elettromagnetici, spioncini, porta lucchetti, contatti, aggiunte e varianti. Basta una vite autoforante per far perdere la conformità ad una porta.”
L’articolo prende in esame i principali punti ai quali è bene rivolgere l’attenzione per verificare che la posa in opera sia eseguita secondo la regola della buona tecnica ed in modo conforme.
I punti approfonditi sono i seguenti:
- la conformità del supporto a quello impiegato nella prova del prototipo;
- la conformità del sistema di ancoraggio a quello impiegato nella prova del prototipo;
- la stabilità dell’installazione;
- la tipologia , applicazione e funzionalità degli accessori;
- la agevolezza di movimento e di manovra;
- le cornici di contenimento dei vetri, il loro fissaggio, i sigillanti e l’esecuzione delle sigillature;
-la presenza, la sezione e l’integrità delle guarnizioni, termoespansive e non, dei labirinti per la tenuta ai fumi; delle battute perimetrali delle ante e dei telai; l’incastro di rostri;
- il funzionamento dei collegamenti e dell’impianto di rivelazione ed allarme antincendio che deve azionare i dispositivi elettromagnetici di ritegno gli impedimenti che potrebbero ostacolare o limitare l’impiego delle chiusura;
- il programma di sorveglianza e manutenzione attivato per garantire l’efficienza nel tempo.
La pubblicazione è disponibile qui.
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La verifica della corretta installazione di porte, o di altro elemento di chiusura classificato per la resistenza al fuoco, è oggetto di un interessante articolo pubblicato dalla rivista dei Vigili del Fuoco, nel maggio 2004.
Anche piccoli particolari possono infatti compromettere la conformità dell’installazione. Ad esempio, riguardo agli accessori, l’impiego di chiudiporta, dei regolatori di chiusura, dei fermi elettromagnetici, dei maniglioni antipanico, degli ammortizzatori, dei regolatori di chiusura delle ante, dei regolatori di velocità, deve essere rigorosamente previsto dal produttore su quello specifico modello di porta.
“Attenzione agli accessori alternativi, - raccomandano i Vigili del Fuoco - installati in modo apocrifo, modificando, aggiungendo e spostando i punti ed il tipo di applicazione (con fori, avvitature, saldature, etc.) rispetto l’originale. Idem per serrature sostitutive per sicurezza o ad azionamento elettrico, blocchi elettromagnetici, spioncini, porta lucchetti, contatti, aggiunte e varianti. Basta una vite autoforante per far perdere la conformità ad una porta.”
L’articolo prende in esame i principali punti ai quali è bene rivolgere l’attenzione per verificare che la posa in opera sia eseguita secondo la regola della buona tecnica ed in modo conforme.
I punti approfonditi sono i seguenti:
- la conformità del supporto a quello impiegato nella prova del prototipo;
- la conformità del sistema di ancoraggio a quello impiegato nella prova del prototipo;
- la stabilità dell’installazione;
- la tipologia , applicazione e funzionalità degli accessori;
- la agevolezza di movimento e di manovra;
- le cornici di contenimento dei vetri, il loro fissaggio, i sigillanti e l’esecuzione delle sigillature;
-la presenza, la sezione e l’integrità delle guarnizioni, termoespansive e non, dei labirinti per la tenuta ai fumi; delle battute perimetrali delle ante e dei telai; l’incastro di rostri;
- il funzionamento dei collegamenti e dell’impianto di rivelazione ed allarme antincendio che deve azionare i dispositivi elettromagnetici di ritegno gli impedimenti che potrebbero ostacolare o limitare l’impiego delle chiusura;
- il programma di sorveglianza e manutenzione attivato per garantire l’efficienza nel tempo.
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