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Le aziende italiane sottovalutano il rischio incendio ed esplosione?
Si può ancora parlare di sottovalutazione dei rischi incendio ed esplosione per le aziende italiane?
Due episodi recenti accaduti in provincia di Torino e di Milano sembrano confermare l'ipotesi che la cultura delle prevenzione incendi non sia ancora sufficientemente diffusa.
A Valperga, in una azienda di stampaggio metalli, una fuga di gas ha causato una esplosione che ha distrutto in parte il capannone dove alcuni operai stavano lavorando. Tre di questi sono rimasti feriti.
La causa della fuga sembra da attribuire ai recenti lavori di trasformazione dell'alimentazione da GPL a metano. Evidentemente non sono state adottate tutte le precauzioni necessarie in queste delicate fasi di transizione.
Nel secondo episodio, accaduto ad una azienda che lavora pelli per conto terzi di Turbigo, si sono invece incendiati i residui polverosi delle macchine smerigliatrici.
E' questa una delle poche operazioni a rischio nel trattamento dei pellami e forse per questo è stata sottovalutata.
Forse a causa di una scintilla originata da qualche parte meccanica in movimento, l'accumulo di polveri si è incendiato coinvolgendo ben presto anche l'impianto di aspirazione.
L'intervento degli operai con gli estintori ha permesso di contenere l'incendio fino all'arrivo dei Vigili del fuoco che hanno evitato l'estendersi del fuoco alle industrie vicine.
Un analogo episodio era accaduto nei mesi scorsi ad un'altra azienda di lavorazione del pellame del circondario.
Due episodi recenti accaduti in provincia di Torino e di Milano sembrano confermare l'ipotesi che la cultura delle prevenzione incendi non sia ancora sufficientemente diffusa.
A Valperga, in una azienda di stampaggio metalli, una fuga di gas ha causato una esplosione che ha distrutto in parte il capannone dove alcuni operai stavano lavorando. Tre di questi sono rimasti feriti.
La causa della fuga sembra da attribuire ai recenti lavori di trasformazione dell'alimentazione da GPL a metano. Evidentemente non sono state adottate tutte le precauzioni necessarie in queste delicate fasi di transizione.
Nel secondo episodio, accaduto ad una azienda che lavora pelli per conto terzi di Turbigo, si sono invece incendiati i residui polverosi delle macchine smerigliatrici.
E' questa una delle poche operazioni a rischio nel trattamento dei pellami e forse per questo è stata sottovalutata.
Forse a causa di una scintilla originata da qualche parte meccanica in movimento, l'accumulo di polveri si è incendiato coinvolgendo ben presto anche l'impianto di aspirazione.
L'intervento degli operai con gli estintori ha permesso di contenere l'incendio fino all'arrivo dei Vigili del fuoco che hanno evitato l'estendersi del fuoco alle industrie vicine.
Un analogo episodio era accaduto nei mesi scorsi ad un'altra azienda di lavorazione del pellame del circondario.
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