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L’ABC degli incendi: controlli e manutenzione sugli impianti antincendio
Roma, 29 Mar – Il Registro della sicurezza antincendio, istituito obbligatoriamente per tutte le attività soggette al controllo dei Vigili del Fuoco, è costituito da schede precompilate e riguarda tutti i controlli e gli interventi di manutenzione sugli impianti e componenti con specifica funzione antincendio.
Ricordando che nella gestione antincendio la manutenzione riveste un’importanza fondamentale per la prevenzione, ci soffermiamo sui controlli che periodicamente devono essere attuati sugli impianti antincendio.
Per parlarne riportiamo alcuni stralci di un esempio di Registro della Sicurezza Antincendio contenuto nella nuova edizione della pubblicazione Inail “ Formazione antincendio”. Pubblicazione che raccoglie i criteri di sicurezza antincendio per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro, con riferimento al Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro e al Decreto del Ministro dell’interno del 10 marzo 1998.
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Ci soffermiamo in particolare sulle schede che comprendono la sorveglianza effettuata direttamente dagli addetti alla lotta antincendio:
-estintori portatili: “l’estintore deve essere segnalato tramite idoneo cartello (disegno bianco su fondo rosso) e possibilmente provvisto di un numero progressivo d’identificazione; l’estintore deve essere facilmente individuabile, libero da ostacoli ed immediatamente utilizzabile; deve essere presente il dispositivo di sicurezza contro gli azionamenti accidentali; i contrassegni distintivi dell’estintore devono essere facilmente leggibili; l’indicatore di pressione deve essere compreso all’interno della zona verde; l’estintore deve essere mantenuto in buono stato (ad es.: non deve essere presente della ruggine, deve essere presente il manicotto di erogazione ecc.); il cartellino di manutenzione deve essere sempre presente e correttamente compilato”;
-idranti: “l’idrante deve essere presente in ogni suo componente (cassetta, manichetta, lancia, attacco idraulico) e segnalato tramite apposito cartello (disegno bianco su fondo rosso); l’idrante deve essere facilmente individuabile, libero da ostacoli ed immediatamente utilizzabile; la manichetta deve essere regolarmente arrotolata ed in buono stato di conservazione; la lancia deve avere la maniglia di regolazione dell’acqua in posizione chiusa ed essere in buono stato di conservazione; la cassetta deve essere dotata di vetro di sicurezza e non deve presentare tracce di rottura, corrosione ecc.”;
-porte REI: verificare che la chiusura automatica della porta sia ermetica; le porte REI non possono essere lasciate aperte e bloccate con zeppe, arredi ecc.; verificare, quindi, che siano mantenute costantemente chiuse (non a chiave!); controllare che la chiusura e l’apertura avvengano in modo semplice e con facilità; controllare la funzionalità dei dispositivi automatici di chiusura (cerniere con molla di richiamo funzionante)”;
-uscite di sicurezza: “l’ uscita di sicurezza deve essere segnalata da idoneo cartello (disegno bianco su fondo verde); l’accesso all’uscita, compreso il percorso necessario per raggiungerla, deve essere libero da ostacoli o qualsiasi altro impedimento; verificare che le ante della porta siano facilmente e completamente apribili”;
-maniglioni antipanico: controllare l’integrità del dispositivo in tutte le sue parti; verificare la facilità di funzionamento; segnalare, in caso di rottura del dispositivo, la necessità di sostituzione della porta;
-illuminazione di emergenza: verificare che tutte le lampade siano funzionanti: “questo può essere fatto interrompendo per alcuni minuti l’alimentazione elettrica generale e controllando l’entrata in funzione di tutte le lampade; verificare che le lampade non presentino evidenti difetti; verificare che i componenti non presentino segni di rottura o deterioramento; verificare l’integrità delle lampade e la loro stabilità alle strutture murarie”;
-pulsanti di sgancio corrente elettrica: “verificare se sia necessario il martelletto per la rottura del vetro del pulsante; il pulsante deve essere chiaramente visibile ed immediatamente utilizzabile; il pulsante deve essere provvisto di cartello indicante la funzione svolta (es.: sgancio elettrico quadro elettrico)”;
-pulsanti di allarme: “verificare se sia necessario il martelletto per la rottura del vetro del pulsante; il pulsante deve essere chiaramente visibile ed immediatamente utilizzabile; il pulsante deve essere provvisto di cartello indicante la funzione svolta (es.: allarme incendio)”;
-valvole di intercettazione gas infiammabili e/o esplosivi: verificare che la valvola sia segnalata tramite apposito cartello; la valvola deve essere chiaramente visibile e facilmente accessibile”;
-rilevatori d’incendio e dispositivi di spegnimento automatico dell’incendio: “controllare sul display della centralina dell’impianto eventuali segnalazioni di guasti, errori, anomalie; contattare, se del caso, la ditta che effettua la manutenzione dell’impianto”;
-dispositivi di primo soccorso: “verificare che la cassetta sia segnalata da apposito cartello e provvista dell’elenco dei materiali contenuti; la cassetta deve essere ben visibile e facilmente raggiungibile; i materiali presenti nella cassetta devono corrispondere a quelli contenuti nell’elenco affisso sulla stessa e risultare in buono stato di conservazione; verificare i materiali con scadenza”;
-segnaletica di sicurezza: “verificare, con planimetria alla mano, la presenza della corretta ubicazione della segnaletica prevista; verificare che la segnaletica non sia occultata a causa dello spostamento di scaffali, accumulo di materiale e altro; verificare che la segnaletica non sia degradata; verificare l’adeguatezza dell’illuminazione della segnaletica in caso di mancanza di corrente”.
Sebbene l’esecuzione delle attività di controllo, manutenzione e revisione, che richiedono competenze e attrezzature specifiche, sono affidate, nell’ambito di un contratto di manutenzione, a ditte in possesso dei requisiti tecnico-professionali richiesti dal DM 37/08 per gli impianti antincendio, “a latere dello svolgimento delle predette attività, è compito dell’incaricato interno alla struttura (ad es.: il coordinatore delle emergenze antincendio) verificare che i controlli siano effettuati con regolarità dalla ditta incaricata. Ad esempio, si avrà cura di verificare, sulla scheda di controllo degli estintori, che sia avvenuto il sopralluogo semestrale dell’operatore della ditta incaricata”.
Questo un breve elenco degli interventi (minimi) che devono essere effettuati dalla ditta di manutenzione:
-estintori portatili: “verificare il corpo estintore, la manichetta e il supporto; verificare i comandi di funzionamento; verificare il funzionamento del manicotto; verificare la pressione di carica con strumento; effettuare la decostipazione della polvere; effettuare la pulizia generale degli estintori e dei comandi; effettuare la lubrificazione dei comandi; effettuare l’aggiornamento del cartellino datato; controllare le istruzioni del funzionamento degli estintori”;
-idranti: “verificare lo srotolamento completo; verificare che la tubazione sia sottoposta alla pressione di rete; controllare la tubazione in tutta la sua lunghezza, per rilevare eventuali screpolature, deformazioni, logoramenti o altri danneggiamenti; controllare le raccordiere, le legature e la tenuta delle guarnizioni; effettuare la prova pressione (7 bar) con strumenti specifici (allegare eventuale verbale di collaudo rete); verificare il perfetto riavvolgimento; verificare che il sistema di fissaggio della tubazione sia di tipo adeguato ad assicurare la tenuta; controllare che il getto d’acqua sia costante e sufficiente, mediante l’uso di indicatori di flusso e manometri; verificare che l’indicatore di pressione, se presente, sia operativo ed indichi un valore di pressione compreso nella scala; per gli idranti in cassetta, verificare che i portelli si aprano agevolmente; verificare che la lancia erogatrice sia di tipo appropriato e di facile manovrabilità; effettuare l’aggiornamento cartellino sull’apparecchiatura”;
-porte REI: “verifica della tenuta dei cardini; verifica della tenuta delle guarnizioni; verifica dell’assenza di fessurazioni; verifica dell'efficienza dei sistemi di sblocco magnetico e della corretta auto chiusura”;
-maniglioni antipanico: “controllare l’integrità del dispositivo in tutte le sue parti; verificare la facilità di funzionamento e l’eventuale necessità di lubrificazione; segnalare, in caso di rottura del dispositivo, la necessità di sostituzione della porta o, immediatamente, se il dispositivo risultasse privo della certificazione di conformità”;
-illuminazione di emergenza: “controllare l’autonomia dell’alimentazione; controllare l’integrità delle protezioni contro la manomissione degli apparecchi; controllare che i diffusori non siano impolverati; controllare il serraggio corsetterie e avvitamento lampade; controllare la densità dell’elettrolito delle batterie di accumulatori; controllare il livello dell’elettrolito ed eventuale rabbocco; misurare la tensione sotto carico”;
-pulsanti di sgancio corrente elettrica: “verificare se sia necessario il martelletto per la rottura del vetro del pulsante; il pulsante deve essere chiaramente visibile ed immediatamente utilizzabile; il pulsante deve essere provvisto di cartello indicante la funzione svolta (es.: sgancio elettrico quadro elettrico); effettuare la prova di funzionamento del pulsante”;
-pulsanti di allarme: verificare se sia necessario il martelletto per la rottura del vetro del pulsante; il pulsante deve essere chiaramente visibile ed immediatamente utilizzabile; il pulsante deve essere provvisto di cartello indicante la funzione svolta (es.: allarme incendio); effettuare la prova di funzionamento del pulsante; attivare l’allarme e riscontrare la sua percettibilità nei diversi ambienti”;
-valvole di intercettazione gas infiammabili e/o esplosivi: “verificare che la valvola sia segnalata tramite apposito cartello; la valvola deve essere chiaramente visibile e facilmente accessibile; verificare il corretto funzionamento della valvola di intercettazione, smontarla ed effettuare la pulizia e la manutenzione”;
-rilevatori d’incendio e dispositivi di spegnimento automatico dell’incendio: “controllo dei singoli rivelatori con eventuale pulizia degli stessi; prova intervento rivelatori con strumento di prova”; in caso di difficoltoso intervento nella fase precedente, “verifica della sensibilità del rivelatore con apposita strumentazione con eventuale taratura/sostituzione in caso di malfunzionamento; prova degli avvistatori manuali; controllo sul quadro del gruppo di alimentazione di emergenza con verifica dei livelli di tensione e dello stato di carica delle batterie; esecuzione prove di funzionamento, di allarme incendio, di avaria e di segnalazione di fuori servizio; ripristino dell’impianto, messa in servizio e sigillatura degli azionamenti; controllo e manutenzione programmata gruppi pompe antincendio alimentati a gasolio; controllo e manutenzione programmata gruppi antincendio per lo spegnimento automatico”;
-segnaletica di sicurezza: “verificare con planimetria alla mano la presenza della corretta ubicazione della segnaletica prevista; verificare che la segnaletica non sia occultata a causa dello spostamento di scaffali, accumulo di materiale e altro; verificare che la segnaletica non sia degradata; verificare l’adeguatezza dell’illuminazione della segnaletica in caso di mancanza di corrente”.
Concludiamo segnalando che nel documento è riportata anche la definizione delle tempistiche d’intervento con riferimento a:
- manutenzione estintori d’incendio;
- manutenzione sistemi reti di idranti;
- manutenzione sistemi di rivelazione incendi;
- manutenzione sistemi ad estinguenti gassosi;
- manutenzione sistemi a polvere;
- manutenzione sistemi sprinkler e stazioni di pompaggio;
- manutenzione sistemi a schiuma;
- manutenzione sistemi a diluvio acqua;
- manutenzione sistemi ad acqua nebulizzata – watermist (ad alta pressione);
- manutenzione sistemi ad aerosol condensato;
- manutenzione sistemi di rivelazione atmosfera esplosiva;
- manutenzione impianti illuminazione di emergenza.
Inail, Settore Ricerca Certificazione e Verifica, Servizio Prevenzione e Protezione, “ Formazione antincendio”, a cura del Dott. Ing. Raffaele Sabatino (Responsabile del SPP – Ricerca INAIL) con la collaborazione del Dott. Ing. Massimo Giuffrida (Dipartimento Tecnologie di Sicurezza – Ricerca INAIL), edizione aggiornata al febbraio 2012 (formato PDF, 4.64 MB).
RTM
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Rispondi Autore: Luca Cattaneo - likes: 0 | 29/03/2013 (09:19:50) |
Che mi dite della verifica puntuale sui singoli erogatori sprinkler? Va fatta trimestralmente? Si limita ad una verifica visiva? |
Rispondi Autore: Davide Degrassi - likes: 0 | 29/03/2013 (10:12:33) |
Non voglio passare per "criticone" o polemico per cui faccio solo le seguenti osservazioni: 1) già nel 1955 il DPR 547 all'art. 35 diceva "[...] l'acqua, a meno che non si tratti di acqua nebulizzata, e le altre sostanze conduttrici non devono essere usate in prossimità di conduttori, macchine e apparecchi elettrici sotto tensione." 2) il DM 7 gennaio 2005 "Norme tecniche e procedurali per la classificazione ed omologazione di estintori portatili di incendio" che ha recepito la norma europea EN 3-7, ha permesso l'omologazione di estintori a base d'acqua con getto nebulizzato per essere utilizzati su apparecchiature elettriche fino a 1000V ad un metro di distanza. Mettiamoci quindi il cuore in pace: la compatibilità dell'acqua con le apparecchiature elettriche dipende dalla sua modalità di erogazione. |
Rispondi Autore: Davide Degrassi - likes: 0 | 29/03/2013 (10:33:53) |
@ Luca Cattaneo Riguardo la Sua domanda, la norma UNI EN 12845:2009 al punto 20.3.2.3 (controllo periodico trimestrale) prevede che: "gli sprinkler, le valvole a controllo termico e gli ugelli spray interessati da incrostazioni (diverse dalla vernice) devono essere accuratamente puliti. Gli erogatori sprinkler, le valvole a controllo termico e gli ugelli spray verniciati o deformati devono essere sostituiti. Si deve controllare l'eventuale rivestimento in cera. Dove necessario i rivestimenti esistenti devono essere rimossi e gli sprinkler, le valvole a controllo termico e gli ugelli spray devono essere rivestiti due volte con cera (in caso di sprinkler con bulbo di vetro solamente sul corpo e sui bracci dello sprinkler). Si deve prestare particolare attenzione agli sprinkler nelle cabine di verniciatura dove possono essere necessarie misure di pulizia e/o protettive più frequenti." È evidente quindi che non si tratta solo di un controllo visivo. Inoltre, sempre trimestralmente il manutentore deve: - controllare tubazioni e sostegni delle tubazioni (punto 20.3.2.4); - verifica dell'alimentazione idrica e relativi allarmi (punto 20.3.2.5); - verifica dell'alimentazione elettrica (punto 20.3.2.6); - verifica del funzionamento delle valvole di intercettazione (punto 20.3.2.7); - controllo del flussostato (punto 20.3.2.8); - controllo dello stato e della quantità degli sprinkler di scorta di cui al punto 20.1.3 (punto 20.3.2.9). Non mi dilungo oltre, ma ci sarebbero anche i controlli semestrali, annuali, triennali e decennali. |
Rispondi Autore: Kenobi - likes: 0 | 29/03/2013 (12:19:47) |
Buongiorno a tutti,ho un dubbio: le verifiche periodiche delle luci di emergenza da parte di ditta specializzata hanno frequenza trimestrale o semestrale? Sulla UNI 11222 si parla di controlli periodici semestrali (consigliati) mentre sul documento "Formazione Antincendio"dell'INAIL vengono indicati controlli periodici trimestrali. Qual è la periodicita corretta dei suddetti controlli? |
Rispondi Autore: michelangelo scaramuzzino - likes: 0 | 29/03/2013 (19:30:15) |
uno sprinkler se difettoso perde sia se impianto a secco sia se umido- la verifica degli sprinkler può essere programmata a seconda dello stato del locale protetto, ad esempio polveroso, microclima particolare,verniciature, ecc. ritengo più utile la verifica dei sostegni e dei supporti.La verifica funzionale dello sprinkler nelle sue caratteristiche di progetto si verificherà attraverso l'ispector test |
Rispondi Autore: Basciani umberto - likes: 0 | 05/01/2014 (14:20:49) |
Lavoro per una societa' che esegue manutenzioni nel settore dell'antincendio..ho un dubbio,mi e' sempre stato detto che il registro non e' obbligatorio sotto i sei estintori..ma non trovo nessuna norma che regola tutto cio'..sapete darmi qualche informazione in merito? |
Rispondi Autore: emanuele margnelli - likes: 0 | 21/03/2014 (10:16:31) |
buongiorno, vorrei chiedere se sapete darmi indicazione riguardo a come effettuare nella pratica i contolli di funzionalità del sistema sprinker e sul sitema delle valvole a secco. Senza farvi perdere tempo mi basterebbe anche solo l'indicazione di un testo/manuale a cui fare riferimeno. Grazie |
Rispondi Autore: Angelo - likes: 0 | 18/11/2014 (17:08:51) |
buonasera volevo sapere se qualcuno può indicarmi per verifica dei pulsanti di sgancio cosa si intende?, cioè debbo realmente rompere il vetrino e fermare tutto l'impianto o è possibile effettuare una verifica esternamente? quando posso ritenere effettuate la verifica semestrale? |
Rispondi Autore: francesca bersani - likes: 0 | 19/02/2016 (09:56:04) |
buongiorno, vorrei chiedere se sapete darmi indicazione riguardo a come effettuare nella pratica i contolli di funzionalità del sistema sprinker e sul sitema delle valvole a secco e chi dovrebbe farli. se sono le stesse ditte che normalmente curano gli estintori |
Rispondi Autore: Ornella Di Vita - likes: 0 | 28/07/2016 (14:43:03) |
Buongiorno,vorrei sapere se un impianto di manutenzione antincendio, rimasto inattivo per oltre due anni, può essere ancora idoneo,oppure bisogna chiedere il rinnovo della pratica.Mi è stato detto, che dovrei rivolgermi ai Carabinieri per fare una diffida all'Amministratore che, nel 2014 ha sospeso,senza motivazione, la manutenzione antincendio con la ditta incaricata. Distinti saluti MARINA |