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Finestre sbarrate ed estintori sottochiave?

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Prevenzione incendi

19/12/2001

Segnalate alcune anomalie da accertare sulla tragedia nel centro di San Gregorio Magno (SA)

Nel numero di ieri del quotidiano abbiamo dato notizia dell'apertura di due inchieste, una amministrativa da parte della Regione Campania ed una penale da parte della magistratura, che indaga per disastro ed omicidio colposo sulla tragedia verificatasi nel centro per disabili di San Gregorio Magno.

Mentre le cause più probabili del disastro continuano ad essere un cortocircuito, che avrebbe interessato il sistema di riscaldamento centralizzato, o una stufa difettosa in una delle stanze dei pazienti, sono emerse anche altre anomalie sulle quali si faranno accertamenti.

I carabinieri del Cis (Centro informazioni scientifiche) vogliono verificare se nella notte dell'incidente il sistema di allarme antincendio abbia funzionato e sono tornati sul luogo del disastro per acquisire altri reperti utili a svolgere esami più approfonditi.

In base a quanto dichiarato a un quotidiano nazionale da un infermiere, che in passato aveva lavorato per un anno e mezzo nel centro distrutto dal rogo, sembra che ogni sera verso le 23 il personale di servizio facesse il giro per chiudere tutte le finestre con una maniglia poi depositata nella stanza degli infermieri.

Impossibile quindi per i pazienti aprire le finestre. Anche i vetri montati sulle finestre sembra fossero infrangibili, per prevenire eventuali fughe dei degenti.

Altro motivo di pericolo segnalato è il fatto che a tutti i disabili fosse stato concesso di fumare e quindi di utilizzare accendini, cosa che già in passato aveva dato origine a piccoli incidenti.
Gli estintori, inoltre, sembra fossero custoditi sottochiave in una stanza dell'edificio.

Molti, quindi, gli interrogativi da chiarire, mentre Roberto Manzione ha presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere al governo se i malati potevano muoversi liberamente o erano legati ai loro letti.
Quest'interrogazione vuole anche chiarire se i malati erano stati sottoposti a trattamenti sedativi, che avrebbero impedito una tempestiva reazione all'incendio.

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