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Problemi e soluzioni nel montaggio dei ponteggi metallici
Roma, 3 Mar – Nei cantieri ci si trova spesso a dover affrontare e risolvere i problemi legati alla realizzazione dei ponteggi metallici a tubi e giunti e/o prefabbricati. E in molti casi le necessità pratiche “richiedono una capacità tecnica di risoluzione delle problematiche presenti insito al fine di far collimare il lavoro come richiesto dagli obblighi e vincoli imposti dalla normativa vigente, non sempre semplici da applicare”.
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Ad affermarlo è la presentazione del seminario “Il ponteggio metallico nei cantieri temporanei e mobili” che si è tenuto a Roma il 22 dicembre 2015 e che è stato proposto e organizzato dalla Commissione Manutenzioni Edilizie e la Commissione Sicurezza nei Cantieri istituite presso l’ Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma.
Il seminario ha offerto l’opportunità di approfondire le tematiche dei ponteggi metallici, sia da un punto di vista documentale e normativo, con particolare riferimento agli obblighi previsti dal D.Lgs. 81/08 e s.m.i., sia dal punto di vista applicativo con l’analisi di proposte di soluzioni concrete.
Dopo aver già presentato un intervento del seminario dedicato agli aspetti documentali e normativi, ci soffermiamo brevemente oggi sull’intervento “ Aspetti pratici nella realizzazione dei ponteggi metallici. Problemi e soluzioni”, a cura dell’Ing. Luca Veglianti (Vice presidente Commissione Manutenzioni Edilizie).
Nel documento il relatore si sofferma su diversi argomenti: utilizzo del ponteggio; aspetti da prendere in considerazione prima di montare un ponteggio; elementi che costituiscono e sono presenti su un ponteggio.
Innanzitutto sono forniti esempi, con eloquenti immagini, di utilizzo del ponteggio: ponteggio da costruzione, ponteggio da manutenzione, puntellamenti, cartelloni pubblicitari, spalti, piazzole di carico, ...
Sono poi riportati alcuni aspetti da prendere in considerazione prima di montare un ponteggio.
Ad esempio bisogna tener conto della tipologia di intervento e struttura interessata: costruzione, manutenzione, puntellamento, cartelloni pubblicitari, fabbricati soggetti a vincoli, ... In ogni caso, “si deve garantire per quanto possibile, compatibilmente con la struttura interessata e con la tipologia di intervento, l’ergonomia delle lavorazioni”.
Un secondo aspetto di cui tener conto è il rapporto altezza della struttura/altezza del ponteggio.
Ad esempio è necessario:
- “verificare la necessità di raddoppiare i montanti del ponteggio e fino a che altezza deve essere fatto il raddoppio;
- verificare la tipologia di ancoraggi da utilizzare”.
Bisogna chiaramente tener conto anche dell’ubicazione geografica della struttura.
Infatti l’intensità del vento “cambia in funzione dell’area in cui si opera (centri abitati pianeggianti ed intensamente edificati, zone pianeggianti con pochi ostacoli quali muri di recinzione, alberi, edifici isolati, zone direttamente esposte ai venti marini)”.
È importante:
- “verificare la necessita di raddoppiare gli elementi che costituiscono il ponteggio (montanti, traversi,…)”;
- verificare il numero di ancoraggi necessari.
Altro aspetto importante è la superficie di appoggio.
Questi alcuni esempi riportati dal relatore:
- presenza di solai in c.a. o muratura ed intercapedini (terrazzi, balconi, volte, grate metalliche, vetro cemento,…): “richiedere la verifiche ai carichi del ponteggio o il puntellamento del solaio, idonea superficie di ripartizione dei carichi, valutare la possibilità di realizzare strutture reticolari;
- eccessiva pendenza della superficie di appoggio: verificare se sono state adottate misure atte ad impedire lo scivolamento - elementi in legno opportunamente sagomati (cunei), ancoraggi a terra;
- superficie costituita da terreno (di riporto,…, compatto): verificare la presenza di idonea superficie di ripartizione per evitare cedimenti del terreno”.
Nelle slide relative all’intervento, che vi invitiamo a visionare integralmente, sono riportate diverse immagini esplicative e prospetti delle soluzioni di volta in volta adottate.
Chiaramente poi è necessario fare riferimento alle tipologie di ancoraggi utilizzabili.
Sono riportati, a questo proposito, diversi schemi degli ancoraggi del ponteggio. Ad esempio con riferimento a all’ancoraggio a tassello a “V” necessario a contrastare le azioni orizzontali parallele e verticali alla facciata servita.
In particolare la relazione si sofferma su diverse tipologie di ancoraggio per i ponteggi metallici:
- ancoraggi a stop (golfari): su cemento armato; su materiale compatto (tufo, pietra,…); su muratura con l’utilizzo di resina;
- ancoraggi a cravatta;
- ancoraggi a contrasto: sono presenti schemi relativi agli ancoraggi alle finestre e ai balconi;
- ancoraggi con tondini di ferro.
In ogni caso è necessario “verificare la concreta fattibilità dell’impiego di un determinato ancoraggio”.
Un ultimo aspetto è relativo allanecessità di realizzare strutture particolari (partenza stretta, partenza larga, sbalzi, travi,...), necessità “legate a:
- architettura del fabbricato;
- tipologia di intervento;
- necessità economiche;
- necessità urbanistiche: occupazione di suolo pubblico;
- esigenze logistiche: presenza di locali o attività commerciali”.
Riportiamo infine alcune indicazioni relative agli elementi che costituiscono e sono presenti su un ponteggio:
- telai prefabbricati: “non possono essere utilizzati telai che hanno subito modifiche improprie;
- giunti-giunti ortogonali: verificare la necessità di giunti supplementari di tenuta;
- spinotti;
- vermi;
- tavole metalliche: ben ancorate al telaio;
- impalcato di legno: le loro estremità devono essere sovrapposte, in corrispondenza sempre di un traverso, per non meno di 40 centimetri;
- diagonali in pianta: se necessari;
- correnti: correnti interni se necessari;
- tavole fermapiede;
- mantovane: verificare la posizione corretta della mantovana ed il numero;
- scale di accesso al ponteggio;
- teli;
- pannelli di legno (isolamento del ponteggio da linea elettrica non protetta in tensione -impedire l’accesso non autorizzato sul ponteggio)”.
E si ricorda, in conclusione, che la presenza di teli (di protezione e pubblicitari) può portare all’aumento dell’azione del vento.
In questo caso “controllare la necessita di aumentare il numero di ancoraggi e di rinforzare la struttura in tutte le sue parti”.
“ Aspetti pratici nella realizzazione dei ponteggi metallici. Problemi e soluzioni”, a cura dell’Ing. Luca Veglianti (Vice presidente Commissione Manutenzioni Edilizie - Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma), intervento al seminario “Il ponteggio metallico nei cantieri temporanei e mobili” (formato PDF, 7.02 MB).
RTM
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