Latte e pomodoro davvero "freschi" per tutelare i consumatori

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La denominazione “fresco” non potrà essere utilizzata per il latte microfiltrato. E’ quanto prevede il Decreto-Legge approvato nella seduta di martedì del Consiglio dei Ministri concernente “Disposizioni urgenti per l'etichettatura di alcuni prodotti agroalimentari, nonchè in materia di agricoltura e pesca.”

Con l’approvazione del decreto si torna in buona sostanza alla vecchia normativa, l’Italia rinuncia così alla possibilità di utilizzare il termine “fresco” per i prodotti microfiltrati per tutelare il made in Italy e la sicurezza dei consumatori.

“Il termine “fresco” - ha spiegato il Ministro delle Politiche Agricole e Forestali- viene chiaramente normato sia per il latte, sia per la passata di pomodoro e per essi viene definito con chiarezza l’obbligo in etichetta dell’origine della materia prima agricola. In altri termini, i consumatori potranno sapere da dove proviene il prodotto che viene offerto sul mercato.”
”In particolare - ha proseguito Alemanno - per il latte viene esclusa la possibilità di associare il processo di microfiltrazione al termine “fresco”, dopo che la Commissione Europea aveva imposto il principio della reciprocità tra gli altri paesi dello spazio economico europeo, principio che avrebbe potuto aprire le porte ad un latte microfiltrato definito fresco secondo le normative di un qualsiasi paese dalla Turchia alla Svezia.”

“Col decreto legge approvato oggi, dopo l’intesa raggiunta dal tavolo agroalimentare, - ha commentato il Ministro - si fa un passo avanti fondamentale per una etichettatura dei prodotti agroalimentari più vicina agli interessi dei consumatori.”
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