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Testo Unico: approvato ddl al Senato, con emendamenti
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Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Passa ora all’esame della Camera il disegno di legge delega sul testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, approvato mercoledì al Senato.
Nel corso della discussione in Senato, il testo che era stato approvato in Commissione Lavoro è stato modificato.
Tra gli emendamenti approvati vi sono quello che inasprisce la sanzione in caso di omicidio colposo o lesioni gravissime in violazione delle norme antinfortunistiche, e quello che ha ridotto da 25 a 20 milioni di euro annui l’ammontare destinato a coprire il credito di imposta concesso per le spese sostenute dalle imprese per la partecipazione dei lavoratori ad attività formativa in materia di tutela e sicurezza sul lavoro. La portata del credito di imposta per attività di formazione è stata ridotta anche sotto il profilo temporale, limitando la misura al biennio 2008-2009.
Tale emendamento è tra quelli criticati dall’opposizione, che non ha partecipato alla votazione finale.
Il sen. Tofani (AN), prima della votazione, ha affermato che in Commissione si sono registrate significative convergenze che sono state disattese nel corso dell'esame in Aula e ha manifestato sentimenti di delusione per l'operato del Governo “che ha cancellato importanti interventi tesi alla diffusione di una cultura della sicurezza del lavoro, come nel caso della norma che proponeva l'introduzione nei programmi scolastici della formazione in materia di sicurezza e salute sul lavoro.”.
Soddisfazione per l’approvazione del ddl delega è stata espressa dal Ministro della Salute Livia Turco e dal Sottosegretario Giampaolo Patta “La svolta nelle politiche di promozione della salute sul lavoro – hanno dichiarato – è ormai avviata. E con la prossima approvazione della Camera sarà realtà. Abbiamo mantenuto la promessa – hanno sottolineato – di dare un nuovo quadro normativo per migliorare e rendere sinergici i servizi e le iniziative di tutela del lavoratore. Lo stesso hanno fatto anche le Regioni che, sempre oggi, hanno approvato in sede di conferenza dei presidenti il Patto per la Salute sul lavoro che prevede un Piano nazionale per la sicurezza, la triplicazione delle ispezioni fatte dalle Asl, che passeranno dalle attuali 75.000 a 250.000 l’anno, e la realizzazione del Sistema nazionale di monitoraggio degli infortuni e delle malattie professionali”.
Campo di applicazione. Il testo, tra l'altro, estende l'applicazione delle norme per la sicurezza sul lavoro «a tutti i lavoratori e lavoratrici, autonomi e subordinati, nonché ai soggetti ad essi equiparati». Il Governo dovrà procedere alla razionalizzazione dell'apparato sanzionatorio, amministrativo e penale entro 9 mesi.
Familiari delle vittime.Viene riconosciuta alle organizzazioni sindacali e alle associazioni dei familiari delle vittime la possibilità di esercitare i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa per la violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni.
Appalti. Per gli appalti pubblici, si prevede di modificare il sistema di assegnazione al massimo ribasso, «al fine di garantire che l'assegnazione non determini la diminuzione del livello di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori». E tra le norme che entreranno immediatamente in vigore c'è anche quella per cui in tutti gli appalti pubblici, «nei contratti di somministrazione, di appalto e di subappalto», «devono essere specificamente indicati i costi relativi alla sicurezza del lavoro». A tali dati potranno accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori e le organizzazioni sindacali.
Vigilanza. Riguardo al rafforzamento dell’attività ispettiva il Ministero del lavoro è autorizzato ad assumere i candidati risultati idonei all'ultimo concorso per ispettori del lavoro, per un numero massimo complessivo di 300 unità.
E’ da segnalare che vi è stato un “taglio” di 195 ispettori rispetto a quanto previsto dal testo approvato in Commissione. Il testo approvato al Senato prevede di immette in servizio a partire dal prossimo anno altri 300 ispettori del lavoro oltre ai 300 già previsti dalla finanziaria. Nel testo approvato in Commissione prevedeva invece l’assunzione di tutti i 795 idonei al concorso del 2004 per ispettori del lavoro (300 dei quali sono previsti dalla finanziaria).
Nel corso della discussione in Senato, il testo che era stato approvato in Commissione Lavoro è stato modificato.
Tra gli emendamenti approvati vi sono quello che inasprisce la sanzione in caso di omicidio colposo o lesioni gravissime in violazione delle norme antinfortunistiche, e quello che ha ridotto da 25 a 20 milioni di euro annui l’ammontare destinato a coprire il credito di imposta concesso per le spese sostenute dalle imprese per la partecipazione dei lavoratori ad attività formativa in materia di tutela e sicurezza sul lavoro. La portata del credito di imposta per attività di formazione è stata ridotta anche sotto il profilo temporale, limitando la misura al biennio 2008-2009.
Tale emendamento è tra quelli criticati dall’opposizione, che non ha partecipato alla votazione finale.
Il sen. Tofani (AN), prima della votazione, ha affermato che in Commissione si sono registrate significative convergenze che sono state disattese nel corso dell'esame in Aula e ha manifestato sentimenti di delusione per l'operato del Governo “che ha cancellato importanti interventi tesi alla diffusione di una cultura della sicurezza del lavoro, come nel caso della norma che proponeva l'introduzione nei programmi scolastici della formazione in materia di sicurezza e salute sul lavoro.”.
Soddisfazione per l’approvazione del ddl delega è stata espressa dal Ministro della Salute Livia Turco e dal Sottosegretario Giampaolo Patta “La svolta nelle politiche di promozione della salute sul lavoro – hanno dichiarato – è ormai avviata. E con la prossima approvazione della Camera sarà realtà. Abbiamo mantenuto la promessa – hanno sottolineato – di dare un nuovo quadro normativo per migliorare e rendere sinergici i servizi e le iniziative di tutela del lavoratore. Lo stesso hanno fatto anche le Regioni che, sempre oggi, hanno approvato in sede di conferenza dei presidenti il Patto per la Salute sul lavoro che prevede un Piano nazionale per la sicurezza, la triplicazione delle ispezioni fatte dalle Asl, che passeranno dalle attuali 75.000 a 250.000 l’anno, e la realizzazione del Sistema nazionale di monitoraggio degli infortuni e delle malattie professionali”.
Campo di applicazione. Il testo, tra l'altro, estende l'applicazione delle norme per la sicurezza sul lavoro «a tutti i lavoratori e lavoratrici, autonomi e subordinati, nonché ai soggetti ad essi equiparati». Il Governo dovrà procedere alla razionalizzazione dell'apparato sanzionatorio, amministrativo e penale entro 9 mesi.
Familiari delle vittime.Viene riconosciuta alle organizzazioni sindacali e alle associazioni dei familiari delle vittime la possibilità di esercitare i diritti e le facoltà attribuiti alla persona offesa per la violazione delle norme sulla prevenzione degli infortuni.
Appalti. Per gli appalti pubblici, si prevede di modificare il sistema di assegnazione al massimo ribasso, «al fine di garantire che l'assegnazione non determini la diminuzione del livello di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori». E tra le norme che entreranno immediatamente in vigore c'è anche quella per cui in tutti gli appalti pubblici, «nei contratti di somministrazione, di appalto e di subappalto», «devono essere specificamente indicati i costi relativi alla sicurezza del lavoro». A tali dati potranno accedere, su richiesta, il rappresentante dei lavoratori e le organizzazioni sindacali.
Vigilanza. Riguardo al rafforzamento dell’attività ispettiva il Ministero del lavoro è autorizzato ad assumere i candidati risultati idonei all'ultimo concorso per ispettori del lavoro, per un numero massimo complessivo di 300 unità.
E’ da segnalare che vi è stato un “taglio” di 195 ispettori rispetto a quanto previsto dal testo approvato in Commissione. Il testo approvato al Senato prevede di immette in servizio a partire dal prossimo anno altri 300 ispettori del lavoro oltre ai 300 già previsti dalla finanziaria. Nel testo approvato in Commissione prevedeva invece l’assunzione di tutti i 795 idonei al concorso del 2004 per ispettori del lavoro (300 dei quali sono previsti dalla finanziaria).
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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