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Inquinamento atmosferico ed inquinamento elettromagnetico: cause di patologie correlate?

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Normativa

13/03/2001

Pubblicato uno studio a supporto di una teoria elaborata dall'Universita' di Bristol.

In questi ultimi mesi l'argomento elettrosmog e' stato al centro dell'attenzione; in particolar modo l'iter che ha portato all'approvazione della cosiddetta ''Legge quadro'', pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n.55 del 7 marzo 2001.
Legge che prende in esame anche i campi elettromagnetici generati dalle linee dell'alta tensione per il cui risanamento, previsto in 10 anni, si stima una spesa compresa tra i 41mila e 57mila miliardi.

Tuttavia riguardo agli eventuali danni alla salute arrecati dall'esposizione a campi elettromagnetici, non vi sono ancora certezze e gli studi sembrano talvolta dare risposte contrastanti.

L'inquinamento elettromagnetico puo' rendere piu' pesanti i danni causati dall'inquinamento atmosferico?

Il sito di una nota rivista italiana di scienze ha dato notizia della pubblicazione, da parte del «National Radiological Protection Board» europeo, di uno studio che supporta una teoria, presentata anni fa, per spiegare la correlazione fra alcune malattie in soggetti esposti ai campi elettromagnetici generati da linee elettriche.

Questa l'idea di base della teoria: in tali soggetti la causa di tali malattie non e' da ricercarsi solo direttamente nell'inquinamento elettromagnetico.
Le particelle cariche, prodotte in grande quantita' dalle linee dell'alta tensione, si attaccherebbero alle molecole di inquinanti presenti nell'atmosfera.
La carica elettrica depositata su queste particelle aumenta poi le probabilità che esse restino sulle pareti dei polmoni una volta inalate.

Il primo studio sull'argomento e' stato realizzato dal professor Denis Henshaw dell'Università di Bristol che ha individuato correlazioni tra l'incidenza di malattie come la leucemia ed altre patologie legate all'inquinamento dell'aria, in zone in cui sono presenti linee dell'alta tensione.
L'elettrificazione degli inquinanti, secondo lo studio, sarebbero rilevabili fino a una distanza di circa 400 metri dalle linee.

I ricercatori hanno cercato di individuare inoltre se vi siano legami più diretti tra i campi magnetici associati alle linee ed altre patologie, quale la depressione.
In alcuni casi, infatti, tale malattia potrebbe essere correlata ad una ridotta produzione di melatonina per effetto dei campi elettrici.

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