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Lavorare sui tetti in maniera sicura
La Settimana europea per la salute e sicurezza sul lavoro sarà dedicata nel 2004 alla sicurezza nell’edilizia; un settore ad alto rischio con quasi 13 morti ogni 100mila addetti rispetto alla media di 5 morti su 100mila addetti dell’insieme delle attività produttive.
La campagna informativa della Settimana europea 2004 sarà presentata ufficialmente il 30 aprile, tuttavia l’Agenzia europea ha già reso disponibile parte del materiale che sarà utilizzato nel corso dell’iniziativa.
Tra le schede realizzate segnaliamo “Lavorare sui tetti in maniera sicura”. Il lavoro sui tetti richiede elevati standard di sicurezza, indipendentemente dal fatto che il lavoro sia di breve o lunga durata.
La scheda informativa, pur non potendo fornire una consulenza dettagliata, offre dei consigli di base su come lavorare sui tetti in maniera sicura.
La prima parte della scheda illustra le precauzioni da adottare nell’esecuzioni dei lavori, in particolare riguardo alla prevenzione delle cadute dall’alto e della gestione del materiale utilizzato per i lavori e del materiale di scarto.
Tra le precauzioni vi sono, ad esempio: non lasciare accumulare il materiale che potrebbe cadere; assicurarsi che tutto il materiale sia conservato in maniera appropriata, soprattutto durante gli inverni particolarmente ventosi; evitare l’accesso ad aree pericolose poste al di sotto o nelle adiacenze delle aree del tetto su cui si effettuano dei lavori; utilizzare reti per rifiuti, vialetti coperti o precauzioni simili per evitare che il materiale in caduta causi ferite.
La seconda parte della scheda illustra, per ogni tipologia di tetto, i principali rischi connessi ai lavori e presenta consigli utili per evitare infortuni.
Le tipologie di tetto prese in esame sono le seguenti: tetti orizzontali, tetti pendenti, tetti fregili, tetti industriali, tetti esistenti.
I lavori sui tetti industriali ampi, ad esempio, presentano dei rischi di caduta:
-dall’estremità del tetto;
-attraverso fessure che si trovano nel tetto completato solo parzialmente;
-attraverso pannelli in fibra artificiale;
-dall’estremità principale quando la presenza di fori non protetti è inevitabile;
-dalla struttura, ad esempio durante il caricamento di lastre d’acciaio;
-mediante lucernari o rivestimenti fragili o protetti in modo precario.
Per ridurre significativa i rischi associati ai tetti industriali, la scheda raccomanda una buona pianificazione. Due le fasi prioritarie che deve necessariamente prevedere:
- Ridurre la necessità che i lavoratori si muovano lungo il tetto: mediante l’uso di aree di carico; facendo in modo che lastre appropriate siano consegnate quando necessario, nel luogo ed all’ora convenuti; realizzando dei punti d’accesso adeguati alla posizione di lavoro.
- Minimizzare il rischio di cadute garantendo un luogo di lavoro sicuro piuttosto che fare affidamento su attrezzature atte ad impedire delle cadute solo per limitarle.
La scheda in lingua italiana è disponibile qui.
La campagna informativa della Settimana europea 2004 sarà presentata ufficialmente il 30 aprile, tuttavia l’Agenzia europea ha già reso disponibile parte del materiale che sarà utilizzato nel corso dell’iniziativa.
Tra le schede realizzate segnaliamo “Lavorare sui tetti in maniera sicura”. Il lavoro sui tetti richiede elevati standard di sicurezza, indipendentemente dal fatto che il lavoro sia di breve o lunga durata.
La scheda informativa, pur non potendo fornire una consulenza dettagliata, offre dei consigli di base su come lavorare sui tetti in maniera sicura.
La prima parte della scheda illustra le precauzioni da adottare nell’esecuzioni dei lavori, in particolare riguardo alla prevenzione delle cadute dall’alto e della gestione del materiale utilizzato per i lavori e del materiale di scarto.
Tra le precauzioni vi sono, ad esempio: non lasciare accumulare il materiale che potrebbe cadere; assicurarsi che tutto il materiale sia conservato in maniera appropriata, soprattutto durante gli inverni particolarmente ventosi; evitare l’accesso ad aree pericolose poste al di sotto o nelle adiacenze delle aree del tetto su cui si effettuano dei lavori; utilizzare reti per rifiuti, vialetti coperti o precauzioni simili per evitare che il materiale in caduta causi ferite.
La seconda parte della scheda illustra, per ogni tipologia di tetto, i principali rischi connessi ai lavori e presenta consigli utili per evitare infortuni.
Le tipologie di tetto prese in esame sono le seguenti: tetti orizzontali, tetti pendenti, tetti fregili, tetti industriali, tetti esistenti.
I lavori sui tetti industriali ampi, ad esempio, presentano dei rischi di caduta:
-dall’estremità del tetto;
-attraverso fessure che si trovano nel tetto completato solo parzialmente;
-attraverso pannelli in fibra artificiale;
-dall’estremità principale quando la presenza di fori non protetti è inevitabile;
-dalla struttura, ad esempio durante il caricamento di lastre d’acciaio;
-mediante lucernari o rivestimenti fragili o protetti in modo precario.
Per ridurre significativa i rischi associati ai tetti industriali, la scheda raccomanda una buona pianificazione. Due le fasi prioritarie che deve necessariamente prevedere:
- Ridurre la necessità che i lavoratori si muovano lungo il tetto: mediante l’uso di aree di carico; facendo in modo che lastre appropriate siano consegnate quando necessario, nel luogo ed all’ora convenuti; realizzando dei punti d’accesso adeguati alla posizione di lavoro.
- Minimizzare il rischio di cadute garantendo un luogo di lavoro sicuro piuttosto che fare affidamento su attrezzature atte ad impedire delle cadute solo per limitarle.
La scheda in lingua italiana è disponibile qui.
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