Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Sicurezza edifici scolastici: i seggi elettorali sono sicuri?
A fine maggio in Italia si torna a votare per le elezioni regionali e per le elezioni amministrative.
Ma quali sono le regioni in cui si voterà a maggio 2015? Gli elettori dovranno scegliere i candidati di Liguria, Veneto, Toscana, Umbria, Marche, Campania e Puglia.
Alle Elezioni Amministrative 2015 andranno invece al voto complessivamente 1.065 comuni, di cui 514 appartenenti a regioni a statuto ordinario e 551 a regioni a statuto speciale.
Nelle regioni a statuto ordinario, nel Friuli Venezia Giulia e in Sardegna si vota il31 maggio con eventuale turno di ballottaggio il 14 giugno.
In Sicilia le operazioni di voto si terranno anche il 1° giugno, mentre in Trentino Alto-Adige e nella Valle d'Aosta sono state già effettuate il 10 maggio.
In sintesi, i numeri della consultazione elettorale sono i seguenti:
- comuni al voto: 1.065 su 8.047 comuni italiani (13,2%)
- comuni >15.000 ab(*): 138 su 1.065 (13,0%)
- comuni ≤15.000 ab(*): 927 su 1.065 (87,0%)
- capoluoghi di provincia: 20 (di cui 2 con meno di 15.000 abitanti)
Pubblicità
Come è noto, i seggi elettorali vengono ospitati in alcuni degli edifici scolastici presenti in ogni Comune sede di elezioni, in funzione della loro posizione geografica, al fine di garantire a tutti i cittadini con diritto di voto la possibilità di andare a votare senza dover affrontare lunghi e scomodi spostamenti in auto o con i mezzi pubblici.
In particolare gli edifici scolastici utilizzati come sedi per i seggi elettorali sono sia quelli che ospitano le scuole primarie e le scuole secondarie di 1° grado di proprietà dei Comuni ove sorgono, e sia quelli che ospitano le scuole secondarie di 2° grado di proprietà delle Province o delle Città metropolitane.
Considerato che gli elettori ammessi al voto sono tutti i cittadini - maschi e femmine - italiani maggiorenni, in occasione delle elezioni molti edifici scolastici vengono complessivamente visitati praticamente dalla maggior parte popolazione, in quanto i minorenni già li frequentano come studenti.
Quindi le condizioni in cui versano gli edifici scolastici italiani, spesso oggetto di articoli di giornali e di servizi televisivi volti a illustrarne la fatiscenza e la scarsa sicurezza, periodicamente, ogni 2 o 3 anni, si trovano improvvisamente sotto gli occhi di tutta la popolazione e non dei soli operatori del settore (docenti e personale ausiliario) e dei relativi utenti (studenti e familiari).
Ma qualunque siano le condizioni degli edifici scolastici, niente potrà fermare la macchina organizzatrice delle elezioni.
Qualche letterato nostalgico, pur di confortare tale affermazione, potrebbe arrivare a scomodare Italo Calvino (alias Amerigo Ormea) nel suo autobiografico libro-racconto breve "La giornata d'uno scrutatore" [1]: <<Ma Amerigo non si faceva di queste illusioni: era ormai il 1953, e con tante elezioni che c'erano state s'era visto che, pioggia o sole, l'organizzazione per far votare tutti funzionava sempre.>>.
E in effetti, come già nel 1953, e anche prima, anche in questo maggio 2015 si terranno le elezioni, le stesse elezioni, con la stessa organizzazione, con gli stessi allestimenti, le stesse schede, gli stessi registri, le stesse matite...la stessa sicurezza, direbbero infine i lettori di PuntoSicuro, nella loro qualità di esperti in sicurezza.
Certo, ai tempi di Amerigo il D.P.R.547/55 e il D.P.R.503/56 erano in procinto di 'nascere' dalla penna del legislatore italiano, ed il concetto di 'rischi interferenziali', anticipato dal D.Lgs.626/94 e confermato dal D.Lgs.81/08, era ancora lungi dal 'vedere la luce' e tutt'oggi, dir il vero, appartiene ancora al limbo del 'paradiso della sicurezza'.
Infatti, anche quest'anno, tra i cittadini che andranno a votare ci saranno anche gli 'esperti di sicurezza', che, entrando nell'edificio scolastico di loro pertinenza per il voto, si chiederanno se è dotato di Certificato di Prevenzione Incendi, se sono presenti gli Addetti Antincendio ed al Primo Soccorso, se la fruibilità delle vie di esodo e delle uscite di sicurezza viene verificata quotidianamente prima dell'arrivo del pubblico, se il personale presente è stato informato e formato, e se è in grado di gestire le emergenze e di utilizzare l'impianto di allarme antincendio.
Gli esperti di sicurezza si chiederanno, in somma, se sia cambiato qualcosa nel corso degli anni.
Ma <<Amerigo, lui, aveva imparato che in politica i cambiamenti avvengono per vie lunghe e complicate, e non c'è da aspettarseli da un giorno all'altro, come per un giro di fortuna; anche per lui, come per tanti, farsi un'esperienza aveva voluto dire diventare un poco pessimista.
D'altro canto, c'era sempre la morale che bisogna continuare a fare quanto si può, giorno per giorno; nella politica come in tutto il resto della vita, per chi non è un balordo, contano quei due principi lì: non farsi mai troppe illusioni e non smettere di credere che ogni cosa che fai potrà servire.>>.
PuntoSicuro si era già occupato della sicurezza applicata ai seggi elettorali lo scorso anno nel n°3321, anno 16, con l'articolo dal titolo " Elezioni europee: la sicurezza dei seggi elettorali nelle scuole", pubblicato giovedì 22 maggio 2014.
Tale articolo segnalò gli aspetti contradditori che talvolta emergono nell'applicazione sperequata della normativa relativa alla sicurezza dei lavoratori e degli ambienti di lavoro, <<in quanto in alcuni ambiti appartenenti al cosiddetto 'stato di diritto' la 'sicurezza' più che essere applicata viene fatta applicare>>.
L'articolo, inoltre, segnalava come già nell'ormai lontano 2011 i Dirigenti scolastici di alcune scuole situate nella Provincia di Torino avevano interpellato i Dipartimenti di Prevenzione dell'ASL territorialmente competenti ottenendo, ma solo da uno di questi, la risposta seguente:
<<Il personale incaricato delle operazioni di voto (presidente di seggio, segretari e scrutatori) è soggetto a tutela secondo le previsioni del D.Lgs. 81/08. Essendo previsto che tale personale svolga attività all'interno di edifici di proprietà comunale normalmente adibiti ad uso scolastico, sarà in particolare necessario che vengano assicurate condizioni di sicurezza e di igiene delle strutture interessate, nonché la gestione delle situazioni di emergenza (primo soccorso, antincendio, evacuazione, etc.).
E' inoltre necessario che per l'adempimento di tali misure il personale interessato abbia ricevuto adeguata informazione e formazione come richiesto dalla norma.>>.
Ragionando sullo scenario della controversa applicazione della normativa sulla sicurezza ai seggi elettorali, l'articolo sopracitato, era ragionevolmente giunto a concludere che:
- l'obbligo di individuazione e valutazione dei rischi specifici presenti nell'edificio scolastico sia in capo al Dirigente dell'Ente proprietario (Provincia o Comune) con la collaborazione del RSPP di tale Ente, e che l'esito di tale valutazione dei rischi specifici debba essere comunicato al responsabile dell'ufficio elettorale del Comune e da questi sia successivamente comunicato alla Prefettura e alla Corte d'Appello, in modo che anche tali parti possano adeguatamente informare e formare i lavoratori da loro individuati sui rischi presenti nell'edificio sede di seggio;
- il Presidente di seggio debba essere formato come 'dirigente' ai sensi del D.Lgs. 81/08 e dell'Accordo Stato-Regioni del 21-12-2011;
- il Vice-Presidente debba essere formato come 'dirigente' o per lo meno come 'preposto' ai sensi del D.Lgs. 81/08 e dell'Accordo Stato-Regioni del 21-12-2011;
- gli scrutatori e il segretario debbano formati come 'lavoratori' ai sensi del D.Lgs. 81/08 e dell'Accordo Stato-Regioni del 21-12-2011;
- il Comune (eventualmente coordinato con la Provincia se proprietaria dell'edificio scolastico) debba verificare che il personale del seggio elettorale e delle forze di pubblica sicurezza abbiano acquisito le informazioni relative ai rischi specifici presenti nell'edificio scolastico, all'utilizzo degli impianti ordinari e di emergenza;
- il Comune debba fornire adeguate informazioni relativamente alla documentazione di agibilità dell'edificio, di conformità dell'impianto elettrico e di terra, dell'impianto di elevazione, etc., e delle verifiche periodiche dell'impianto elettrico, di terra e di elevazione;
- il Comune debba predisporre la valutazione di tutti i rischi, come richiesto dalla normativa, tra i quali oltre al rischio elettrico, al rischio fulminazione e al rischio incendio, magari già prodotti dal dirigente scolastico, si dovranno aggiungere, per esempio, il rischio lavoro notturno e il rischio aggressione;
- il Comune debba predisporre il piano delle pulizie;
- il Comune debba predisporre il DUVRI (ditta allestimento seggi, ditta per le pulizie, etc.);
- il Presidente di seggio e il responsabile delle forze di pubblica sicurezza debbano coordinarsi per la predisposizione e la gestione del registro delle verifiche periodiche di sorveglianza dei dispositivi di protezione contro l'incendio e della praticabilità delle vie di esodo e funzionalità delle uscite di sicurezza;
- la Corte d'Appello e la Prefettura debbano coordinarsi tra loro e con il Comune per l'individuazione dell'organigramma delle figure sensibili alla sicurezza (addetti antincendio, evacuazione e primo soccorso) e la loro relativa formazione ed esercitazione.
Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
I contenuti presenti sul sito PuntoSicuro non possono essere utilizzati al fine di addestrare sistemi di intelligenza artificiale.
Pubblica un commento
Rispondi Autore: Fabio Varesio - likes: 0 | 26/05/2015 (10:37:58) |
Chapeau! In ogni caso, con un po di amarezza, aggiungerei le parole di Einstein "Non vi è nulla di più distruttivo per il rispetto del governo e delle leggi che l'emanar leggi che non è possibile far rispettare." |
Rispondi Autore: amedeo catanese - likes: 0 | 26/05/2015 (10:56:55) |
Nel caso l'edificio scolastico ha un DVR predisposto dal D.S.chi dovra'provvedere all'applicazione dell'81/08? |
Rispondi Autore: GG - likes: 0 | 26/05/2015 (12:35:38) |
Non ho le idee chiarissime su tale aspetto, ma la cosa secondo me un po' si contrappone con l'obbligo di VR in capo al dirigente scolastico che cmq è soggetto tenuto a valutare anche i rischi di cui all'all.IV e che pertanto dovrebbe poter condividere questo con l'ente pubblico proprietario alla consegna dei locali. E' vero che l'ente è proprietario, ma quando il dirigente consegna i locali, gli stessi fino ad un secondo prima erano sotto la sua disponibilità giuridica e pertanto risentono, in diversi dettagli, comunque dell'operato dello stesso, fermo restando le opere strutturali (che restano in capo alla proprietà pubblica). La cosa mi pare delicata e di aspetto complesso, anche tenendo conto dei tempi necessari per allestire tutto per pochi giorni di lavoro, a partire dalle nomine degli scrutatori (non è la prima volta che questo succede pochissimi giorni prima), su chi fa capo l'obbligo di formazione ed i tempi della stessa... a mio avviso, andrebbero pubblicate delle procedure semplificate per tali casi, sennò nessuno farà mai nulla (come di fatto accade) e solo in caso di reati di evento un giudice sarà costretto a pronunciarsi... |
Rispondi Autore: amedeo catanese - likes: 0 | 26/05/2015 (14:34:04) |
Concordo pienamente con GG. Andrebbero pubblicate norme semplici,ad hoc, per tutti i seggi elettorali per evitare sovrapposizioni di competenze,tra D.S.e comuni o province visto che in alcuni casi la nomina del personale nei seggi,si all'insediamente dei seggi stessi.. |
Rispondi Autore: cristina falzolgher - likes: 0 | 26/05/2015 (15:20:58) |
Con tutto il dovuto rispetto, e proprio perché mi occupo anche di scuola, parlare di sicurezza per i 3 gg elettorali mi sembra capzioso a fronte degli oltre 300 giorni all'anno in cui i nostri giovani e i docenti rischiano costantemente. Dovrebbe al contrario diventare un momento di verifica da parte dell'ente proprietario, al quale quale nessuno possa sfuggire. |
Rispondi Autore: Laura - likes: 0 | 27/05/2015 (11:42:37) |
La breve durata degli eventi elettorali non è certo una scusa per trascurare la sicurezza, dal momento che ogni anno questi eventi interessano un numero enorme di persone. È vero che la norma di riferimento non è forse semplicissima, soprattutto perché in questo caso va letta e interpretata per analogia e nelle sue implicazioni, per individuare ruoli, responsabilità e procedure. Ma questo accade in una molteplicità di contesti, e dovrebbe essere alla portata dei Responsabili SPP di scuole ed enti proprietari, dei dirigenti scolastici, dei tecnici comunali e provinciali, in questo caso essere estesa al personale di servizio ai seggi e diventare prassi consolidata. Invece anche in situazioni più chiaramente identificabili l'applicazione dell'art. 26 nelle scuole pare sia molto variegata e spesso assente: per gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria spesso la stesura di un DUVRI o di un Piano di Coordinamento sono viste come inutile burocrazia e perdita di tempo. Nel caso delle elezioni l'abitudine a non prendere in considerazione questi aspetti, la riluttanza ad approfondire, i tempi ristrettissimi di allestimento dei seggi, i costi della formazione e la difficoltà logistica di mettere tutti gli attori intorno un tavolo per darsi un coordinamento... tutte queste circostanze creano una situazione di pericolosa negligenza. Dovremmo forse attendere un incidente grave per avviare la "compliance" normativa necessaria a proteggere l'incolumità delle persone e le responsabilità dei ruoli coinvolti...? Dovremmo forse aspettare che sia un giudice a fare tutti i ragionamenti di cui sopra e individuare le responsabilità chiaramente visibili già adesso e trascurate per superficialità...? Oppure sarebbe il caso di fare un salto di qualità da parte di tutti e acquisire queste procedure come routine...? |