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Infortuni sul lavoro in Europa
Sono 5.500 i cittadini europei, che ogni anno perdono la vita sul lavoro e 4,5 milioni subiscono incidenti che li obbligano a un'assenza dal lavoro superiore a 3 giorni per un totale di 146 milioni di giornate perse.
I dati sono stati resi noti durante la conferenza di presentazione della settimana europea della sicurezza e della salute sul lavoro, della quale abbiamo dato notizia nei giorni scorsi.
L'iniziativa, ricordiamo, e' promossa dai Ministeri del Lavoro e della Salute, dal dipartimento della Funzione Pubblica in collaborazione con INAIL, Ispesl, Iims.
L'andamento degli infortuni mortali in Italia rispecchia la media registrata nella zona dell'Euro: il tasso di incidenza ogni 100.000 addetti è infatti di 4,1.
"Gli infortuni, frequenti soprattutto nelle Pmi, costano al Paese 55 mila miliardi all'anno, oltre l'incalcolabile costo della sofferenza umana", ricorda il presidente dell'INAIL, Gianni Billia. "Per incentivare la formazione, la prevenzione e la diffusione della cultura della sicurezza, l'INAIL investe 150 miliardi per tre anni per finanziare le Pmi che investono nell'adeguamento alle norme di sicurezza, 50 miliardi per tre anni per corsi di formazione e 50 miliardi per tre anni per il reinserimento lavorativo dei disabili".
Nel comunicato stampa diffuso dall'Istituto si auspica che l'INAIL diventi un consulente per le aziende: ''Questo più degli ispettori contribuirà a fare emergere il lavoro sommerso, aiuterà i lavoratori extracomunitari ad entrare nelle aziende italiane con un'adeguata formazione sui processi produttivi e sull'organizzazione del lavoro.''
I dati sono stati resi noti durante la conferenza di presentazione della settimana europea della sicurezza e della salute sul lavoro, della quale abbiamo dato notizia nei giorni scorsi.
L'iniziativa, ricordiamo, e' promossa dai Ministeri del Lavoro e della Salute, dal dipartimento della Funzione Pubblica in collaborazione con INAIL, Ispesl, Iims.
L'andamento degli infortuni mortali in Italia rispecchia la media registrata nella zona dell'Euro: il tasso di incidenza ogni 100.000 addetti è infatti di 4,1.
"Gli infortuni, frequenti soprattutto nelle Pmi, costano al Paese 55 mila miliardi all'anno, oltre l'incalcolabile costo della sofferenza umana", ricorda il presidente dell'INAIL, Gianni Billia. "Per incentivare la formazione, la prevenzione e la diffusione della cultura della sicurezza, l'INAIL investe 150 miliardi per tre anni per finanziare le Pmi che investono nell'adeguamento alle norme di sicurezza, 50 miliardi per tre anni per corsi di formazione e 50 miliardi per tre anni per il reinserimento lavorativo dei disabili".
Nel comunicato stampa diffuso dall'Istituto si auspica che l'INAIL diventi un consulente per le aziende: ''Questo più degli ispettori contribuirà a fare emergere il lavoro sommerso, aiuterà i lavoratori extracomunitari ad entrare nelle aziende italiane con un'adeguata formazione sui processi produttivi e sull'organizzazione del lavoro.''
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