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Aria viziata causa di incidenti stradali
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Anche l’aria viziata respirata in automobile può essere causa di incidenti stradali. A sostenerlo è uno studio sulmicroclima all’interno dell’abitacolo condotto dal prof. Aldo Ferrara, docente dell’Università di Siena.
Una sintesi dei risultati ottenuti e i consigli pratici per migliorare il microclima delle nostre auto sono stati illustrati nella rivista “Informatore”.
“A dispetto di quanto si dice o scrive, il 42% degli incidenti automobilistici dipende non solo dalla distrazione del conducente, ma dalla sua integrità respiratoria.
Aria viziata e/o contaminata rendono infatti impossibile una buona performance, specie se si guida per parecchie ore, ponendo le premesse perché si instauri una riduzione di ossigeno nel sangue.
[…] Un microclima alterato danneggia le capacità cognitive […] che ci consentono di percepire adeguatamente gli stimoli provenienti dai nostri cinque sensi e che ci permettono di integrarli in risposte evolute e complesse che determinano il nostro comportamento. L’alterazione di queste capacità è un fenomeno subdolo in quanto di per sé altera le capacità di giudizio e di autocritica del soggetto.”
“Se l’abitacolo non viene ben aerato, nel giro di pochi minuti si riempie di varie sostanze nocive, come anidride carbonica, monossido di carbonio, ...”
La posizione delle prese d’aria delle auto, poste nella parte anteriore del veicolo, espone tuttavia ai gas di scarico delle auto che ci precedono.
Agli inquinanti di natura esterna si possono inoltre aggiungere inquinanti di natura interna, come il fumo di sigaretta.
Un corretto ricambio d’aria è importante per mantenere un buon microclima. A tal proposito è consigliato il tettuccio apribile “o, in sua assenza, dovrebbe essere mantenuto costantemente aperto uno spiraglio nel vetro dal lato guida.”
Il condizionatore d’aria aiuta mantenere livelli corretti di temperatura e di umidità dell’ambiente dell’auto.
“Il riscaldamento dell’ambiente poi non dovrebbe essere mai eccessivo per evitare un’elevata vasodilatazione periferica.”
Anche l’aria viziata respirata in automobile può essere causa di incidenti stradali. A sostenerlo è uno studio sulmicroclima all’interno dell’abitacolo condotto dal prof. Aldo Ferrara, docente dell’Università di Siena.
Una sintesi dei risultati ottenuti e i consigli pratici per migliorare il microclima delle nostre auto sono stati illustrati nella rivista “Informatore”.
“A dispetto di quanto si dice o scrive, il 42% degli incidenti automobilistici dipende non solo dalla distrazione del conducente, ma dalla sua integrità respiratoria.
Aria viziata e/o contaminata rendono infatti impossibile una buona performance, specie se si guida per parecchie ore, ponendo le premesse perché si instauri una riduzione di ossigeno nel sangue.
[…] Un microclima alterato danneggia le capacità cognitive […] che ci consentono di percepire adeguatamente gli stimoli provenienti dai nostri cinque sensi e che ci permettono di integrarli in risposte evolute e complesse che determinano il nostro comportamento. L’alterazione di queste capacità è un fenomeno subdolo in quanto di per sé altera le capacità di giudizio e di autocritica del soggetto.”
“Se l’abitacolo non viene ben aerato, nel giro di pochi minuti si riempie di varie sostanze nocive, come anidride carbonica, monossido di carbonio, ...”
La posizione delle prese d’aria delle auto, poste nella parte anteriore del veicolo, espone tuttavia ai gas di scarico delle auto che ci precedono.
Agli inquinanti di natura esterna si possono inoltre aggiungere inquinanti di natura interna, come il fumo di sigaretta.
Un corretto ricambio d’aria è importante per mantenere un buon microclima. A tal proposito è consigliato il tettuccio apribile “o, in sua assenza, dovrebbe essere mantenuto costantemente aperto uno spiraglio nel vetro dal lato guida.”
Il condizionatore d’aria aiuta mantenere livelli corretti di temperatura e di umidità dell’ambiente dell’auto.
“Il riscaldamento dell’ambiente poi non dovrebbe essere mai eccessivo per evitare un’elevata vasodilatazione periferica.”
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