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Premiate le Buone Pratiche 2007 per la prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici
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Nell’ambito delle iniziative per la Settimana Europea 2007 “Alleggerisci il carico”, la commissione italiana istituita dall’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, ha valutato gli esempi di buona pratica presentati per l’edizione 2007 del bando dedicato alla prevenzione dei disturbi muscoloscheletrici
La commissione è costituita da un rappresentante del Focal Point Italiano dell’Agenzia Europea, un rappresentante del Ministero del Lavoro e uno in rappresentanza delle parti sociali.
Sulla base delle proposte pervenute, la Commissione ha esaminato 18 esempi di buona pratica, individuando i due esempi da inviare all’Agenzia Europea di Bilbao per la definitiva selezione europea: un sistema per di “Ausiliazione nella sfaldatura e cernita di materiali lapidei” proposta dalla Commissione Paritetica Salute e Ambiente del comparto porfido della Regione Autonoma Trentino Alto Adige e un sistema di “Gestione delle attrezzature e degli ausili alla movimentazione manuale di pazienti” proposta dalla Azienda Ospedaliera Arcispedale S.Maria Nuova di Reggio Emilia.
La commissione ha individuato quelle aziende od organizzazioni che si sono distinte con contributi eccezionali ed innovativi finalizzati a promuovere un approccio gestionale integrato per affrontare le patologie muscoloscheletriche (MSD), che abbracci la prevenzione, nonché il mantenimento, la riabilitazione e la reintegrazione dei lavoratori già affetti da tali patologie.
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La prima buona pratica selezionata ha individuato e sperimentato degli innovativi banconi per la prima fase di cernita e lavorazione del porfido, banconi che permettono ai lavoratori di non piegarsi.
La sperimentazione ha riguardato 14 cave della Valle di Cembra (TN) ed è stata seguita dalla Commissione paritetica salute e ambiente del comparto porfido (nella quale sono rappresentati imprenditori e sindacati) con l'università di Verona, la Provincia con gli assessorati alle politiche per la salute e all'industria, l'Azienda sanitaria e l'Inail.
I nuovi banconi, permettono ai lavoratori di stare in posizione eretta e non più piegati in avanti evitando quindi i rischi di infortunio o malattia.
La diffusione di questo nuovo tipo di ausilio è però frenata dal costo della attrezzatura: “dopo questo premio però non dobbiamo fermarci - specifica una nota della CGIL del Trentino - i banconi attualmente in uso nelle cave sono solo 24, mentre gli operai addetti alla prima lavorazione sono ben 400. Bisogna accelerare la diffusione dei banconi e portarli in ogni cava. Gli imprenditori devono investire di più in questa tecnologia”.
Un video girato dalla Fillea Cgil in una cava di Albiano testimonia l'importanza dei banconi per attenuare la fatica del cavatore e per diminuire il rischio di malattie professionali.
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