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''Preventisme'': la prevenzione degli infortuni nelle PMI in pratica
I risultati del progetto ''Préventisme - la prevenzione degli infortuni nelle PMI'', realizzato dall'UEAPME (l'Unione Europea dell'Artigianato e delle Piccole e Medie Imprese) con PREVENT (l'Istituto per la prevenzione, la protezione e il benessere sul posto di lavoro), sono stati raccolti in un volume che recentemente è stato reso disponibile in rete in lingua italiana.
'' Préventisme'', progetto che si inscrive nel quadro di un programma gestito nel 2001 dall'Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, ha identificato e riunito una serie di buone pratiche sviluppate da piccole imprese e da queste applicate per la prevenzione di infortuni e malattie professionali.
Benché ogni impresa abbia le sue particolarità, i tipi di rischio sono raramente unici e le soluzioni possono rivelarsi idonee e trasferibili ad altre aziende e settori. La pubblicazione mette inoltre l'accento sui fattori che hanno portato al successo di queste buone pratiche.
Raccogliendo e diffondendo questi esempi l' UEAPME intende favore lo scambio di queste buone pratiche in modo tale che possano essere trasmesse ad altre imprese e ad altri settori, o quanto meno servano a spronare altre imprese per riflettere e trovare le proprie soluzioni direttamente.
I casi riportati presentano soluzioni pratiche a problemi di sicurezza specifici implementate da aziende di svariati settori: negozi specializzati in riparazioni, saloni di bellezza, aziende per la lavorazione del legno, grossisti, aziende siderurgiche, tipografie, lavanderie, case di cura, stamperie e molte altre.
Caso per caso, vengono descritti l'atttività, il rischio, la soluzione e la metodologia seguita, la partecipazione dei lavoratori, l'efficacia della soluzione adottata e il rapporto costi/benefici.
Alcune imprese hanno sviluppato loro stesse una soluzione, facendo appello alla propria esperienza, altre si sono avvalse di specialisti, esperti in materia di analisi e valutazione del rischio. Ma la maggioranza delle imprese ha preferito coinvolgere i propri lavoratori nell'individuare i rischi e cercare le soluzioni appropriate.
Quattro dei 24 esempi presentati sono stati attuati da imprese italiane.
Per scaricare il file completo cliccare qui.
Per consultare on-line le buone pratiche realizzate da aziende italiane cliccare qui.
'' Préventisme'', progetto che si inscrive nel quadro di un programma gestito nel 2001 dall'Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul posto di lavoro, ha identificato e riunito una serie di buone pratiche sviluppate da piccole imprese e da queste applicate per la prevenzione di infortuni e malattie professionali.
Benché ogni impresa abbia le sue particolarità, i tipi di rischio sono raramente unici e le soluzioni possono rivelarsi idonee e trasferibili ad altre aziende e settori. La pubblicazione mette inoltre l'accento sui fattori che hanno portato al successo di queste buone pratiche.
Raccogliendo e diffondendo questi esempi l' UEAPME intende favore lo scambio di queste buone pratiche in modo tale che possano essere trasmesse ad altre imprese e ad altri settori, o quanto meno servano a spronare altre imprese per riflettere e trovare le proprie soluzioni direttamente.
I casi riportati presentano soluzioni pratiche a problemi di sicurezza specifici implementate da aziende di svariati settori: negozi specializzati in riparazioni, saloni di bellezza, aziende per la lavorazione del legno, grossisti, aziende siderurgiche, tipografie, lavanderie, case di cura, stamperie e molte altre.
Caso per caso, vengono descritti l'atttività, il rischio, la soluzione e la metodologia seguita, la partecipazione dei lavoratori, l'efficacia della soluzione adottata e il rapporto costi/benefici.
Alcune imprese hanno sviluppato loro stesse una soluzione, facendo appello alla propria esperienza, altre si sono avvalse di specialisti, esperti in materia di analisi e valutazione del rischio. Ma la maggioranza delle imprese ha preferito coinvolgere i propri lavoratori nell'individuare i rischi e cercare le soluzioni appropriate.
Quattro dei 24 esempi presentati sono stati attuati da imprese italiane.
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