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Prevenzione del rischio rumore: premi per le buone pratiche

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Lavoratori

07/03/2005

L’Agenzia europea invita a presentare soluzioni sperimentate per prevenire o ridurre i rischi per i lavoratori derivanti dal rumore.

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Per il sesto anno consecutivo, l’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro ha invitato imprese, enti e associazioni a presentare le candidature per la premiazione europea delle buone pratiche per la sicurezza e la salute sul lavoro, quest'anno rivolta alla prevenzione del rischio rumore, tema della Settimana europea 2005.

Il rumore infatti non solo lede l’udito, ma può essere anche all’origine di infortuni, concorre allo stress associato al lavoro e, assieme ad altri pericoli presenti sul luogo di lavoro, può causare problemi di salute.

Con questa iniziativa, l’Agenzia premierà imprese ed organizzazioni che hanno contribuito in modo rilevante ed innovativo, con soluzioni sperimentate, alla prevenzione dei rischi associati al rumore.
“Tutte le proposte presentate - precisa l’Agenzia - devono dar prova di buona gestione, dimostrando, in particolare, l'effettivo utilizzo della valutazione del rischio e l'efficace messa in atto dei risultati raggiunti, concentrandosi nell'applicazione di concrete misure preventive contro i rischi a cui i lavoratori possono essere soggetti.

Gli esempi di buone pratiche dovrebbero preferibilmente focalizzarsi sull’eliminazione di forti rumori dal luogo di lavoro, su azioni efficaci di gestione che coinvolgono i lavoratori, sul controllo di rumore alla fonte, su misure collettive di controllo (es. mediante una buona struttura logistica per ridurre le esposizioni al rumore), sulla formazione.

Saranno presi in considerazione anche esempi di buone pratiche provenienti da produttori di attrezzature di lavoro e macchinari che hanno preso misure efficaci per ridurre il rumore proveniente dai loro macchinari.
Potranno essere presentati esempi di buone pratiche anche da organizzazioni che facilitano l’acquisto di attrezzature di lavoro a bassa rumorosità (ad esempio fornitori di banche dati), in particolare ove i produttori hanno collaborato con i datori di lavoro ed i lavoratori per trovare una soluzione.
Potranno essere presentati anche casi in cui si utilizzano metodi innovativi di gestione del rumore per consentire una comunicazione efficace in ambienti rumorosi (ad esempio luoghi dove si erogano servizi di emergenza).

La data limite per il ricevimento degli esempi di buona pratica è il 20 giugno 2005. Per maggiori informazioni sull’iniziativa possono essere richieste all’Ispesl, Focal point per l’Italia della Settimana europea, all’indirizzo: f.grosso@doc.ale.ispesl.it
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