c. Se consideriamo la nazionalità degli infortunati, la quota delle donne infortunate
straniere scende al 20,3% (rispetto al 28,8% delle italiane), differenziandosi, però, per paese di nascita. Infatti si rilevano dei picchi molto elevati per le donne provenienti da Ucraina (51%), Polonia (41,8) e Ecuador (37,9), occupate prevalentemente nei Servizi alle imprese e alle famiglie (pulizie, badanti, colf, ecc.), coerentemente alla composizione per sesso dei flussi migratori. Risultano quindi superate in graduatoria Romania, Albania e Marocco, ai primi posti nella classifica degli
infortuni occorsi a stranieri di sesso maschile, occupati invece per lo più nelle Industrie pesanti, Costruzioni, Agricoltura e Commercio.
d. L’analisi degli infortuni per settore di attività, conferma come le
lavoratrici operino nei Servizi piuttosto che nell’Industria. In termini assoluti i valori più alti si riscontrano nella
Sanità e servizi sociali, nel Commercio, nei Servizi alle imprese e negli Alberghi e ristoranti. Dalla composizione per genere, si rileva che l’88,6% degli incidenti al personale addetto ai servizi domestici è relativo a donne, il 73,5% tra gli
operatori della Sanità e il 53,3% tra gli occupati in
Alberghi e ristoranti.
Andamento analogo per i casi mortali, più numerosi per le donne nei Servizi alle imprese, Sanità e Alberghi e ristoranti. Particolarmente rilevante il fenomeno tra i Dipendenti conto Stato dove, coerentemente all’alta presenza femminile, il 71,2% degli infortuni e il 57,1% dei decessi è occorso a lavoratrici. In
Agricoltura 1/4 degli infortunati e 1 vittima su 10 e’ donna.
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DATI ISTAT
POPOLAZIONE RESIDENTE donne 51,4%
DATO OCCUPAZIONALE donne 40%
INFORTUNI donne 27,5%
INFORTUNI MORTALI: donne 8% (meno di 100)
INFORTUNI IN ITINERE: donne 46,1% (di cui mortali: 50%)
INFORTUNI PER SETTORE DI ATTIVITA’
Dipendenti conto Stato
donne: 71,2% (di cui mortali: 57,1%)