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Pronto soccorso per soccorritori occasionali
L’esito di un infortuno è frequentemente legato alla fortuita presenza sul luogo di soccorritori occasionali che, nel tempo che intercorre tra il momento del malore o del trauma e l’arrivo dei soccorritori, sappiano praticare le principali manovre di primo soccorso necessarie.
E’ questa una delle ragioni per cui è importante diffondere a tutta la popolazione le nozioni di primo soccorso. Nozioni che consentono anche di valutare in modo corretto la situazione e in particolare la gravità dell’infortunato, evitando così falsi allarmi.
Per una maggiore diffusione della cultura del soccorso, la Provincia di Trento ha organizzato corsi di pronto soccorso rivolti alla popolazione. Tra il materiale utilizzato per l’attività formativa, che si articola in una parte teorica ed una pratica, è presente anche il manuale “Il primo soccorso fornibile da soccorritori occasionali”, che illustra le nozioni fondamentali che devono essere conosciute perché un soccorritore occasionale possa essere in grado di svolgere in modo corretto un’azione di primo soccorso.
La pubblicazione illustra quali siano le funzioni vitali, come si possono valutare e quali manovre di primo soccorso sono necessarie per sostenerle nel caso siano compromesse. Tra gli infortuni presi in esame vi sono: le ferite, le sospette fratture, i morsi di vipera, i malori potenzialmente pericolosi come un dolore toracico improvviso o una forte cefalea.
La parte conclusiva della pubblicazione si sofferma brevemente sugli aspetti psicologici del primo soccorso, su quella che “è in realtà la maggiore difficoltà per il soccorritore, sia esso occasionale o professionista: la capacità di mantenere la calma per poter riflettere ed agire in modo adeguato.”
Tre in sintesi i consigli per non “perdere la testa” durante un soccorso:
1. Imporsi la calma [la cosa è più facile se non si viene colti all’improvviso ma soprattutto se si conoscono le nozioni di Primo Soccorso e se si ha avuto modo di addentrarvisi].
2. Ignorare eventuali agitati presenti sul posto [ il non entrare in polemica con loro evita di consumare inutilmente energie preziose e nello stesso tempo il nostro comportamento razionale aiuta gli altri a tranquillizzarsi (anche la calma, come l’agitazione, è contagiosa: ... vince la più forte!].
3. Concentrasi sulla valutazione e sull’esecuzione delle manovre di Primo Soccorso [tenere presente che a volte le lesioni delle vittime sono talmente gravi che, nonostante un soccorso corretto e le massime cure, sopraggiunge comunque la morte.]
Il manuale “ Il primo soccorso fornibile da soccorritori occasionali” (formato PDF, 362 kB).
E’ questa una delle ragioni per cui è importante diffondere a tutta la popolazione le nozioni di primo soccorso. Nozioni che consentono anche di valutare in modo corretto la situazione e in particolare la gravità dell’infortunato, evitando così falsi allarmi.
Per una maggiore diffusione della cultura del soccorso, la Provincia di Trento ha organizzato corsi di pronto soccorso rivolti alla popolazione. Tra il materiale utilizzato per l’attività formativa, che si articola in una parte teorica ed una pratica, è presente anche il manuale “Il primo soccorso fornibile da soccorritori occasionali”, che illustra le nozioni fondamentali che devono essere conosciute perché un soccorritore occasionale possa essere in grado di svolgere in modo corretto un’azione di primo soccorso.
La pubblicazione illustra quali siano le funzioni vitali, come si possono valutare e quali manovre di primo soccorso sono necessarie per sostenerle nel caso siano compromesse. Tra gli infortuni presi in esame vi sono: le ferite, le sospette fratture, i morsi di vipera, i malori potenzialmente pericolosi come un dolore toracico improvviso o una forte cefalea.
La parte conclusiva della pubblicazione si sofferma brevemente sugli aspetti psicologici del primo soccorso, su quella che “è in realtà la maggiore difficoltà per il soccorritore, sia esso occasionale o professionista: la capacità di mantenere la calma per poter riflettere ed agire in modo adeguato.”
Tre in sintesi i consigli per non “perdere la testa” durante un soccorso:
1. Imporsi la calma [la cosa è più facile se non si viene colti all’improvviso ma soprattutto se si conoscono le nozioni di Primo Soccorso e se si ha avuto modo di addentrarvisi].
2. Ignorare eventuali agitati presenti sul posto [ il non entrare in polemica con loro evita di consumare inutilmente energie preziose e nello stesso tempo il nostro comportamento razionale aiuta gli altri a tranquillizzarsi (anche la calma, come l’agitazione, è contagiosa: ... vince la più forte!].
3. Concentrasi sulla valutazione e sull’esecuzione delle manovre di Primo Soccorso [tenere presente che a volte le lesioni delle vittime sono talmente gravi che, nonostante un soccorso corretto e le massime cure, sopraggiunge comunque la morte.]
Il manuale “ Il primo soccorso fornibile da soccorritori occasionali” (formato PDF, 362 kB).
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