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Piante tossiche: la prevenzione professionale e domestica

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Approfondimento

04/06/2009

In rete un documento dell’Ispesl che informa sulla prevenzione dei rischi riguardo alle piante degli orti e dei giardini. Le schede delle piante tossiche e i rischi di intossicazioni e reazioni cutanee.

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Per diffondere un’adeguata cultura dei rischi presenti negli ambienti di vita e stimolare iniziative di prevenzione, fornendo corrette informazioni sulla natura del rischio e sulle azioni di tutela, l’Ispesl cura la pubblicazione di specifici “Quaderni tecnici per la salute e la sicurezza”.
 
 
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Un quaderno tecnico recentemente pubblicato è “Le piante degli orti e dei giardini: prevenzione del rischio”, un lavoro frutto di una ricerca inserita nei piani di attività dell’Ispesl coordinata dal Dott. Alba Rosa Bianchi del Dipartimento Medicina del Lavoro.
 
Il documento, utile per evitare sia infortuni domestici che professionali in ambito florovivaistico, ricorda che molte piante, a dosi opportune, possono risultare tossiche e prima di toccarle e ingerirle è opportuno conoscerle a fondo.
Ad esempio “dietro la bellezza del narciso (Narcissus) si cela la narcisina, una sostanza velenosa che se ingerita può provocare nausea, vomito, crampi e diarrea”.
Noto dall'antichità come fiore dal profumo inebriante e soporifero, secondo alcuni studiosi “la radice di narciso è ‘narké’ (sopore, stupore), la stessa di narcotico”.
 
Con questa pubblicazione il Dipartimento di Medicina del Lavoro, nell’ambito dell’Osservatorio Epidemiologico Nazionale sulle condizioni di salute e sicurezza negli ambienti di vita, ha dunque ritenuto utile approfondire la conoscenza di piante aventi caratteristiche venefiche.
Nel documento si ricorda che, secondo i dati dell’American Association of Poison Control Centers (AAPCC), i casi più frequenti di intossicazione sono dovuti all’ingestione di bacche o di foglie di piante ornamentali. E spesso le vittime delle intossicazioni sono i bambini, attirati dal colore o dalla somiglianza con frutti o commestibili.
Tuttavia le intossicazioni sono state causate anche dalla mancanza di un’adeguata formazione o esperienza nella raccolta dei frutti, fiori o erbe spontanee.
Frequenti sono anche le dermatiti da contatto ed eczemi, soprattutto per chi lavora nel settore florovivaistico.
 
Il quaderno tecnico a questo proposito, dopo un introduzione generale sui rischi, raccoglie in modo chiaro e semplice le informazioni sull’eventuale tossicità di piante spontanee e piante decorative, informando sui potenziali rischi e offrendo, in alcuni casi, anche notizie sul primo soccorso.
 
Si ricorda che è possibile richiedere la pubblicazione all’Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’ISPESL.
 
  


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