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Lavoro all’aperto e rischi per la salute
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Numerose le categorie di lavoratori interessati all'esposizione a luce solare, ad esempio, agricoltori, operai di edilizia stradale oferroviaria, operatori ecologici, parcheggiatori, benzinai, portalettere, vigili urbani, manutentori ed installatori.
Per aiutare i lavoratori ed i datori di lavoro ad approfondire l’argomento e ad adempiere agli obblighi di legge (D.Lgs. 626/94), l’Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali (AIDA) e l’Ispesl hanno realizzato un opuscolo.
La pubblicazione segue il percorso che parte dalla valutazione del rischio di esposizione a radiazione solare ultravioletta effettuata per tutti quei compiti lavorativi che si svolgono all'aperto, alla valutazione e alla messa in atto delle soluzioni applicabili per ridurre il rischio. Queste comprendono i cambiamenti nell'organizzazione del lavoro (orari di lavoro, rotazione dei lavoratori, creazione di zone di ombra, ecc.), l'adozione di mezzi di protezione personali (cappelli, abiti, prodotti antisolari), l'informazione e la formazione dei lavoratori.
L’opuscolo, realizzato nel 2003 [Si veda PuntoSicuro n.disponibile on line.
I lavoratori outdoor, che svolgono attività lavorative all’aperto, sono esposti alla luce del sole; un fattore non trascurabile, in quanto la radiazione solare ultravioletta costituisce per essi un rischio professionale. Tale rischio deve essere, quindi, valutato dal datore di lavoro, che deve inoltre mettere in atto adeguate misure preventive.
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Numerose le categorie di lavoratori interessati all'esposizione a luce solare, ad esempio, agricoltori, operai di edilizia stradale oferroviaria, operatori ecologici, parcheggiatori, benzinai, portalettere, vigili urbani, manutentori ed installatori.
Per aiutare i lavoratori ed i datori di lavoro ad approfondire l’argomento e ad adempiere agli obblighi di legge (D.Lgs. 626/94), l’Associazione Italiana Dermatologi Ambulatoriali (AIDA) e l’Ispesl hanno realizzato un opuscolo.
La pubblicazione segue il percorso che parte dalla valutazione del rischio di esposizione a radiazione solare ultravioletta effettuata per tutti quei compiti lavorativi che si svolgono all'aperto, alla valutazione e alla messa in atto delle soluzioni applicabili per ridurre il rischio. Queste comprendono i cambiamenti nell'organizzazione del lavoro (orari di lavoro, rotazione dei lavoratori, creazione di zone di ombra, ecc.), l'adozione di mezzi di protezione personali (cappelli, abiti, prodotti antisolari), l'informazione e la formazione dei lavoratori.
L’opuscolo, realizzato nel 2003 [Si veda PuntoSicuro n.disponibile on line.
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