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I quesiti sul decreto 81/08: sulla designazione del RLST

Gerardo Porreca

Autore: Gerardo Porreca

Categoria: Lavoratori

06/05/2009

Quali sono le modalità da seguire in caso che i lavoratori non abbiano eletto il RLS interno? Come possono le aziende avvalersi di un RLS Territoriale? A cura di G. Porreca.

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Chiarimenti circa le modalità di designazione del RLST. A cura di Gerardo Porreca (www.porreca.it).
 

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Quesito
Per aziende con meno di 15 lavoratori, il RLS può essere eletto internamente dai lavoratori oppure, nel caso in cui questi rinuncino, ci si può avvalere di un RLS Territoriale. Capita spesso di trovare aziende che vogliono effettivamente avvalersi proprio di un RLST.  Purtroppo però in pochissime regioni esiste questa figura. Come ci si regola in tal caso? Il ruolo rimane vacante fino a individuazione del RLST da parte degli enti competenti oppure c’è un’altra modalità da seguire? 
 
Risposta
L’elezione o la designazione del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), prevista dall’art. 47 del D. Lgs. 9/4/2008 n. 81 in tutte le aziende o unità produttive, è un diritto-dovere dei lavoratori e non certo un obbligo da parte dei datori di lavoro, che tra l’altro di obblighi ne ha ben tanti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. Il datore di lavoro non può far altro che prendere atto delle decisioni che i suoi lavoratori hanno assunto di farsi rappresentare da un lavoratore interno all’azienda per poi comportarsi di conseguenza. Quello che, invece, può fare ed anzi, aggiungerei, che deve fare il datore di lavoro è invitare i propri lavoratori ad esprimersi in merito a tale diritto-dovere e che in ogni caso gli comunichino le loro volontà e cioè se hanno eletto o designato il loro rappresentante.
 
Nel caso in cui i lavoratori non hanno inteso eleggere o designare un loro rappresentante all’interno dell’azienda il D. Lgs. n. 81/2008, al comma 8 dello stesso art. 47, prevede che le funzioni del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza siano esercitate dai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriali o di sito produttivo, salvo diverse intese tra le associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale. Nel caso di mancata elezione del RLS interno, inoltre, il datore di lavoro è obbligato, ai sensi dell’art. 48 del D. Lgs. n. 81/2008, a partecipare al Fondo previsto dall’art. 52 dello stesso decreto ed a versare un contributo in misura pari a due ore lavorative annue per ogni lavoratore occupato presso l'azienda ovvero presso l'unità produttiva (art. 52 comma 2 lettera a). L’organismo paritetico o, in mancanza, il Fondo provvederà poi a comunicare (art. 48 comma 6) alle singole aziende, che non hanno al loro interno il RLS ed ai lavoratori interessati, il nominativo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST) il quale avrà nei confronti delle aziende gli stessi diritti dei RLS che non sono in esse presenti.
 
Nel caso in cui, invece, il RLS è stato eletto o designato è obbligo del datore di lavoro, dopo che gli è pervenuta da parte dei lavoratori la comunicazione in tal senso, di avviare il RLS alla formazione specifica della quale lo stesso ha diritto e prevista dall’art. 37 comma 10 del D. Lgs. n. 81/2008, secondo le modalità, la durata (almeno di 32 ore) ed i contenuti specifici riportati nel Decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 16/1/1997, che rimane in vigore fin quando non verranno fornite delle precise indicazioni in merito in sede di contrattazione collettiva nazionale, così come previsto dall’art. 37 comma 11 del D. Lgs. n. 81/2008. Il legislatore ha, altresì, assegnato al datore di lavoro l’obbligo di comunicare annualmente all’Inail il nominativo del RLS, così come previsto dall’art. 18 comma 1 lettera aa) dello stesso D. Lgs. n. 81/2008, obbligo sanzionato per gli inadempienti con la sanzione amministrativa pecuniaria di 500 euro. Si consulti a proposito la circolare Inail n. 11 del 12/3/2009 che ha fissato delle modalità per l’effettuazione di tale comunicazione.


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Rispondi Autore: Gerry Di Masi - likes: 0
06/05/2009 (17:38)
Ritengo personalmene che se gli infortuni sono in diminuizione, quali infortuni occorrerebbe chiedersi, in considerazione che le statistiche vengono pubblicate con due anni di ritardo, sia dovuto al martellamento di alcuni organi di informazione, martellamento che si va massicciamente attenuando se non scomparendo. In Italia degli infortuni non gli ne frega niente a nessuno, se non ai familiari dei caduti sul lavoro. Altrimenti non si spiegherebbero le massicce assunzioni nel campo degli ispettori presso le varie Direzioni Provinciali del Lavoro, di personale amministrativo. Si tenga presente che per formare un discreto tecnico della prevenzione occorrono anni di formazione "sul campo", infatti non esistono enti che dispensino tale tipo di istruzione. Gli ingegneri ed i periti appena sfornati da università o istituti tecnici, non distinguono, non per colpa loro, una fresa da una motospazzatrice indutriale. Come vogliamo fare prevenzione nelle fabbriche, quando non ci sono i controlli? E' molto più semplice ed economico il messaggio di condoglianze ai familiari le esternazioni robodoanti dei soliti personaggi... In più ora, c'è il ricatto occupazionale per cui i lavoratori hanno addirittura paura, in alcuni casi, di denunciare gli infortuni. Stiamo attraversando una crisi epocale per il lavoro dipendente, crisi che quando sarà passata, ma passerà? Lascerà parecchie vittime sul terreno e per i lavoratori sarà sempre peggio.Il motto è "Ti spremo come un limone finchè mi servi" poi aria camminare...Dovremmo vergognarci di essere italiani, altro che discettare su fattorie, grandi fratelli, mignottocrazia imperante, e compagnia cantante con Apicella all'accompagnamento. Meditate gente, meditate.
Rispondi Autore: Marco C - likes: 0
06/05/2009 (23:14)
Scusate, ma la risposta del quesito mi pare incompleta...
Questo famoso "Fondo" dell'art. 52 esiste? Come si contatta? Come, in buona sostanza, può un datore di lavoro adempiere nel caso appunto non vi sia elezione o designazione del RLS?
Ed è il Fondo, pare, a comunicare il RLST. Il datore quindi rimane "in attesa"? Cosa deve comunicare entro il 16 maggio? Se non ha il RLS, e il Fondo non ha comunicato l'RLST...
Oggi come oggi c'è una corsa da parte di tutti a "convincere" qualche lavoratore a diventare RLS per semplificarsi la vita, ma in aziende piccole, negli studi tecnici, nei negozi etc dove magari c'è anche molto turn-over è facilmente immaginabile che non si "trovi" l'RLS...
Rispondi Autore: andrea nardi - likes: 0
28/10/2016 (22:25:20)
se rls perde l elezione decade immediatamente?cè un periodo di accavallamento finche il nuovo rls non fa corso?
Rispondi Autore: agga - likes: 0
31/05/2020 (20:47:18)
Buonasera,
come è possibile verificare se l'azienda ha un rlst? Ho iniziato a lavorare nella mia azienda da poco e non mi è mai stato chiesto se volessi eleggere un rls. Sono abbastanza sicura che non ci sia un rlst e nel mio ufficio non sono state attuate le disposizioni in materia anticontagio covid. c'è la possibilità di denunciare la mancanza di un rlst? A chi andrebbe denunciato?

Grazie mille in anticipo

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