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Escursioni in sicurezza
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Purtroppo sono ancora molti coloro che affrontano un’escursione in montagna senza alcuna preparazione, senza aver ben chiaro il percorso o con una attrezzatura inadeguata, oppure scegliendo mete al di sopra delle proprie capacità.
“Tanto se ci perdiamo, o se siamo in difficoltà, c’è il cellulare…”, così spesso giustificano la loro imprudenza gli escursionisti impreparati.
Ma per alcuni incidenti anche i soccorsi sono inutili e, in ogni caso, è bene considerare che spesso in montagna non c’è alcun segnale di campo e, quindi, anche il cellulare si può rivelare uno strumento inutile.
In questi giorni in cui le montagne sono prese d’assalto dai turisti ci è parso opportuno segnalare un bell’opuscolo “Andar per monti”, realizzato dalla Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con CAI ed Soccorso Alpino.
La pubblicazione, nell’ottica di promuovere il concetto di “autoprotezione”, è dedicata alle problematiche della montagna, ai comportamenti da tenere affinché la montagna non divenga fonte di pericolo.
Consapevolezza, informazione, preparazione sono le parole chiave per una escursione sicura.
L’escursionista deve essere consapevole dei propri limiti e della propria forma fisica, deve informarsi sulle condizioni meteo, sul rischio temporali, deve conoscere la montagna ed i suoi pericoli, deve essere preparato fisicamente, preparare con cura il percorso e lo zaino ed avere un’attrezzatura adeguata.
Questi sono solo alcuni degli aspetti presi in esame dall’opuscolo che è ricco di consigli pratici, tra i quali come deve essere preparato lo zaino e come allertare i soccorsi in montagna.
L'opuscolo.
La maggior parte degni incidenti in montagna avvengono su percorsi non difficili, spesso su sentieri e su pendii erbosi e sono causati dall’imprudenza e dall’impreparazione.
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Purtroppo sono ancora molti coloro che affrontano un’escursione in montagna senza alcuna preparazione, senza aver ben chiaro il percorso o con una attrezzatura inadeguata, oppure scegliendo mete al di sopra delle proprie capacità.
“Tanto se ci perdiamo, o se siamo in difficoltà, c’è il cellulare…”, così spesso giustificano la loro imprudenza gli escursionisti impreparati.
Ma per alcuni incidenti anche i soccorsi sono inutili e, in ogni caso, è bene considerare che spesso in montagna non c’è alcun segnale di campo e, quindi, anche il cellulare si può rivelare uno strumento inutile.
In questi giorni in cui le montagne sono prese d’assalto dai turisti ci è parso opportuno segnalare un bell’opuscolo “Andar per monti”, realizzato dalla Protezione Civile della Regione Friuli Venezia Giulia, in collaborazione con CAI ed Soccorso Alpino.
La pubblicazione, nell’ottica di promuovere il concetto di “autoprotezione”, è dedicata alle problematiche della montagna, ai comportamenti da tenere affinché la montagna non divenga fonte di pericolo.
Consapevolezza, informazione, preparazione sono le parole chiave per una escursione sicura.
L’escursionista deve essere consapevole dei propri limiti e della propria forma fisica, deve informarsi sulle condizioni meteo, sul rischio temporali, deve conoscere la montagna ed i suoi pericoli, deve essere preparato fisicamente, preparare con cura il percorso e lo zaino ed avere un’attrezzatura adeguata.
Questi sono solo alcuni degli aspetti presi in esame dall’opuscolo che è ricco di consigli pratici, tra i quali come deve essere preparato lo zaino e come allertare i soccorsi in montagna.
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