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6 vittime sul lavoro, un operaio in coma e altri due feriti

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Edilizia

03/10/2008

Tre operai hanno perso la vita ieri in un incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere autostradale per la costruzione della Variante di Valico. Altri incidenti a Genova, Perugia e Sesto Fiorentino.

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Tre operai, Giovanni Mesiti di 49 anni, e Rosario Caruso, di 26, entrambi calabresi, e un napoletano di 45, Gaetano Cervicato, sono morti sul colpo dopo un volo di quaranta metri all'interno di un cantiere per la costruzione della Variante di Valico, il raddoppio del tratto appenninico dell’Autosole da Firenze a Bologna. Le tre vittime – insieme ad un quarto operaio rimasto illeso - si trovavano su una piattaforma aerea e stavano lavorando al fissaggio di uno dei sei piloni di cemento armato che reggeranno un viadotto. Non erano imbracati con le corde perché, nonostante l'altezza, la piattaforma avrebbe dovuto garantire la sicurezza prevista dai regolamenti.
 

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Il pilone da cui sono precipitati è interamente circondato sui quattro lati e sulla sua sommità da piattaforme analoghe a quella che ha ceduto. Per raggiungere la cima gli operai, come sempre, hanno utilizzato un ascensore da cantiere con cui si sono portati a circa sei-sette metri dalla cima, poi raggiunta tramite una scala e una botola aperta nel pavimento di una delle piattaforme che invece ha tenuto.
 
Il cantiere, ha precisato Autostrade per l'Italia in una nota, si trova nel Comune di Barberino ed è appaltato alla ditta Toto. Proprio l’altro ieri a Bologna era stato firmato un accordo per incentivare la sicurezza sul lavoro nei lotti della variante di valico della A1. Promosso dalla Provincia di Bologna, porta le firme dell'Ausl, di Autostrade per l'Italia, delle società esecutrici e dei sindacati.
 
L'incidente di ieri dimostra che, nonostante l'andamento favorevole degli infortuni nel settore, le costruzioni costituiscono un comparto che richiede sempre la massima attenzione ed il massimo sforzo da parte di tutti per garantire un sempre maggior livello di sicurezza sul lavoro.
 
Un altro operaio è caduto in un pozzo per l'estrazione di biogas nella discarica di Scarpino, a Genova. La quinta vittima è un operaio che stava lavorando all'interno di un capannone nella zona industriale di Torgiano, in provincia di Perugia: è stato travolto da un carro-ponte ed è morto sul colpo per via dell'impatto con il mezzo, utilizzato di norma per spostare grandi carichi. Altra vittima a Sesto Fiorentino, dove un operaio è morto e due sono rimasti feriti in un incidente sul lavoro avvenuto in serata. I tre  stavano lavorando su un carrello per la manutenzione della linea aerea ferroviaria quando è avvenuto l'incidente.  Infine, è in coma con un trauma cranico commotivo e diverse altre lesioni un operaio di 42 anni di Oria, in provincia di Brindisi. È caduto da una impalcatura a una altezza di circa 10 metri in un cantiere edile.
 
PRIME IPOTESI DI REATO
Omicidio colposo. È questo il reato ipotizzato dalla Procura di Firenze per la morte, avvenuta ieri pomeriggio, di 3 operai nel cantiere autostradale della A1 a Barberino di Mugello, in provincia di Firenze. Ad annunciare il provvedimento è stato il pm che coordina le indagini, Luciana Singlitico. "Non si sa ancora nulla, stiamo aspettando gli accertamenti", ha detto. "É evidente che c'è un omicidio colposo, ma ancora non sappiamo a cosa è dovuto. Il fascicolo si apre sempre in questi casi, ma bisogna fare ancora tutti gli accertamenti".
 
Intanto continuano le indagini. Secondo le prime testimonianze le vittime stavano lavorando al fissaggio di uno dei sei piloni di cemento armato che reggeranno il viadotto. E proprio la perizia sul montaggio di uno dei perni di tenuta della piattaforma aerea sarà tra i primi accertamenti che la procura di Firenze chiederà di fare agli esperti. "Dobbiamo appurare bene cosa è accaduto anche prima del fatto", ha affermato il procuratore della Repubblica di Firenze, Giuseppe Quattrocchi parlando della vicenda con i giornalisti. "C'è un problema di intervento operativo", ha spiegato. "In particolare abbiamo una dichiarazione in cui si parla di un perno ma non è chiaro se è stato cambiato, montandone uno nuovo, o se ci sia stato un intervento di riparazione o manutenzione".
 
 
 
 
 
Fonte: INAIL.



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